“Il buco” (1960) è l'ultimo film e uno dei capolavori di Jacques Becker; una pellicola che si sta guadagnando fama col passare del tempo. Ne sono uscite, infatti, diverse edizioni in DVD e Blu-Ray, anche recenti. Purtroppo per noi, però, ha una durata che ha turbato e sta turbando distributori cinematografici e di home video...
Infatti, è una delle opere più sfortunate, quanto a conservazione - se così si può dire - della storia del cinema: accorciata, ridotta, rimontata, smozzicata (come avrebbe detto Vieri Razzini). Vorrei ora brevemente illustrare questo scenario quasi paradossale, per fare giustizia ad un film che amo molto, e per spronare, forse, chi di dovere a porvi rimedio.
“Il buco” fu riscoperto negli anni '90, quando in Italia ne uscì finalmente la versione integrale, di circa 40' più lunga di quella che era uscita nei cinema dell'epoca. Più precisamente, il film passò su Tele+1 e fu pubblicato dalla Mondadori in videocassetta nella versione integrale di 2h e 19'. Non fu difficile presentare al pubblico il film nella sua interezza, perché esso c'era, e ben conservato, con l'ottimo doppiaggio d'epoca. La pellicola, infatti, fu all'epoca subito esportata in Italia e doppiata, e solo dopo giunse l'ordine della produzione di accorciarlo. Intanto però, il doppiaggio era stato eseguito. Rara e fortunata coincidenza.
In anni più recenti, sono iniziate ad uscire le versioni in DVD, e adesso Blu-Ray ad opera di editori diversi. Ho dato un'occhiata al panorama internazionale (Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Francia) e ho constatato che “Il buco” è ripetutamente uscito, ma mai nella già citata versione integrale di 2 h e 19'. Tra queste edizioni, compare pure quella della prestigiosa casa americana Criterion, la quale, però, come le altre, non offre la versione integrale. Le durate di queste versioni sono di solito 2h e 6' e 2h e 4'. I Blu-Ray tedesco e inglese presentano il film con una durata di 2.10'; lo scarto potrebbe essere dovuto alla diversa velocità di riproduzione dei due mezzi (24 o 25 fotogrammi al secondo). Allora ho pensato che l'edizione in Blu-Ray francese doveva certamente essere quella integrale, ma neppure questa lo è.
Tuttavia, un merito le edizioni in Blu-Ray ce l'hanno, cioè l'aver riportato il formato a quello originale di 1:66.
Quanto all'Italia, sono uscite edizioni che, evidentemente, ripropongono lo stesso materiale di quelle estere. Vi è però un'eccezione: nel 2017, con il marchio Titanus, è uscita in DVD la versione integrale con la sola lingua italiana, realizzata evidentemente dalla copia italiana doppiata. Tuttavia, anche questa ha un difetto non da poco: il formato dello schermo è stato manipolato. Nonostante l'indicazione di copertina riporti 1:66 in 16/9 (quello originale), di fatto il formato è circa 1:85, il che comporta che spesso le teste degli attori dalla fronte in su cadano fuori campo. A me ciò risulta fastidioso. Inoltre, il DVD è marchiato anche “Rai Cinema”, ma pare che la stessa Rai non abbia le idee chiare in merito. Sulla televisione di stato lo ho visto passare varie volte (Rai 5, Raimovie, Rai 3 con Fuori Orario), ma almeno in due versioni diverse (non so se siano quelle da 2 h e 4 e 2h e 6). Già nei primi minuti esse differiscono per il montaggio. Almeno una, evidentemente, è stata tagliuzzata, e il formato dello schermo è leggermente diverso tra le due.
A quanto pare, dunque, la copia integrale originale in francese o fu distrutta già all'epoca, oppure è tutt'ora sperduta in qualche magazzino. Viene anche il sospetto – scusate, ma conoscendo un po' “il giro” mi viene – che ai distributori di DVD e Blu-Ray faccia comodo così, forse per non dovere aumentare le dimensioni dei dischi, magari con il formato a doppio strato.
In generale, si ha l'impressione che a nessun distributore di dischi o streaming interessi veramente fornire all'esigente pubblico di riferimento una versione integrale e corretta del film (formato immagine compreso). Del resto, i siti internet delle case madri spesso non presentano correttamente gli stessi propri prodotti. Diverse volte (come per “Il buco”) non compare il retro della custodia, con tutte le preziose informazioni in esso contenute, né esse vengono riportate nella scheda. Vogliono forse che gli compriamo il disco senza neanche sapere le lingue disponibili, il formato schermo, la risoluzione, la durata, la presenza di extra? Ho scritto un e-mail di questo tenore ad un distributore inglese, ma non ho ricevuto risposta.
Se il mercato ancora attivo di Blu-Ray e DVD vuole sopravvivere, soprattutto tra gli appassionati, deve lasciarsi alle spalle questa sciatteria, e il qualunquismo di chi non conosce quello che vende, e abituarsi a fornire ai propri clienti prodotti corretti, accurati, e illustrati con completezza sui loro siti di riferimento. Non per nulla esistono siti di appassionati che esaminano i vari dischi in commercio e li presentano al pubblico con dovizia di particolari.
Tornando al film di Becker e da quanto detto sopra, si desume che attualmente l'unica copia integrale nota e pubblicata è quella in lingua italiana custodita in qualche cineteca o nell'archivio Titanus. Pertanto, tenuto conto dell'integrità e del formato originale dello schermo, e nonostante il leggero sfrigolio da videotape che tutti ben conosciamo, la versione migliore disponibile è – paradossalmente – ancora quella vecchia in videocassetta, uscita negli anni '90. Che io, orgogliosamente, posseggo.
P.S. La durata effettiva è di 2h e 19', ma sulla custodia è scritto 1h e 40'. Neanche la Mondadori conosceva bene quello che vendeva...
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