4° Edizione Cinema in miniera - Pirite in corto 2024

E siamo arrivati alla 4° edizione di "Cinema in Miniera - Pirite in corto" presieduto dal Piccolo Cineclub Tirreno di Follonica, con il patrocinio del Comune di Gavorrano.

Con una notevole partecipazione di pubblico richiamata oltre che dai film pure da ospiti in collegamento video e in presenza, cosa non da poco per una location come la ex Miniera di Ravi Marchi a Ravi, che diventa per tre giorni un piccolo avamposto di cultura cinematografica.

Si è conclusa la 4° edizione di Cinema in Miniera – Pirite in Corto edizione 2024, svolta dal 26 al 28 luglio con tre film in programma e ospiti in presenza e in collegamento video.

Ho partecipato alle serate del 27 con la proiezione di “Romeo è Giulietta” e la presenza in sala del regista Giovanni Veronesi,

e la serata successiva del 28 con la proiezione di “Diabolik- Chi sei?” con la presenza in sala della costumista Ginevra De Carolis e il collegamento video registrato dei Manetti Bros che dovevano esserci ma che per problemi personali non hanno potuto presiedere alla proiezione.

La location è sempre quella insolita e magica per le atmosfere, della ex miniera Ravi Marchi nel paese di Ravi,

con il contributo del Comune di Gavorrano e la realizzazione del tutto scelta film e comunicazione con gli ospiti del Piccolo Cineclub Tirreno di Follonica, che con passione e tenacia sono riusciti a portare in un piccolo paese di provincia, qualcosa che richiama in piccolo i più magniloquenti eventi delle grandi città, ma che per la presenza e l’interesse dimostrato dal pubblico non sfigura affatto, anche perché ogni anno è sempre meglio.

Non ho molto da aggiungere sui film visti, sono due titoli estremamente diversi tra loro, ma che possono piacere entrambi, quello di Veronesi è un buon film commedia che potrebbe ricordare a parte diversi titoli riguardanti lo stesso tema di scambio di sesso, ma più degli altri “Shakespeare in Love” (1998). Mentre per Diabolik si chiude la trilogia del noto ladro criminale costruita, secondo me molto bene dai Manetti.

Ma vorrei aggiungere un ricordo personale riguardante il film di Veronesi, nel 1989 l’Università di Architettura di Firenze svolgeva una specie test di ingresso attitudinale, per valutare la capacità dello studente/essa a svolgere la facoltà, non un numero chiuso solo una valutazione ad personam. Ecco a quel test io ho fallito, valutato da un noto Professore, che valutò la mia non adeguatezza a percorrere l’Università e forse aveva pure ragione, ma questa è un’altra storia. Comunque, al suo esame di Disegno e Rilievo presi un bel 30, quindi certe volte i Federico Landi Porrini pur grandi che siano possono tranquillamente sbagliare e questa cosa mi è tornata proprio in mente durante la visione.