Dopo un suggestivo inizio con titoli di testa realizzati stile cartoline d'epoca comincia la vicenda nella canavesana Vische (TO), nel 1945, per poi partire in un flashback nel quale una ragazza, Maria, parla del fidanzato Giovanni che si è dichiarato nel 1938. Nel 1941 la guerra li separerà, poi ci sarà l'armistizio del 1943. La maggior parte del film si svolge, appunto, in quell'anno e nel seguente 1944. Alla vicenda dell'alpino Giovanni, di stanza in Calabria, si contrappone quella dell'amico Domenico, anch'esso con ragazza, Ida, che ne aspetta il ritorno dal fronte, prima ad Asti e poi in Germania... Del regista Roberto Gillone avevamo già parlato con il suo avventuroso IL TESORO DI YPA, con lo storico LA DIVISIONE DELLA TENUTA SAVOIA e il programma CANAVESE ANEDDOTI E MISTERI. Se ogni regista ha il proprio capo d'opera personale questo potrebbe essere quello di Gillone, che si ritaglia anche un cameo nei panni di un partigiano che viene fucilato. Più ricco produttivamente (costumi e mezzi d'epoca praticamente perfetti), più coinvolgente del solito anche a livello di sceneggiatura (nel film molte sorprese attendono i protagonisti), con una efficace ricostruzione d'epoca. Intonate anche le musiche. Nel novero delle produzioni indipendenti un lavoro che nulla ha da invidiare a prodotti più celebri. Ispirato a fatti realmente accaduti, in parte raccontati da uno protagonisti veri durante i titoli di coda.
Il regista Roberto Gillone
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta