"Ripley", ep. 1-3: <i>"I like girls!"</i>, o: Breve Film sull'Uccidere. [Photo-Post <i>#</i>2.1]

“I like girls!”, ovvero: Breve Film sull’Uccidere (e l’Affondare una Barca), attraverso 22 estrapolazioni fotogrammatiche (da Atrani e belpaesici dintorni).

Dickie Greenleaf non capisce (poi lo comprende e gioca sul fatto un po' vero - finendo con l'ostentare di sponda il suo status di mantenuto benestante - e un po' no che non gl'importi troppo) di essere stato truffato...

-[cfr. da questo PdV la scena similare (un tòpos del "genere" cinenarrativo identificabile e denominabile come "straniero in terra straniera") presente in "the White Lotus: Sicily", serie da tenere presente nel caso in essere anche rispetto all'utilizzo più o meno coerente, consapevole e corretto delle canzoni, che in questo frangente vede Steven Zaillian battere nettamente Mike White, e per la questione "antropologica" riguardante la "storia esemplare" e mitopoietica della Caritas Romana con le relative "Sette Opere (della Madonna) della Misericordia" - poi steinbeckiane - di Michelangelo Merisi da (e detto il) Caravaggio"]-

...e contemporaneamente Tom Ripley non capisce (o getta un'esca con un doppiogioco in sottrazione?) di essersi rivelato in quanto queer: quale ingenuità peserà maggiormente a questo mondo?

Patricia Highsmith; Steven Zaillian; Robert Elswit; Andrew Scott, Johnny Flynn, Dakota Fanning, Eliot Paulina "Coco" Sumner, Vittorio Viviani, Kenneth Lonergan, Bokeem Woodbine, Francesca Romana Bergamo, Renato Solpietro, Hildegard De Stefano; Jeff Russo, Mina Anna Maria Mazzini (e Gino Paoli); Avy Kaufman (e Francesco Vedovati & Barbara Giordani).

In seno alla maniacale accuratezza con cui si è messa in scena la ricostruzione storico-ambientale c’è persino un riferimento (“Parla il cantante amico di Raoul Ghiani”), casuale/fortuito?, al caso Fenaroli, il cosiddetto delitto di via Monaci.

Che poi a Sanremo nel 1960 la gente si esprima con "vago" accento romano mi pare l’ultimo dei problemi, dai.

Ep. 1-3: * * * * ½ (9.00).