Devo dire che la scelta produttiva di Barbara Broccoli di scartare attori come Hiddleston, Cavil e Elba a favore di un attore più giovane, non mi dispiace, anzi mi rende felice. I succitati non sono attori che mi interessano, né li seguo, né mi piacciono, ben venga quindi un James Bond cercato in un bacino di attori U30, sicuramente più interessanti.
Ma chi può, oggi, tra mode, cambi generazioni, frammento e fugacità dell’esperienza sensibile, crisi sociali varie e incubi ricorrenti come la cancel culture, il linguaggio inclusivo forzato e il politicamente corretto ad oltranza con tutte le sue quote (rosa, nere, gialle, arcobaleno, etc.) che annullano il buon senso e disattivano l’intelligenza e il pensiero critico dell’uomo, incarnare un classico, un’icona monolitica come l’agente 007 al servizio di sua Maestà Re Carlo III con licenza di uccidere, meglio conosciuto come James Bond?
Ecco di seguito gli attori tra cui rifletterei e proporrei la parte se avessi la fortuna di essere il produttore della saga cinematografica di 007, tenendo in considerazione tre principi di base, ovvero: che James Bond è uomo, bianco o per lo meno britannico (nonostante sia scozzese da parte di padre e franco-svizzero da parte di madre) e indicativamente under30 dato che James Bond, stando alle ricostruzioni più rapide, è nato nel 1924 e nel 1953, a 29 anni, affronta la sua prima missione da agente segreto con doppio zero in Casino Royale.
Pure Brit over30.
L’unico attore over30 che potrebbe interpretare James Bond con naturalezza – quasi in continuum con l’iconicità di Daniel Craig – è Charlie Hunnam, nato a Newcastle upon Tyne, vicino al confine scozzese. Non più così popolare come ai tempi di Sons of Anarchy, ma pur sempre valido e solido. Anzi, sarebbe il ripescaggio giusto: conosciuto, ma non inflazionato – né sbollito. È la mia prima scelta. Fossi nei produttori andrei a occhi chiusi.
Pure Brit U30.
Questa è la mia lista in ordine di scelta (partendo dalla “seconda scelta”, dato che la prima è il “geordie” Charlie Hunnam:
Jack O’Connell, grande interprete fisico che, non fatevi ingannare dal nome, è nato vicino a Nottingham, e se non valesse per lo 007 allora che interpreti il cattivo, why not?
Aaron Taylor-Johnson, anche lui attore fisico, considerato tra gli uomini più belli di Hollywood, non più popolare come agli esordi – nonostante il generoso nudo frontale in A Million Little Pieces (2018) – può giocare la carta “ripescaggio” e colpire nel segno.
Will Poulter, sono sincero: se non ci fossero altri volti che credo abbiano la precedenza, Poulter sarebbe la mia prima scelta. Giovane, non certo una star inseguita dai produttori di tutto il mondo, un viso dichiaratamente brit, non immediatamente accomodante, un po’ spigoloso, insomma un physique du rôle “altro” che male non farebbe. Punterei su di lui.
Nicholas Hoult, arriverebbe solo quarto nella mia personalissima scelta dell’agente segreto di sua maestà, ma solo perché credo ci siano attori più indicati per il ruolo, perché Hoult è comunque un bravo attore dalla grande presenza scenica, anche lui altalenante, ma per questo adatto a un rispolvero – e sapendolo protagonista di Juror #2 (2024) e quindi diretto niente meno che da Clint Eastwood non possiamo che crederci.
Mitch Hewer, anche lui proveniente come Hoult dall’iconica e generazionale serie tv inglese Skins (2007-2013) è oggi quasi un invisibile, ma ha il fisico del ruolo e potrebbe ben essere il volto più giusto. Insomma, il terzo incomodo che non ti aspetti.
Frank Dillane, che nonostante sia balzato alla fama fuggendo dagli zombie losangelini di Fear the Walking Dead è puro londinese. Un attore secondo me molto carismatico ed enigmatico, quasi un novello Johnny Depp. Sarebbe l’outsider migliore per interpretare James Bond.
E poi alla rinfusa:
Taron Egerton
Alex Pettyfer
Jeremy Irvine
Harry Styles
Tom Holland, il più piccolo di tutti, magari il meno indicato, ma un nome di peso.
Not brit:
John Boyega e Fady Elsayed sono nati a Londra e soprattutto Elsayed avrebbe il look migliore, il fisico del ruolo da spia belloccia e un po’ carogna alla Connery, pur se di origine egiziana, che lo renderebbe uno 007 impeccabile. Anch’io sono totalmente contrario al politicamente corretto, alla cancel culture, al linguaggio inclusivo e alle quote etniche, rosa, etc., nel mondo del cinema, ma qui parliamo di due attori nati a Londra e che oggi potrebbero essere benissimo anche loro degli agenti segreti britannici.
Vedremo cosa sceglieranno i produttori, io mi aspetto un colpo di genio… e poi giocheremo sul cattivo (già si parla di Boyd Holbrook: interessante). Perché senza un grande cattivo, James Bond non brillerebbe, qualunque faccia abbia.
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