Il vocabolario dei sentimenti - Nostalgia (4)

Non parlerò di un film con questo post...ma di una persona che mi manca tanto:

Vittorio Gassman.

Il 29 giugno del 2000 veniva a mancare Vittorio Gassman, e io ho cominciato a sognarlo. Ho cominciato a sognarlo e mi manca ancora di più...Periodicamente lo vedo che mi sorride, o parliamo, monta in macchina con me, facciamo delle passeggiate...quando mi sveglio mi rimane il sapore di aver salutato una persona cara.

Quando era vivo non lo sognavo mai, lo ammiravo molto, ma non mi sembrava in modo così particolare. Nel momento in cui è venuto a mancare l'ho vissuto quasi come un lutto personale...un po' come mi è accaduto per Mario Monicelli.

Vittorio Gassman non solo era molto bravo, bello, eclettico, completo...ma aveva un alone romantico che l'accompagnava, quell'aspetto teatrale che lo rendeva mille personaggi diversi, misteriosi...inafferrabili.

Le sue tante mogli, italiane e straniere che l'affiancavano nei film, poi i suoi figli, che l'affiancavano nei film, poi i suoi amici....che l'affiancavano nei film, ma lui sempre solo...Ecco l'ho sempre visto come un grande uomo solitario, che si moltiplicava in mille dialetti, e in mille personaggi per sconfiggere la sua rumorosa solitudine.

Ho nostalgia di Vittorio Gassman, di come stringeva gli occhi in quel suo tic che ho così bene imparato a conoscere. Mi mancano le sue trovate sceniche, la sua presenza imponente, ma che ultimamente era diventata stanca, vittima della depressione.

Un mattatore depresso, che gran controsenso, pure in questo è stato un protagonista...Lui che è stato tanto coraggioso a prendersi in giro mostrandosi non solo come il grande attore di classici, ma anche come un burlone che sa mangiare un Crem Caramel in un solo risucchio...è rimasto nella sua ultima parte di vita, vittima del male oscuro, e l'ha reso pubblico.

Sogno spesso Vittorio Gassman, alcune volte che mi guarda da lontano, e stringendomi gli occhi mi sorride...e quando mi sveglio ne sento la mancanza.

"libertà per Jafar Panhai"