"L’ossessione per una donna che non c’è, anche se visse due volte. Alfred Hitchcock costruì attorno a questo tema il più grande film della storia del cinema, secondo l’ultima classifica di Sight and Sound: rompendo il primato pluridecennale di QUARTO POTERE di Orson Welles" (dal sito Linkiesta.it)
Il 9 maggio del 1958 veniva presentato in America il film LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE (titolo originale americano VERTIGO, mentre in Francia è uscito col titolo SUDORI FREDDI), tratto dal romanzo francese (paese specializzato nel genere thriller sentimentale) "D’entre les morts".
Nonostante una tiepida accoglienza da parte del pubblico in seguito la pellicola ha raggiunto l'alone di cult creando un filone letterario e cinematografico dove protagonista è una donna che scompare e riappare con motivazione ignota (che è bello, appunto, scoprire nel finale a sorpresa).
Nella maggior parte dei titoli del filone (a differenza degli altri filoni non relegato a periodi artistici) l'ossessione per "la ragazza scomparsa" è del suo innamorato (tra i tanti ricordiamo COMPLESSO DI COLPA, UNA SPINA NEL CUORE, IL MISTERO DELLA DONNA SCOMPARSA e il suo remake THE VANISHING- SCOMPARSA, SESSO NERO, BUIO OMEGA e TRAUMA- L'ENIGMA DI AURA) e, in qualche caso più raro, di un parente (SOTTO IL VESTITO NIENTE e NAMELESS- ENTITÀ NASCOSTA).
Ultimamente è stato annunciato un nuovo adattamento di LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE, di prossima realizzazione, interpretato da Robert Downey Junior.
Articolo scritto da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta