♦ Classe: 1981
♦ Nazionalità: Britannica
♦ Film d’esordio: In Our Name (2010)
♦ Genere: Drammatico.
Il montatore diventato regista. Brian Welsh inizia la sua attività a Glasgow, occupandosi, presso una locale casa di produzione, della realizzazione tecnica di documentari a sfondo sociale, riguardanti la vita della città scozzese. Si dedica anche ad altri progetti, come il montaggio di cortometraggi, tra cui questo:
Solo nel 2009 scrive e dirige il suo primo film, Kin: una storia di disgregazione familiare, il cui protagonista è un ragazzo separato dai genitori.
Nel 2010 esce il suo secondo film, In Our Name, il primo ad avere una distribuzione a livello nazionale: presentato al London Film Festival, è uscito anche in DVD. Si tratta, ancora una volta, di un'opera ispirata ai drammi personali in cui si riflettono i mali della società: la figura principale è Suzy, una soldatessa britannica che, tornata a casa dopo aver preso parte alla missione militare in Iraq, non riesce più a riprendere la sua vita normale.
Del suo cinema Brian dice: “Sono sempre stato interessato ai film e alle storie riguardanti persone reali, al cinema che si contrappone alle irragionevoli fughe dalla realtà, perché ha qualcosa da dire sul mondo che ci circonda e sulla società. Così la mia precedente esperienza di addetto al montaggio si è riversata nelle storie che volevo raccontare, quando è arrivato il momento di scrivere le mie sceneggiature. […] Amo molto i film del realismo sociale. “Niente per bocca” è stato un film veramente importante nella mia vita. Mi piacciono molte delle prime opere di Paul Greengrass, i fratelli Dardenne, e vado matto per Jacques Audiard. Queste sono le cose che mi ossessionano in questo momento.”
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