
Questo testo potrebbe concludersi con il suo titolo ma non sia mai che ci rendiamo le cose semplici, piane, lineari. Lasciate quindi che condivida con voi lo spunto di questa mia curiosità e da quale evento sia stata generata.
Una delle più grandi società finanziarie a livello globale, che dà il nome anche ad una delle tre carte di credito più utilizzate al mondo, ha messo in circolazione un comunicato stampa con i risultati di una indagine condotta su un panel di 1000 abitanti di 7 nazioni, tra le quali l'Italia.
Lo scopo dell'indagine era principalmente sapere quanto i film hanno il potere di modificare la visione che le persone hanno del mondo. Quanto il cinema riesca a sensibilizzare su determinati temi legati all'attualità, quanto possa spingere gli spettatori a sostenere una determinata causa sociale a seguito della visione di un film sull'argomento. E, ovviamente, quanto tempo venga speso davanti ad uno schermo, grande o piccolo, su base annuale.
Al di là delle risposte degli "italiani" - le virgolette sono obbligatorie considerando che il numero di persone che facevano parte del panel rappresentano un decimo dei lettori di questa newsletter - mentre leggevo i risultati ho subito pensato a voi. Ho pensato che sarebbe stato interessante raccogliere anche le vostre risposte. E così per prima cosa, perché se il mio nickname è End User non è del tutto un caso, provo a rispondere io, qui, insieme a voi. Perché nelle risposte che ho iniziato ad appuntare si è annidato subito un dubbio. Anzi vari.
Questione uno: i film hanno cambiato la mia visione del mondo?
Se fossi stato parte del panel è molto probabile che avrei risposto immediatamente con aria sprezzante di sì, come il 53% degli "italiani". Certo, ovvio, per chi mi prendete! Ma se provo a pensare ai film che hanno realmente cambiato la mia visione del mondo la parola più simile per descrivere quel che vedo è: nebbia. Che è sempre meglio di buio, certo, ma insomma non è che proprio mi vengono da sciorinare decine di titoli responsabili di altrettanti cambiamenti epocali.
Sicuramente ci sono tanti film che mi hanno cambiato lentamente, che si sono piantati da qualche parte dentro di me e che, a sorpresa, saltano fuori nel flusso del mio vivere. Ma dire che i film hanno cambiato la mia visione del mondo mi pare un po' fortino. Magari questo significa solo che i film mi hanno modificato in maniera così radicale che ho persino dimenticato come ero prima ma potrei anche sostenere che è il mondo ad aver cambiato la mia maniera di vedere i film. Penso di aver bisogno di aiuto. Da uno bravo.
Questione due: i film hanno radicalmente cambiato il mio punto di vista su questioni culturali? Hanno influenzato le mie opinioni su temi di attualità come il cambiamento climatico, la diversity & inclusion e le condizioni delle persone senza fissa dimora?
Prima che la mia risposta rischi di mettere seriamente a rischio la reputazione costruita col cesello quindicinale di questi testi, vorrei fare delle premesse, anzi una: io non sono una brutta persona. Però i film non hanno cambiato di una virgola il mio punto di vista su queste questioni. Forse questa domanda rischia invece di cambiare per sempre quel che penso di... chi articola queste domande.
Detto questo, il pensierino positivo della sera è che è bello sapere che il 78% degli "italiani" ha affermato che i film hanno radicalmente cambiato il loro punto di vista su questioni culturali e che hanno influenzato le loro opinioni su temi molto importanti e di attualità come il cambiamento climatico (54 %), la diversity & inclusion (36%) e le condizioni delle persone senza fissa dimora (32%). Ho una domanda per voi: quanti film vi vengono in mente che hanno al centro della narrazione persone senza fissa dimora? Sento mormorare Nomadland? Giusto, ma se 32 italiani su 100 avessero visto Nomadland non saremmo qui a piangere ogni santo lunedì davanti ai risultati del botteghino.
Questione tre: il cinema mi ha aiutato a venire a conoscenza di un problema sociale o mi ha convinto a sostenere una causa sociale?
Niente da fare, zero, niet, nada. Il mio destino è quello di restare relegato ai margini, seppellito dentro una minoranza senza voce e, giustamente, denigrata. Infatti il 75% degli "italiani" dichiara di essere venuto a conoscenza di un problema sociale grazie al cinema e il 45% ha rivelato di aver deciso di sostenere una causa sociale solo dopo aver visto un film sull'argomento, grazie al potere della sensibilizzazione.
Comincia a farsi strada dentro di me una certezza: probabilmente se queste domande mi fossero state poste in qualità di appartenente al panel dei 1000 italiani avrei risposto con maggiore velocità e quindi sarei rientrato dentro le statistiche. Ma pensandoci bene, ossia con un po' di spirito critico e tempo a disposizione, devo dedurre che o io guardo i film con un altro intento oppure scelgo in maniera inconsapevole film che hanno altri intenti. Fatto sta che, veramente, nessuno dei film che ho visto negli ultimi anni ha generato anche solo uno di questi risultati. Ovviamente lascio fuori i documentari perché devo supporre che siano fuori in partenza da questo genere di statistiche. Perché se il 75% degli "italiani" guardasse documentari... Ok, ci siamo capiti.
Prima di passarvi la parola, vi racconto un piccolo aneddoto.
Sei o sette anni fa ad una anteprima organizzata a Milano dal settimanale FilmTv al cinema Beltrade mi soffermai all'uscita con uno dei critici del giornale. Stavo cercando di sostenere che il film che avevamo appena visto, sebbene rientrasse ampiamente nel genere melodrammatico, non era riuscito a regalarmi neanche un sussulto e che quindi, perlomeno sotto il profilo della sua adesione al genere mélo, quel film per me era stato un fallimento. La risposta fu tagliente come un bisturi e, con il senno di poi, forse anche giusta. Eh, disse il critico, beato te che ancora riesci a guardare i film con il cuore e con la pancia. Questo era solo qualche anno fa. Sono cambiato e sono diventato anche io uno spettatore cerebrale e impermeabile? E quindi guardo i film sbagliati che si posizionano clamorosamente fuori dal range di film che producono cambiamenti nelle persone e che illuminano questioni nodali del nostro mondo?
Siccome però voglio chiudere con la piacevole sensazione di aderire almeno ad UNA maggioranza rumorosa sappiate che rispondendo alla domanda quanti film guardo su base annuale sono ampiamente dentro all'eclatante risultato di questi mille "italiani" perché l'italiano medio colleziona "più di 266 ore all'anno di visioni tra piccolo e grande schermo". Calcolando due ore per film farebbero 133 film all'anno, ben undici al mese.
Però un attimo, mi sorge un orribile dubbio: le serie valgono?
Ditemi di sì, se no sono fuori anche da qui.
E quindi voi, quanti film guardate al mese?
p.s. Scelgo come immagine di copertina quella di un film che invece sì, quando lo vidi ebbi la netta sensazione che aveva rotto qualcosa dentro di me. Sono passati 24 anni e quella cosa prosegue così. Rotta.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Guardo, in media, una decina di film al mese, forse poco più; la scelta di scrivere una recensione per ciascuno di essi valorizza la "qualità", rispetto la "quantità"; lavoro, incombenze familiari, altri interessi, poi, non mi consentono di ... esagerare ! A volte mi capita di rivedere un film (magari, in compagnia); molto raramente, episodi di serie TV.
Circa le questioni poste :
1), 2) e 3) : no, ma mi hanno aiutato ad affinare giudizio, percezioni, idee, convinzioni.
Saluti !
Decisamente sorprendenti, per me quanto meno, i risultati di tale inchiesta. Davvero verrebbe da chiedersi come viene scelto tale campione. Per quel che mi riguarda temo infatti che dovrei rispondere No a tutti e tre i quesiti. Va da se che i film, al pari di tutte le altre fonti di input, contribuiscano a indirizzare -nel lungo termine- il nostro punto di vista in questa o quella direzione, ma dubito sia un processo che il soggetto stesso riuscirebbe a notare a livello conscio.
Per quel che riguarda il numero di film visti, direi 40-50 al mese (con almeno 1 a settimana al cinema) fino al 2018, ma solo 7 o 8 al mese (con circa 0,01 a settimana al cinema) in questi ultimi 4 anni. Purtroppo. Serie TV invece proprio non ne ho mai seguita nessuna.
Ohibò, leggendoti e man mano addentrandomi nel pezzo, mi sono chiesto: vuoi vedere che alla fine il buon Luca ci chiede "quali film hanno influenzato la vostra vita"? E invece, no. Quanti film vedete ogni mese ? Dipende, davvero. E sono più che certo che, tranne gli amici che vanno al cinema, molti, in tv, iniziano un film ma poi lo abbandonano per strada. Serie, manco a parlarne...Insomma, la domanda, magari anche interessante, è piuttosto vaga: perché dipende dal tuo lavoro, dagli interessi, dalla necessità. Ma perché mai un film dovrebbe cambiare il modo di vedere le cose ? Mi domando: "The exorcist" può cambiare il punto di vista sugli esorcismi ? E "Jurassic Park" che può dire di nuovo sui dinosauri ?..Il punto è che si affida all'arte un compito non suo: cambiare le cose. O addirittura influenzarle, queste cose..,Senza risposte meglio chiudere con una vecchia affermazione, di volta in volta attribuita nel mondo del cinema al produttore di turno e più facilmente a Dino De Laurentiis: al futuro regista che, parlando del film che voleva girare , per spingere il produttore a farsi finanziare, venne in mente di battere "sul messaggio dell'opera, a suo dire talmente importante che non si potevano chiudere gli occhi sulla responsabilità di girarlo" , Dino ribadì semplicemente "...io faccio film. Se hai una trama, più semplice possibile, meglio. Ne parliamo. Se invece vuoi dire un messaggio al mondo, e pure a me, basta mandarmi una cartolina"
PS ovviamente, battuta a parte, il cinema "ha cambiato comunque la mia vita": il mio tempo è, oggettivamente, tutto deposto nelle sue mani...
(Ciao a tutti !)
Molto interessante questo articolo, che ha fatto riflettere pure me sul tipo di spettatore che rappresento.
Quanti film guardo al mese? Almeno dodici - tempo e voglia permettendo ed escludendo le serie televisive, di cui mi nutro molto nell'ultimo anno.
A volte mi riguardo anche gli stessi film, soprattutto se mi hanno dato forti emozioni. Così come faccio con i libri, perché un film o un libro 'che vale' non riesco a metterlo da parte e archiviarlo, qualora mi ha fornito elementi su cui riflettere. Io lo faccio mio, in ogni senso.
Ecco quindi che io sono quel tipo di spettatore che si lascia molto condizionare da ciò che guarda.
Ho dei miei valori, ma sono pronta a metterli in discussione di continuo.
Eh, si: se un film mi chiede di schierarmi con forza dalla parte dei più deboli e di compiere anche azioni concrete, lo faccio più che volentieri.
Dai 50 agli 80 film al mese per una cifra che arriva sopra i 600 l'anno, serie comprese (1 serie = 1 film), comprese le seconde visioni. Catalogo tutto ora, giorno e luogo, con chi, quindi facile ritrovare informazioni e fare anche statistiche ;-)
Commenta