cosa fa un attore?....

sono pienamente consapevole che estrapolato da un contesto ben più grande di una carriera effettivamente strabiliante e "incredibile"(cioè difficile da credere), parlare del mestiere d'attore di monica bellucci, solo per una manciata di sue apparizioni, non fa giustizia!

èpperò c'è un però!!!!...

su sky di sfuggita ho intravisto una sua intervista in occasione dell'uscita del film The girl in the Fountain e dopo una risposta data all'intervistatore, mi sono ricordato perchè mi rifiuto categoricamente di vedere un film in cui lei vi sia.

ILARIA FEOLE lo spiega adeguatamente e senza pericolosità di smentita, perchè non ho motivo di dubitare che bellucci non sia intelligente inversamente proporzionale alla mancanza di talento e cito: ".... un corpo attoriale come il suo non avrebbe alcun peso né alcuna scintilla se si piegasse al giogo dell'interpetazione, della sfumatura, della performance...".

e allora mi chiedo che senso abbia, averla insignita del premio stella della mole all'ultimo torino film festival?....

e vabbè mi concedo il lusso di rispondermi, solamente col fatto che a me la vita cambia di poco, con premio o senza premio.

mi sposto su natalie portman, attrice bambina e arrivata in età adulta con una potenza espressiva che lascia basiti di film in film.

amata senza riserve in black swan e vox lux, l'ho rivista poco sere fa in lucy in the sky, rigorosamente in lingua originale, e perdincibacco, signora mia, chapeau.

non discuto su chi sia più bella tra monica e natalie, ma voglio sfogare il mio tifo per questa cocciutissima donna che si sente viva solamente nel blu(o nero?...) profondo dello spazio e il suo ritorno sulla terra, è una caduta libera nella proprie insicurezze terrene.

espresse con una padronanza dell'accento e delle movenze da ragazza di campagna che lascia esterrefatti.

monica!!! figlia mia, manco nelle interviste riesci ad essere spontanea, a declamare scolasticamente un copione imparato a memoria e di cui perdi le sillabe nel fissare il muro.... sono convinto che cate blanchett potrebbe interpretarti egregiamente!!!!

monica non se ne avrà di questo mio sfogo, perchè la sua carriera è comunque in costante aumento di film interpretati e per di più viene anche insignita di premi, quindi, direi che a monica, gli scivoleranno abbastanza di dosso, i miei commenti, non proprio lusinghieri(anche se non offensivi).

voglio parlare di due modelle a caso, ma proprio du' nomi buttati così..., che si sono trasformate in attrici eccelse...

cameron diaz che mi ha shockato col suo ruolo in the councelor-il procuratore e charlize theron, che vabbè è brava pure ad uscire da un mare di oro liquido nelle pubblicità del profumo.

si cresce, come la theron, che agli inizi se la doveva vedere con l'espressività della sua permanente, ma che da la valle di elah, ha dimostrato di saper uscire dalla caricatura carnevalesca di monster(per cui ovviamente prese un comic-oscar se non sbaglio) e che rimarrà negli annali delle interpretazioni da dover chiudere gli occhi per il male che faceva, di young adult, che l'ha incoronata comica e drammatica da lacrima, tanto era brava e dolente.

poi ci sono gli attori di cui ammiri la piega che ha preso la loro carriera, dopo il botto di twilight, ma che tutte le volte che ti metti a guardare un suo film ti poni domande che non hanno ovviamente risposte che potrebbero cambiarti l'esistenza.

vista ieri sera in happiest season(non ti presento i miei), grazioso film del 2020 di clea duvall, attrice che mi è sempre piaciuta e che si è(o è stata)appartata, sull'ansia delle festività natalizie.

se il lavoro di portman la porta ad immedesimarsi col personaggio fino a diventare lei(è quello che sono spinto a pensare quando la vedo in uno di quei film succitati), stewart sembra essere più rilassata nel portare stewart nel character che deve interpretare; ingobbita, mani in tasca, sorriso titubante.

feole prosegue nella sua disanima su bellucci(che quoto in tutto, sempre che importi all'universo)e cito: " bellucci non deve fare, deve solo essere, e ciò che deve essere è un assoluto femminino che fa parte della cosmogonia del cinema."

quindi un premio all'appartenenza del suo corpo alla cosmogonia filmica e ci sta... che succhi sangue in dracula di bram stoker o scimmiotti il cliché della cantante lirica italiana che vive a venezia e fa gli spaghetti ad uno spaesato gael garcia bernal in mozart in the jungle, importa poco se nella cosmogonia filmica, ci mettiamo pure l'assoluto desiderio di far parte dello spazio profondo di portman in lucy in the sky, la diaz strizzata in completini skinny che disegnano il suo evil character in the councelor, ruolo che non avresti mai creduto avrebbe potuto reggere, o perchè no la theron che sussurra "dior" mentre valchirianamente esce da un mare di gold e la ricordiamo rasata a zero in mad max fury road.

e allora forse è proprio questo il senso di quel premio e monica è lì dirmello beffarda fin dall'inizio.... di tacere.

è il cinema baby e tu non ci puoi fare niente.