Matrix Resurrections, nelle sale italiane il prossimo 1° gennaio per Warner Bros., è il tanto atteso quarto capitolo della saga cominciata con Matrix, film di fantascienza in grado di rivoluzionare il genere. In Matrix Resurrections si ritorna a un mondo fatto da due differenti realtà: una rappresentata dalla vita di tutti i giorni e un'altra nascosta e inaccessibile. Per scoprire se la sua realtà è un costrutto fisico o mentale, per conoscere veramente se stesso, Mr. Anderson dovrà scegliere di seguire ancora una volta il Bianconiglio. E se Thomas, Neo, ha imparato qualcosa è che la scelta, pur essendo un'illusione, è ancora una volta la via d'uscita o di ingresso in Matrix. Ovviamente, Neo sa già cosa deve fare. Ma quello che ancora non sa è che Matrix è più forte, più sicura e più pericolosa che mai. Salvato da Matrix per diventare il salvatore dell'umanità, ancora una volta dovrà scegliere quale strada prendere.

Matrix Resurrections (2021): Keanu Reeves
IL RACCONTO DI LANA WACHOWSKI
Matrix Resurrections è stato così presentato dalla regista: "Tutta la mia arte è legata alla mia sfera emotiva. Penso alle cose con razionalità ma è tutto guidato dal sentimento, dal mio desiderio di dire qualcosa del mio cuore al cuore degli altri. E questo è divenuto sempre più chiaro nel corso della mia carriera. Cloud Atlas è stato per me una vera svolta, artisticamente, e poi la serie Sense8 è stata probabilmente la cosa più autobiografica che io abbia fatto. E volevo portare lo stesso sentimento nella trilogia di Matrix. Nella trilogia è possibile trovare un amore veramente bello, la lotta degli esseri umani per la sopravvivenza e il significato delle nostre vite: è tutto già lì dentro. Erano le cose per cui lottavo quando ero giovane. Ma ora, avevo il desiderio che anche la mia parte più "vecchia" entrasse a far parte della saga: questo è uno dei motivi per cui ho voluto ritornare indietro e tuffarmi nel mondo di Matrix".
"Dopo aver finito Sense8, un'esperienza per me notevole, io e mia sorella Lily ci siamo sentite come se avessimo detto tutto", ha continuato la regista. "Lily non voleva continuare a fare film e abbiamo allora deciso di fermarci. Poi i nostri genitori si sono ammalati ed io e mia moglie siamo tornate a Chicago, ci siamo trasferite da loro e ci siamo prese cura di loro nei loro ultimi mesi di vita. Una notte, mi sono svegliata provando molta sofferenza. Nel dolore che provavo nello stare accanto ai miei genitori prossimi alla morte, il mio cervello voleva immaginare una storia che potesse essere rilassante. E così, ho fatto resuscitare e ho riportato in vita due personaggi che erano morti: Neo e Trinity, i protagonisti di Matrix. Mi sono alzata dal letto, sono scesa al piano di sotto e ho cominciato a scrivere".
"È bello vedere Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss in Matrix Resurrections. Hanno l'età perfetta per i personaggi. In un certo senso, tutto sembra essere a fuoco. Keanu ha l'età giusta, quella che serviva al personaggio: se fosse stato più grande, non sarebbe stato possibile rivederlo come Neo. E, se fosse stato più giovane, non avrebbe avuto peso e risonanza. Quando sentiamo Neo dire che quello che ha fatto nella sua vita ha avuto importanza, ci ritroviamo davanti a un tema con cui tutti noi siamo alle prese e su cui ci interroghiamo. Arriviamo tutti a un momento in cui ci concentriamo su cosa è veramente reale e su ciò che è sempre più importante per noi. La riflessione che coinvolge Neo e Trinity è possibile solo grazie al tempo che è passato. Per Carrie si è tratto poi di dare corpo a una Trinity totalmente diversa. Nella trilogia, era impavida e feroce. L'ho portata ora a un altro livello ed è semplicemente straordinaria", ha aggiunto parlando dei due protagonisti del film.
Ha infine concluso: "Sono cambiata come persona e come artista. Ho imparato a convivere con l'incertezza, iniziando ad amarla. Ad esempio, il sole è per me il modo più incerto per dar luce a un film: è così imprevedibile... Non sai mai cosa ti darà, come rimbalzerà la sua luce, quale cosa magica quantistica porterà a un'immagine. Ero terrorizzata dal sole ma John Toll mi ha insegnato ad amarlo. E amare il sole mi ha portato ad amare l'incertezza e a improvvisare. In Matrix Resurrections più che precisione ho voluto portare quest'incertezza, tutta l'energia dell'improvvisazione".

Matrix Resurrections (2021): Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss
VECCHI E NUOVI VOLTI
Protagonista di Matrix Resurrections è l'attore Keanu Reeves, che riprende i doppi ruoli di Thomas Anderson e Neo, l'uomo una volta salvato da Matrix per diventare il salvatore dell'umanità. Ancora una volta, si ritroverà a dover scegliere quale strada seguire tra quella fisica e quella mentale.
Carrie-Ann Moss torna a interpretare l'iconica guerriera Trinity e Tiffany, una moglie di periferia e madre di tre figli con un debole per le motociclette super potenti.
Yahya Abdul-Mateen II è il saggio e mondano Morpheus che, come sempre, funge da guida per Neo mentre realizza anche qual è il suo scopo più grande in un viaggio molto singolare alla scoperta di sé. L’attore subentra a Laurence Fishburne.
Jessica Henwick è l'hacker Bugs, il proverbiale Bianconiglio in missione per trovare colui che si è sacrificato per l'umanità ed è disposta a correre qualsiasi rischio necessario per ricercare la leggenda che lei idolatra.
Jonathan Groff impersona il socio in affari di Thomas Anderson, un tipo scaltro e sicuro di sé, armato di spensierato fascino, sorriso disarmante e attenzione per i profitti (tutto ciò che Anderson non è).
Neil Patrick Harris porta in scena il terapista di Thomas, che lavora a stretto contatto con il suo paziente per comprendere quale significato si celi dietro ai suoi sogni e distinguere questi dalla realtà.
Priyanka Chopra presta il volto a una giovane donna dotata di una saggezza che smentisce i suoi stessi anni e della capacità di vedere la verità, anche quando questa annaspa in torbide acque.
Infine, Jada Pinkett Smith supporta nuovamente il personaggio di Niobe, feroce generale che un tempo ha combattuto per la sopravvivenza di Zion e che ora si occupa del benessere del suo popolo, accompagnata da un senso di incredulità e sospetto per il ritorno di Neo.
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Pietro Cerniglia per Mondadori Media S.p.A.
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Ultimi commenti Segui questa conversazione
Io lo attendo come la seconda venuta di Cristo (non a caso "Resurrections"), ho visto e letto ogni tipo di intervista sia alla regista che al cast del film, non vedo l'ora di vederlo in sala visto che per me la trilogia originale era un capolavoro. I due (tre) nuovi trailer rilasciati sono confezionati benissimo, è ciò che non ti aspetti ma di cui avevi bisogno ovvero spaesamento ma viscerale curiosità verso una trama che ancora non conosci chiaramente ed è quello che dovrebbero fare i trailer di oggi invece che farti vedere tutti e 3 gli atti del film linearmente.
La tematica del deja vù è onnipresente in ogni trailer come a sottolinearti che quello che (ri)vedrai non sarà uno sterile e nostalgico citazionismo ai vecchi film, ma una possibile chiave di lettura per comprendere dove andranno a parare con questo nuovo sequel di Matrix. Ciò che vediamo non è come sembra e il ciclo si ripete in quanto Matrix è stato "rebootato"/"reloadedato" per 6 volte come ben sappiamo e questa sembra che sia la settima volta...ma perché? C'è qualcosa che ancora non sappiamo del mondo di Matrix? La pace tra macchine ed umani quanto è durata? Cosa ci nascondono le profondità del bianconiglio? Trinity sembra avere un ruolo più centrale del solito rispetto a Neo...
Intanto gustiamoci il ritorno in sala la settimana prossima del primo Matrix!!! Quest'anno è stato davvero duro, ma anche pieno di tante soddisfazioni cinefile!
Matrix, AKA "Ghost in the Shell per anglofoni che non guardano nulla che non sia hablato in english":
https://youtu.be/Y3tF7TL0Qh4?t=94
Va beh che un pochetto di curiosità m'è venuta "pur a mia", sperando solo non si riveli l'ennesima trashata arraffa-soldi che punta su franchise consolidati.
Sta ossessione dogmatica da “elitari cool” per Ghost In the shell superiore a Matrix a tutti costi solo perché ne prende degli spunti come da tantissime altre opere che non c’entrano minimamente con gli anime, trova il tempo che trova e ad un certo punto diventa solo una polemica sterile come dire “Akira” il Blade Runner dei poveri per i giapponesi. Suvvia, sono opere che vanno in direzioni totalmente diverse e nella storia del cinema ci sono sempre state ruberie e derivazioni che poi hanno portato a nuova innovazione quindi è ora di fare meno gli snob cinefili e cominciare a valutare ogni opera per quello che è senza fare comparazioni a priori per demolire od esaltare certi film.
Poi le Wachowski l’hanno sempre dichiarato il loro amore per gli anime e le loro ispirazioni tant’è che hanno fatto pure Animatrix portando per la prima volta un crossover animato tra USA e Giappone quindi eventuale astio o rosik non dovrebbe nemmeno partire perché non ce n’è il minimo senso.
Ritornando sul pianeta terra e non quello della polemica, anch’io spero che Matrix Resurrections non sia uno Star Wars 7 2.0 ma che abbia qualcosa da dire. I trailer fanno ben sperare (e ingannano) e l’operazione cinematografica parte da un lutto, quindi direi che non la butteranno totalmente in caciara. Passo e chiudo e attendiamo sto Matrix 4 ;D
[RADICAL CHIC SHIT MODE ON]
“...per Ghost In the shell superiore a Matrix a tutti costi solo perché ne prende degli spunti come da tantissime altre opere che non c’entrano minimamente con gli anime...”
Nono, GITS è superiore proprio perché è superiore cinematograficamente, punto, al di là che sia stato citato o meno… è la differenza tra un buon film e un capolavoro.
“...quindi è ora di fare meno gli snob cinefili...
Così mi ferisci… sniff, sniff…
E io che pensavo la mia parola fosse verità accettata, dogma incontrovertibile, me tocca ridimensionarme adesso… Ouch!
[RADICAL CHIC SHIT MODE OFF]
BTW, era ‘na battuta. Matrix Resurrections m’incuriosisce, ripeto. Spero solo sia un po’ meglio dei due precedenti seguiti che mi hanno strappato appena appena una sufficienza, ecco tutto.
ʕ•́ᴥ•̀ʔ
Io avrei miei dubbi sulla “superiorità” che affermi nella tua “radical chic shit mode” anche perché stiamo paragonando di un’opera live action con una animata dove ci sono dei limiti e delle caratteristiche oggettive che vanno necessariamente prese in considerazione e contestualizzate. Nell’animazione ci sono cose che puoi fare e che nel live action è (quasi) impossibile realizzare e viceversa, è come paragonare Redline a Speed Racer affermando che l’ultimo è superiore a priori al primo perché simile nell’estetica e nelle tematiche e perché è venuto prima; tutto ciò non ha senso perché dal punto di vista della forma viaggiano su due binari diversi nel fare cinema; sulla sostanza se ne può discutere invece essendo universale per entrambi i medium. Inoltre tu sottovaluti la rivoluzione tecnica e visiva di Matrix all’interno del Cinema live action che non pone esattamente Matrix ad un banale “buon film” ma ALMENO ad un capo d’opera se non capolavoro.
Poi che Ghost in the shell sia un capolavoro anch’esso non lo nego.
Sullo snobbismo era una provocazione perché anche in altre sedi su filmtv demolivi Matrix soltanto per il gusto di farlo o con compiaciuta ironia negando le sue innovazioni dicendo che era una banale fotocopia di Ghost In shell (quando quest’ultimo proviene addirittura da un manga quindi al massimo la “copiatura” l’ha fatta Oshii, poi ovviamente ha rimodulato tutto secondo la sua poetica e io lo apprezzo tantissimo come regista sia chiaro, ma prima di dare delle scopiazzatrici alle Wachowski bisognerebbe un po’ riflettere nell’affermare certe cose quando ha fatto più opere “derivative” il sommo Oshii che le sorelle, vabbè la chiudo qui, io stimo entrambi gli artisti e non faccio confronti tra “superiori” ed “inferiori”) però vabbè, son gusti, io non impongo niente a nessuno e ognuno è libero di pensarla come vuole alla fine.
Comunque sì, l’avevo capito che era una battuta ma sapevo anche della nostra divergenza di opinioni quindi volevo chiarire le cose, pace e amore come prima ;)
La tua opinione sui sequel me la ricordo sotto la mia recensione di Matrix Revolutions e credo che a gennaio 2022 vedrò una tua stroncatura sul film, ma vedremo cosa ci aspetterà in sala, potrei stroncarlo anch’io XD
Non penso non si possano, in assoluto, confrontare film live-action e d’animazione, anzi.
Voglio dire, la base della tecnica è quella: la sceneggiatura; le inquadrature; la recitazione (pur se “ridotta” a doppiaggio); il montaggio… e poi, negli ultimi decenni, considerato il sempre più massiccio ricorso alla CGI, i contorni talvolta sono andati sfumandosi, anche in Matrix.
Poi: Speed Racer è quasi tutto “finto” (ovverosia realizzato in CGI), pertanto il paragone non mi parrebbe così campato per aria, stante che sia il film dei Wachowski che Redline sono al più mediocri.
“…quando quest’ultimo proviene addirittura da un manga quindi al massimo la ‘copiatura’ l’ha fatta Oshii...”
Un adattamento, o riduzione cinematografica che dir si voglia, non è una scopiazzatura per il semplicissimo fatto che è appunto un adattamento, dichiarato.
In conclusione, pure io non intendo convertire nessuno. Ammetto però di divertirmi a demolire film come Matrix o Inception (o tanti altri della TOP 250 IMDB, per dire) soltanto perché li reputo alquanto sopravvalutati. Ma spesso si tratta al più d’ironia, non equiparabile al dire “quel film è uno schifo”… no, ma neanche un capolavoro :)
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