In un Mondo imperfetto come quello attuale la scomparsa di Gino Strada è una perdita enorme. Se dovessi rispondere  a bruciapelo alla domanda: “dimmi tre nomi di eroi culturali, tre esempi di vita da seguire” uno di questi sarebbe sicuramente lui, insieme a John Lennon e alle personalità della maggior parte dei personaggi interpretati da Robin Williams nei suoi film. La sua tenacia, la sua forza per lottare per un Mondo di pace, di libertà, di giustizia non è stato tempo perso. Certamente di fronte alle notizie di violenze, di ciò che sta accadendo in queste ore in Afghanistan dopo vent’anni di conflitti, delle continue fughe per la libertà che avvengono via terra e via mare in ogni dove, parlare di giustizia, di pace può sembrare banale, inutile e utopistico.

Invece, ora più che mai serve. Copiando letteralmente la definizione di cultura da Google “in senso antropologico, il complesso delle manifestazioni della vita materiale, sociale e spirituale di un popolo o di un gruppo etnico, in relazione alle varie fasi di un processo evolutivo o ai diversi periodi storici o alle condizioni ambientali.” Capiamo quanto sia stata importante la figura di Gino Strada. Le persone come lui, che operano in silenzio, senza cercare gloria, cariche o titoli ma solamente per il bene comune, per una volontà di aiutare gratuitamente i più deboli, per garantire un’idea di uguaglianza (partire tutti dalle stesse opportunità), lasciano ogni giorno il segno di quale sia il complesso delle manifestazioni della vita materiale, sociale e spirituale che un popolo (forse prima di trovare vita su un altro pianeta, o di ricercare sempre una nuova tecnologia più potente) dovrebbe seguire. Aiutare i più deboli, essere posti tutti sullo stesso piano, fare del bene anche gratuitamente nei piccoli aspetti della vita. Sono questi i messaggi che Gino Strada e le tante altre persone come lui hanno trasmesso.

Gli strumenti per diffondere cultura ci sono e ormai è appurato. Arte, cinema, libri e musica hanno raffigurato, rappresentato, scritto e cantato in tutti i modi possibili un modello di vita, un profilo minimo di valori che ogni uomo dovrebbe avere. Ora più che mai è arrivato il momento di dimostrare che i loro messaggi, il tempo che hanno dedicato agli altri non è stato sprecato e deve servire da stimolo ai tanti che ancora oggi utilizzano il loro lavoro, il loro tempo libero agli altri e a fare del bene. Sono già trascorsi 50 anni da quando John Lennon pubblicò la canzone/poesia Imagine e ancora oggi il significato del suo testo rimane un miraggio, un sogno: l’individualismo sale ogni giorno sempre di più, così come lo scetticismo, complottismo, disfattismo, nichelismo. E a perderci sono le generazioni presenti e future.

Le persone, ognuna nel suo piccolo e nelle sue possibilità, hanno capito che spesso occorre agire (singolarmente o uniti attraverso associazioni) senza aspettare sempre un intervento superiore o dei governi. L’esempio classico parlando di Emergency e Gino Strada potrebbe essere quello dell’aiuto ai rifugiati ma voglio prendere un altro esempio per mostrare come gli insegnamenti di Gino Strada abbiano dato i suoi frutti: pensiamo alla lotta contro il cambiamento climatico. In questi ultimi anni sono tantissime le associazioni nate per raccogliere rifiuti, per piantare alberi, per opporsi ad opere dannose contro l’ambiente e il loro lavoro sarà sempre più importante soprattutto alla luce del recentissimo rapporto Onu che mostra come i Governi di tutto il mondo, chi più, chi meno, abbia fatto davvero poco per fermare le conseguenze dell’azione dell’uomo sulla natura.

Più che scrivere (mi sono già dilungato fin troppo, la sintesi non è una mia capacità) l’unico modo per rispettare coloro che hanno dedicato la vita agli altri e a fare del bene è vivere secondo i loro insegnamenti. Ognuno nel suo grande o piccolo che sia. Altro non ci resta. Ma occorre farlo e presto. Inutile dire che il ruolo del cinema, così come quello della musica, sarà fondamentale per trasmettere i messaggi di pace, di altruismo e di una vita meno materialista ai giovani di oggi. È soprattutto grazie a loro che il ricordo delle persone che hanno segnato la vita della nostra società potrà essere trasmesso nel futuro. E i loro messaggi non moriranno mai.