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L'immagine di copertina spetta al sorriso di una bella ragazza nata nel 1922 (l'anno della marcia su Roma, inizio dell'era fascista) che diventò l'icona dell'Italia democratica e sino a pochi anni fa non si sapeva chi fosse.
Si chiamava Anna Ghiberti e morì nel 1997 quando aveva 75 anni.
Ricordandola, gli auguri non possono che essere rivolti alla nostra amata Repubblica, oggi anch'essa arrivata a quell'età.
Che non abbiamo ancora il Re per merito delle donne italiane per quanto ne so è un'illazione, ancor meno, una mia sensazione che ho da tanti anni senza che sia comprovata da nulla, solo una ipotesi in definitiva che non credo impossibile proprio perchè non ho mai trovato dati o stime in merito alla ripartizione tra voti maschili e femminili: forse non ne esistono ma mi sembra abbastanza strano.
È certo invece che vinse la repubblica nelle regioni centro-settentrionali mentre il resto d'Italia fu per la monarchia.
Al compimento oggi dei 75 anni di repubblica (meno dei precedenti 84 di monarchia) la nostra Italia - a parte la pandemia - non se la passa tanto bene ed ha davvero bisogno almeno, anche se non bastano, degli auguri di tutti noi.
Ancora a livello di sensazione penso che si debba sperare in un futuro (prossimo) contraddistinto da cambiamenti profondi e che non potranno esserci se non con una rilevante crescita d'importanza delle donne nella guida del Paese, come altrove è stato. (vedi in calce Post Scriptum)
«Nessuno sviluppo democratico, nessun progresso sostanziale si produce nella vita di un popolo se non è accompagnato da una piena emancipazione femminile; e per emancipazione noi non intendiamo solamente togliere barriere al libero sviluppo di singole personalità, ma un effettivo progresso e una concreta liberazione per tutte le masse femminili».
Quando Teresa Mattei pronuncia queste parole nel suo discorso all’Assemblea Costituente del 18 marzo 1947 ha compiuto da poco 26 anni. L’anno prima, a 25, è stata la più giovane deputata a entrare a Palazzo Montecitorio, una delle 21 donne elette nell’organo che, nell’immediato secondo dopoguerra, elaborò la Costituzione.
Nessuna di loro è ancora in vita oggi. Mi sembra doveroso ricordarle tutte (fonte: "Libere e sovrane", libro che racconta la storia delle nostre Madri Costituenti):
Bianca Bianchi nata a Vicchio (Firenze), 32 anni, laureata in pedagogia e insegnante; PSI.
Laura Bianchini nata a Castenedolo (Brescia), 43 anni, giornalista pubblicista; DC.
Adele Bei nata a Cantiano (Pesaro), 42 anni, operaia; PCI.
Elisabetta Conci nata a Trento, 51 anni, dottoressa in lettere e insegnante; DC.
Maria De Unterrichter nata a Ossana (Trento), 43 anni, dottoressa in lettere abilitata all’insegnamento negli istituti medi; DC.
Filomena Delli Castelli nata a Citta? Sant’Angelo (Pescara), 29 anni, dottoressa in materie letterarie; DC.
Maria Federici Agamben nata a L’Aquila, 46 anni, professoressa di lettere; DC.
Nadia Gallico Spano nata a Tunisi, 30 anni, non dichiara nessuna professione (ma l’archivio storico della Camera dei deputati indica funzionaria di partito); PCI.
Angela Gotelli nata a Albareto (Parma), 41 anni, laureata in lettere e insegnante; DC.
Angela Maria Guidi nata a Roma, 49 anni, laurea in lettere e ispettrice del lavoro; DC.
Leonilde Iotti nata a Reggio Emilia, 26 anni, dottoressa in lettere, insegnante; PCI.
Teresa Mattei nata a Genova, 25 anni, dottoressa in filosofia; PCI.
Angelina (nota Lina) Merlin nata a Pozzonovo (Padova), 58 anni, professoressa; PSI.
Angiola Minella nata a Torino, 26 anni, dottoressa in lettere; PCI.
Rita Montagnana nata a Torino, 51 anni, nessuna indicazione, l’archivio storico riporta: artigiana; PCI.
Maria Nicotra nata a Catania, 33 anni, nessuna indicazione, l’archivio storico riporta: casalinga; DC.
Teresa Noce nata a Torino, 45 anni, operaia; PCI.
Ottavia Penna nata a Caltagirone (Catania), 39 anni, nessuna professione dichiarata; Fronte dell’Uomo Qualunque.
Elettra Pollastrini nata a Rieti, 38 anni, impiegata; PCI.
Maria Maddalena Rossi nata a Codevilla (Pavia), 39 anni, dottoressa in chimica; PCI.
Vittoria Titomanlio nata a Barletta (Bari), 47 anni, insegnante; DC.
Ventuno su 556. Rappresentavano il 4 per cento dell’Assemblea Costituente: nove donne della Democrazia Cristiana (DC), nove del PCI, due socialiste e una, Ottavia Penna, del Partito dell’Uomo Qualunque. Sarà proprio lei, una monarchica, la prima donna candidata come Presidente della Repubblica nel 1946.
Chissà se e quando accadrà davvero prima o poi...
Se non sbaglio oggi in Italia il Parlamento è femminile al 35% circa. E quanti sono i Ministri donne? 8 su 23, credo, stessa percentuale però in maggioranza "senza portafoglio". C'è ancora tanta strada da fare.
cherubino,
2 giugno 2021

Post scriptum del 10 novembre 2022:
Non è passato tanto tempo (meno di 16 mesi) e una grossa novità c'è stata....
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