Ora, non so se Stallone sia diventato Andrea Roncato a livello fisionomico. Che poi... ci si sbaglia sempre tra la fisionomia e la fisiognomica, cioè il ramo pseudo-scientifico che, in base ai suoi discutibilissimi criteri del tutto opinabili, avrebbe l’ardire di giudicare la personalità e la conseguente psiche o viceversa di una determinata persona. Ma cos’è la “profilazione” psicologica di Mindhunter? Ma per piacere...
La vita vera non è una serie televisiva.
Leggete semmai il mio libro Bologna insanguinata e capirete che io riesco a citare mille volte nel mio libro il grande Andrea Roncato, re del trash goliardico più sboccatamente felsineo, pur conservando una suspense narrativa à la Il silenzio degli innocenti.
In questo mio libro, cito Zodiac ma riferisco anche di essermi eccitato più volte sull’attrice Valeria Cavalli. Presente sia in Zodiaque per la regia di Claude-Michel Rome che in Zodiaco di Eros Puglielli.
Presente sia ne La tenda nera che ne La freccia nera.
Se volete vederla fare sesso, guardate l’inizio del film Il caso Martello. Ci diamo nel martellino, eh?
Se volete vederla ignuda, osservatela in Le Grand Patron.
Chiedo ora pardon se, nelle righe precedenti, mi son lasciato prendere la mano...
Per questa cazzata, vorreste forse operarmi l’amputazione di qualcosa... a mo’ del desiderio mostruosamente proibito di Buffalo Bill? Dai, ca... zo.
Ora, se una persona, sì, codesta dovesse autodeterminarsi in base a questa stronzata quasi peggiore delle teorie del Lombroso, eh sì, diverrebbe subito materia di studio.
Invece, se vedo Can Yaman, non essendo io omosessuale, penserei che trattasi di Schwarzenegger dei poveri su viso alla larga ricordante Kabir Bedi. Il reboot di Sandokan, peraltro, è stato realizzato o no?
Secondo Diletta Leotta, Can, attore cane, è un uomo da sposare. Per forza, le dona tutti i gioielli.
Pulisce i fornelli, la soddisfa pienamente a letto e le regala tutti i cani che vuole per accarezzarne altri oltre al suo. Una vita amabile, insomma, cagna.
Ecco, Bedi è uguale a tutt’oggi all’inquilino del settimo piano del mio palazzo, ovvero il sig. Tringali.
Ultimamente, il Tringali ha avuto varie sfighe. La moglie era ricca come Yaman, da me ribattezzato anche Aquaman semi He-Man. Ma fu Tringali che le donava i gioielli. Infatti, ora Tringali non ha un cazzo. No, il suo, credo che ce l’abbia. Economicamente, è a pecora dopo il divorzio che l’ha messo a novanta.
Sì, per molto tempo vissi da Bob De Niro di Hi, Mom! Variazione folle-psicotica e borderline sul tema del personaggio interpretato da James Stewart ne La finestra sul cortile. Ovviamente, puro Cinema depalmiano ispirato all’Hitchcock migliore. Femme Fatale docet.
Comunque, fra la Kim Novak de La donna che visse due volte, Grace Kelly e Rebecca Romijn, non scelgo nessuna perché le prime due sono morte, io non sono necrofilo e la terza, ex Stamos, deve avere avuto più amanti dell’ex moglie di Tringali.
Sì, non voglio venir affetto da alcuna topa, no, da nessuna malattia venerea. Come tutti gli uomini, però, voglio venire al dunque... Con calma, senza eiac... one precoce.
Quindi, non perdiamoci in masturbazioni... Badiamo al sodo in modo dritto e spedito giustamente godibile.
La mia lei è molto bella, molto più sexy di Diletta Leotta. Sinceramente, Diletta è una mig... ta.
Una come la mia lei, eh sì, miei belli, voi la vedrete col binocolo.
Non so com’abbia fatto a innamorarsi di me. Parlammo per molto tempo assai privatamente, cioè su WhatsApp e Messenger.
Io tentai in ogni modo di dissuaderla dallo sbloccarmi dal mio isolamento.
Onestamente, fui io ad approcciarla ma me la feci nelle mutande. Adesso, lei mi fa senza mutande.
Questa è la verità, nuda e cruda. E dire che provai in ogni modo a non incontrarla. Non volevo patire pene... dell’inferno.
Le dissi che, in passato, fui diagnosticato depresso incurabile, social-fobico insanabile, che mi addebitarono pure la patente, erronea ed orrida, di Elephant Man con disturbo paranoico delirante.
Lei invece credette subito che fossi un genio come Gary Oldman. Da quando io e la mia lei stiamo assieme, anzi, dal nostro primo incontro reale, è trascorso quasi un anno. Un anno speciale. Ho detto anno.
Per noi tutti è stato un anno orribile. Ma l’amore m’ha salvato. Se voi state male a causa delle quarantene poiché state troppo tempo in casa e perciò vi sentite depressi e inutili alla società, pensate piuttosto che un genio come Brian De Palma sono anni che non fa un cavolo, al che vi sentirete risollevati.
Altrimenti, guardate un porno e rimanete dei voyeur frustrati. Che vi devo dire? D’altronde, io sono un libertino. No, un liberale. Ognuno, secondo me, può fare quel c... zo che gli pare. Basta che non rompa le palle al prossimo.
Che poi... non è del tutto vero. Lo è, diciamo, a livello approssimativo. Buffalo Bill de Il silenzio degli innocenti, eh già, rompeva le palle, eufemisticamente, alle donne.
Cioè, fatemi capire... erano donne soltanto all’apparenza? Cioè, sotto sotto, erano dei bestioni come Can Yaman? Può essere. Appurate voi, uomini (im)puri.
La mia lei abita lontano da me. Dunque, da un bel po’ non possiamo essere realmente, tangibilmente passionali come Gary Oldman e Uma Thurman prima che essi litigassero furiosamente.
Talvolta, io e la mia litighiamo in modo estremamente furioso. Anche Gary litigava sempre, come detto, con la Thurman, anche con la Rossellini, però.
No, credo che io e lei non ci lasceremo. Quando non possiamo amoreggiare davvero, tranne virtualmente, io riguardo Panic Room e rivedo Mank del grande David Fincher.
Jodie Foster mi piace molto ma non ho i soldi di Can Yaman per corteggiarla. Poi, Jodie è lesbica.
Quindi, non ci sono c... zi da fare...
Venero Gary Oldman ma non sono gay.
Ecco, Joe Wright è un gigante. Espiazione è un film magnifico. Se volete sapere cosa sia un piano sequenza magistrale, lasciate stare gli incipit di Omicidio in diretta e de Il falò delle vanità...
Lasciate stare le soggettive di Hitchcock e quella di John Carpenter nella scena d’apertura di Halloween.
Sì, nella mia vita finii in “manicomio” come Michael Myers e i miei coetanei mi considerarono afflitto da agorafobia.
Sono bravo a scrivere come Alessandro Manzoni ma non soffro di alcuna patologia, purtroppo.
Dico purtroppo perché mi sarebbe piaciuto essere un demente come Can Yaman.
Lui pensa di avere tutto nella vita. Invero, non ha niente. Perché, senza una bella mente, puoi arrivare solo con Diletta Leotta e non altrove. Se invece sei Russell Crowe di A Beautiful Mind, sei anche schizofrenico.
Comunque, puoi avere lo stesso Jennifer Connelly...
La Leotta è carina ma deve avere il cervellino di una gallina. Dopo aver fatto sesso, Can e Diletta come passano il tempo assieme? Guardan(d)o Uomini e donne? Che vita di merda.
Invece, io sono “soltanto” trasformista come De Niro e Oldman. Sono isterico, nevrotico, creativo e non un cretino.
Fra l’altro, sono l’unico al mondo che ancora si ricorda che De Niro doveva girare il film Scared Guys per il regista di Galaxy Quest, cioè Dean Parisot.
Insomma, il mondo è popolato perlopiù da tamarri, da scemi e da sceme.
Di mio, mi piace essere spiritoso, essere burlesco, essere teatrale. E, a proposito di Teatro, idolatro il soliloquio di Amleto, eh sì, essere o non essere?
Uscire o non entrare? Con la mia lei esce ed entra regolarmente, senza bisogno di Viagra.
Talvolta, rimango solo amletico se entrarle più in azione o rimanere in folle...
Lasciando che, intanto, sospiri versi non propriamente scespiriani...
Mi spiace aver deluso i matti che volevano farmi credere che abbisognassi di farmaci neurolettici perché sono troppo “aggressivo-passivo”. Loro sono succubi attivi?
Sì, lo sono. In passato me lo diedero metaforicamente in quel posto, adesso si fottano.
Sì, è stato un anno strano, davvero. A un certo punto, incontrai anche un tizio fuori di testa, veramente. Ecco, io do l’impressione di essere una persona in difficoltà.
Al che, alla vigilia del mio compleanno, costui mi mostrò una foto di Julianne Moore in posa molto sensuale.
Poi, dopo che discutemmo di Cinema, “spiritosamente” mi disse a mo’ di chiaro sfottò: ricorda, Stefano, il film più bello del mondo non è Quarto potere, bensì Forrest Gump.
M’invitò più volte a casa sua. E io mi misi a registrargli una prova recitativa, con la mia voce, del Primo Canto della Divina Commedia.
Trovò dunque una scusa bella e buona per allontanarmi. E nei giorni seguenti aggiunse: non scrivermi né cercarmi mai più.
Sì, sono spesso taciturno e la gente pensa che io sia un “ritardato”. Quando inizio a recitare, vedono un “mostro” di bravura e non ci capiscono niente.
Perché il mio discorso non fa una piega. Avendo una vita “normale”, non sono mai stati costretti a portare la mente a un livello a loro ignoto.
Parlano solo di donne che non tromberanno mai, di donne che li hanno respinti e che loro, per rabbia, hanno stalkerizzato. Parlano che domani devono farsi il culo col lavoretto “dignitoso” per pagarsi le bollette e forse le bollite che raccattano sui viali. Tutta gente, insomma, che non vale una minchia. Sì, penso di soffrire anche di disturbo narcisistico di personalità. Riesco a essere sia Gary Oldman di Léon che Jean Reno, pure di Ronin. Se non vi sta/bene, chiamo la Neuro.
di Stefano Falotico
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