Kick-Heart, Masaaki Yuasa, JFF Plus 2021

Nel 2013 Production I.G, stupendo un po' tutti, decide di produrre un corto d'autore mediante una campagna kickstarter, affidando la regia all'enfant prodige Masaaki Yuasa con Mamoru Oshii in veste di project consultant.
Masaaki Yuasa con il solito coraggio ed inventiva tira fuori dal cilindro una perla di rara bellezza all'insegna dello sperimentalismo visivo, plasmando l'immagine animata a suo gusto e piacimento tra deformazioni, allungamenti e frangenti psichedelici.
Kick-Heart essenzialmente racconta lo scoccare di una storia d'amore tra due wrestler, amore nato proprio sul ring tra folli acrobazie e mosse finali.
Combattimenti, come già accennato in precedenza, altamente visionari con un'animazione assolutamente non convenzionale laddove un tratto a matita grezzo e ruvido viene modellato da Yuasa con un'inventiva fuori di testa che conferma ancora una volta il talento immaginifico dell'autore.
Sviscerando i dieci minuti con occhio critico è inoltre possibile intercettare alcune fugaci frecciatine del regista in riferimento ad un certo bigottismo di matrice cattolica che tende a reprimere la sessualità femminile, costringendo così il gentil sesso a ricorrere ad escamotage e sotterfugi (la doppia identità della co-protagonista).
PS Masaaki Yuasa omaggia e rievoca l'Uomo Tigre (il protagonista una volta terminato l'incontro, cambia identità e si reca a far visita ad un gruppo di orfanelli); infine emerge una Tokyo dark-gotica alla Gotham City di burtoniana memoria.
Capolavoro.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Mi permetto di porgerti le mie congratulazioni: il servizio che offri a questo sito, così puntuale e prezioso, è decisamente notevole. Attraverso la lettura delle tue pubblicazioni è possibile immergersi in maniera approfondita in un universo che a me (e a molti altri, credo) spesso si rivela difficile da sondare: il tuo approccio limpido e sintetico, infatti, spesso consente di diradare le nebbie dell'ignoranza e di comprendere bene direttrici, sviluppi e peculiarità del cinema proveniente dall'Estremo Oriente.
Ancora complimenti, e... grazie!
P.S. Dati i titoli di studio da te conseguiti, credo che la collocazione delle note negative all'interno di un "post scriptum" sia più una scelta che un'irriflessa mania. Ebbene: benché lo trovi un tratto peculiare della tua scrittura nonché una sorta di elemento che in sé reca tracce di una certa visione filosofica delle cose (quasi come se ci volessi dire che gli aspetti negativi non sono mai il punto sul quale soffermarsi, perché è meglio godersi quanto di buono ogni film a suo modo offre), credo - e avanzo questo consiglio con grande umiltà e nella piena consapevolezza della sua limitatezza - che i tuoi testi trarrebbero un incremento della loro efficacia se integrassi la trattazione principale con le considerazioni negative. Il "post scriptum", infatti, a tratti suggerisce l'impressione di un testo troppo informale: un testo che alcuni, di conseguenza, potrebbero (sventuratamente) sottovalutare.
Innanzitutto ti ringrazio del passaggio e ovviamente dell'apprezzamento nei confronti dei miei scritti/pensieri (mi fa davvero piacere che siano utili).
Riguardo il tuo consiglio/disamina ti dico che è assolutamente corretto e condivisibile tuttavia spesso evito di argomentare troppo i lati negativi per pura questione tempistica, preferendo soffermarmi invece sui vari aspetti positivi. Ovviamente cambia tutto se devo scrivere per lavoro (in quel caso analizzo il tutto nello specifico).
Comunque apprezzo molto il tuo consiglio ed il passaggio.
Alla prossima
Una scelta consapevole, come immaginavo. Non mi riesce difficile, inoltre, comprendere la validità della scelta di differenziare l'approccio con il quale scrivi testi per FilmTv dall'approccio con il quale scrivi testi per le riviste specialistiche sulle quali pubblichi. In fondo, tuttavia, qualcosa di filosofico c'è: dovendo scegliere, preferisci che a essere posti in evidenza siano gli elementi che rendono pregevole una pellicola. Si tratta di una bella visione delle cose, a mio parere!
Grazie a te, e ancora complimenti.
Se ne hai il tempo, prova a dare un'occhiata ai miei scritti: io non mi occupo di cinema dell'Estremo Oriente, ma mi piacerebbe sapere come trovi ciò che pubblico qui.
A presto!
Commenta