Rimini, 1938. Sì, siamo in pieno AMARCORD ed io me li immagino Titta ed i suoi amici che vedono la signorina Sassoli (che di nome fa Dina, quasi quasi l'Aldina..) attraversare gioiosa in bici la piazza principale! È una ragazza di diciott'anni, non certo formosa come la Gradisca ma bella sì e con un'aria davvero elegante, che sorride felice perchè ha vinto e sta per partire per la Capitale.
Ne ha scritto Il Corriere Padano del 29 settembre anticipando di un giorno l’esito del concorso organizzato dalla locale Azienda di Soggiorno insieme con la rivista Film e la Casa di produzione cinematografica Scalera Film:
«...Dina Sassoli la conosciamo un po’ tutti. Alta, snella, con due occhi magnifici, l’abbiamo vista molte volte passare lungo il corso con quella sua aria un po’ trasognata e con quel suo passo agile. Spessissimo sola e senza molta voglia di guardare in faccia la gente. Oppure l’abbiamo vista scorrazzare veloce lungo i viali della marina sulla sua fedele bicicletta…».
Non poteva non conoscerla il compaesano Federico Fellini, nato come lei nel 1920, che dal '30 al '38 era studente in quel "borgo" (così lo chiamava) e pure lui trasferitosi a Roma nello stesso periodo, ufficialmente per laurearsi e in realtà con l'aspirazione di diventare giornalista.
Incontri cinematografici tra loro però non ce ne furono mai, d'altra parte non poteva essere il suo tipo, troppo fine.
La Scalera la presenterà poco dopo così agghindata:
Roma, 1939. Debutta, non accreditata, in una coproduzione italo-francese ( Papà Lebonnard ) e conosce così Massimo Serato ed è subito amore; non durerà poi tanto, lui la lascerà per Anna Magnani un anno dopo e lei nel '41 sposerà il critico cinematografico e sceneggiatore Silvano Castellani che tra l'altro scriveva di cinema proprio per la rivista Film.
Dopo altre quattro pellicole in cui ha avuto ruoli secondari è ancora semisconosciuta ma le arriva la grande occasione:
I PROMESSI SPOSI (1941, Mario Camerini)
https://m.youtube.com/watch?v=-XouA0doReg
Come da fotografia, la Scalera le fece fare un provino; ma la scartò. Abbandonata anche l'idea di affidare il ruolo alla troppo conosciuta Assia Noris, organizzò un concorso per trovare un volto nuovo. Migliaia di adesioni naturalmente, ridussero a 150 i contatti ma non trovarono nulla.
A questo punto cambiarono idea e scelsero la Sassoli, leggo, "per la sua freschezza e la sua semplicità, così sullo schermo come nella vita".
Il regista Camerini non se ne pentì di certo, dato il grande successo del film. I suoi Promessi sposi furono applauditi dal pubblico per la prima volta il 19 dicembre 1941, Dina e Silvano erano già sposi da qualche mese.
Lei invece dirà anni e anni dopo (da Cinecittà anni Trenta):
«[Sono] rimasta vittima del cliché di Lucia Mondella perché poi ho fatto solo parti in quella falsariga. Quel personaggio non mi piaceva molto, era proprio l'opposto di quello che sono io, che non sono così "mistica"» |
Ebbene, ora che ho visto o letto tutto il possibile debbo dire che fu proprio così, aveva ragione.
Se fu davvero "diva" (ma non sarà un'invenzione dei media del terzo millennio?) lo si dovette solo a questo film, il cui successo fu davvero clamoroso. E la Lucia di Dina Sassoli fece innamorare tutti, pubblico e critica. Non era più tempo di "telefoni bianchi" e credo sia vero che " l’Italia ormai travolta dalla guerra si riconobbe in pieno nella storia dei due umili fidanzati in balia dei potenti e degli eventi ".
Dei film successivi presento ora i due fruibili in rete (ma accennerò anche agli altri) del periodo fascista:
COLPI DI TIMONE (1942, Gennaro Righelli)
https://m.youtube.com/watch?v=hx8p0YCI7Uo
(Dina è la brava ragazza che l'armatore Bevilacqua - Gilberto Govi - avrebbe desiderato sua sposa ma si accontenterà che la diventi dello scapestrato fratello minore: ci sarà in futuro un erede per la sua ditta)
LA MORTE CIVILE (1942, Ferdinando Maria Poggioli)
https://www.youtube.com/watch?v=dhDGvTI08Vw
(Storia triste, con finale tragico, di un povero pittore incarcerato a vita per un omicidio involontario e della moglie - Dina - che cresce il figlio con l'aiuto di un amico autentico ed onesto)
E poi Capitan Tempesta e Il leone di Damasco, film d'avventura tratti da Salgari (il secondo è prosecuzione del primo) in cui non è la protagonista femminile. Seguono Perdizione e Don Giovanni . In ambedue, come nel già citato "La morte civile", è vittima o la bontà fatta donna, secondo il clichè "Lucia Mondella".
Infine Nessuno torna indietro di Blasetti, film del '43 (però distribuito solo nel gennaio 1945): sono tante le attrici presenti oltre lei, Elisa Cegani, Valentina Cortese, Maria Denis, Doris Duranti, Mariella Lotti, Maria Mercader; per lei la musica non cambia: "Milly, introversa e romantica, ama la musica e si innamora di un cieco ma muore improvvisamente".
Note:
Chiamarla diva "dei telefoni bianchi" proprio non ha senso; ma anche "del periodo fascista" non credo le sarebbe gradito, schiva e "antidiva" com'era. Io la ricorderei semmai come "diva antifascista" avendo assodato la veridicità di quel che avevo letto di lei tra il 25 luglio del '43 (caduta del Duce) e il 15 novembre del '45 (morte del marito) quando, vedova a 25 anni, era tentata di abbandonare il cinema e tornarsene a Rimini.
Aveva messo a repentaglio la sua stessa vita non solo per il marito antifascista ma anche per un amico che tennero nascosto a lungo in casa loro nel 1944, lo scrittore Ercole Patti. (1)
Mi ci sono affezionato come persona, anche se, o forse proprio perchè, della sua vita privata dopo la vedovanza non si sa nulla.
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(1) Del marito Silvano Castellani, soggettista/sceneggiatore di quattro film nel '41 e '42 e giornalista, ho trovato solo critiche di cinema da cui non emerge che si fosse apertamente esposto come antifascista; è certo però che sia lui che la moglie fossero molto amici dello scrittore Ercole Patti che era stato in carcere alcuni mesi poi liberato ma braccato dai fascisti decisi a farlo fuori.
E queste sono parole sue: " Roma sotto i tedeschi - All'alba, con gli occhiali neri e il cappello calato sugli occhi, mi presentai a casa dei miei amici Silvano Castellani e Dina Sassoli. Mi accolsero affettuosamente e mi offersero ospitalità. Ero sfinito dopo le emozioni della notte; crollai su una poltrona e mi addormentai di colpo. Rimasi in quella casa per quattro mesi, cioè fino all'arrivo a Roma degli alleati. .... La repubblica sociale continuava a logorare i suoi effettivi nella mia ricerca. ...Tutte le volte che il telefono di casa Castellani suonava io correvo a nascondermi in uno sgabuzzino dove Dina teneva le provviste. Chiuso a chiave in quel ripostiglio sulla cui porta veniva trascinato un armadio che la nascondeva... Dina usciva la mattina a fare la spesa... La fame cominciava a stringere Roma da tutte le parti.... Gli alleati erano sempre fermi nella testa di ponte di Anzio. Sembrava che non dovessero mai venire avanti... ". Arrivarono il 4 e 5 giugno 1944, i tedeschi se n'erano già andati.
Circa la causa della morte di Castellani non ho trovato nulla e resto in dubbio, perchè morti strane di cui si preferiva non parlare a quel tempo ce ne furono molte.
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Proseguo ora con le pellicole successive di cui è possibile la visione in rete, indicando i nomi degli interpreti principali perchè spesso la nostra attrice non è tra essi.
IL CAVALIERE DEL SOGNO (1947, Camillo Mastrocinque)
https://www.youtube.com/watch?v=dOHAh-IQsL4
(Amedeo Nazzari, Mariella Lotti, Mario Ferrari, Dina Sassoli)
IL MULINO DEL PO (1948, Alberto Lattuada)
https://www.youtube.com/watch?v=rN8aZiNCZ7A
(Carla Del Poggio, Jacques Sernas)
SIGNORINELLA (1949, Mario Mattoli)
https://m.youtube.com/watch?v=fTkhZSlCxx8
(Gino Bechi, Antonella Lualdi, Aroldo Tieri)
LA ROCCIA INCANTATA (1949, Giulio Morelli)
https://m.youtube.com/watch?v=vp4rl60_5H8
(Dina Sassoli, Mirko Ellis, Irene Genna)
(Dina Sassoli, qui protagonista assoluta, fornisce una buona prova interpretando con intensità il ruolo di una ragazza madre impazzita dal dolore per le troppe brutte cose che ha vissuto. Giulio Morelli si capisce che prima di questo debutto alla regia è stato a lungo aiuto di registi famosi. Ambientato sul Gran Sasso. Da vedere)
CAMERIERA BELLA PRESENZA OFFRESI... (1951, Giorgio Pàstina)
https://www.dailymotion.com/video/x706m8d
https://www.dailymotion.com/video/x705g96
(avverto però che c'è più pubblicità che film)
(Elsa Merlini, Gino Cervi, Giulietta Masina, Aldo Fabrizi, Eduardo De Filippo, Alberto Sordi)
L'ENVERS DU PARADIS (1953, Edmond Greville) (no in database)
https://m.youtube.com/watch?v=yKxB_tgIMkI
(in francese)
(Erich von Stroheim, Jacques Sernas, Denise Vernac)
SCARAMOUCHE (1965, Daniele D'Anza, miniserie TV)
https://www.raiplay.it/video/2018/04/Scaramouche-S1E1-04242a2a-c2e9-4906-a171-90511293a85d.htm
(Domenico Modugno, Carla Gravina, Liana Orfei, Raffaella Carrà)
MERCOLEDÌ DELLE CENERI (1973, Larry Peerce) (no in database)
trovato in rete in sito non raccomandabile
(inglese, senza sottotitoli; forse non sono stato capace io di attivarli)
(Elizabeth Taylor, Henry Fonda, Helmut Berger)
L'AGNESE VA A MORIRE (1976, Giuliano Montaldo)
https://www.youtube.com/watch?v=wODTo737zVg
(Ingrid Thulin, Stefano Satta Flores, Michele Placido, Aurore Clément)
CIRCUITO CHIUSO (1978, Giuliano Montaldo)
https://m.youtube.com/watch?v=da4bkBRnVSI
(Giovanni Di Benedetto, Umberto Gradi, Elisabetta Virgili, Mattia Sbragia)
I VECCHI E I GIOVANI (1979, Marco Leto, miniserie TV)
https://www.raiplay.it/programmi/ivecchieigiovani
(Gabriele Ferzetti, Alain Cluny, Stephanie Beacham, Stefano Satta Flores)
LA STORIA (1986, Luigi Comencini)
https://www.raiplay.it/video/2018/02/La-Storia---Puntata-1-55ab4f6a-a1b6-47d9-b062-c5a96f95f947.html
(le altre due puntate di seguito)
(Claudia Cardinale, Lambert Wilson, Fiorenzo Fiorentini)
La sua professionalità fu sempre apprezzata (furono più di 50 i film in quasi altrettanti anni) anche se forse le diede più soddisfazioni il teatro (“…il teatro è un gran bel giocattolo e la tournée un’esperienza quasi goliardica”).
Della prosa televisiva Rai voglio ricordare che era stata pioniera: interpretò agli albori, nel 1955, il primo atto unico intitolato "L’ospite senza invito".
Ultima interpretazione nel marzo 1980 ("Hedda Gabler" con la regia di Maurizio Ponzi).
Di particolare rilievo "Le sorelle Materassi" del 1972 (regia di Mario Ferrero, con Rina Morelli).
Filmografia (da Wikipedia):
- Papà Lebonnard, regia di Jean de Limur (1939)
- Io, suo padre, regia di Mario Bonnard (1939) (NO, Dina Sassoli non c'è; c'è Dina GARsoli)
- Follie del secolo, regia di Amleto Palermi (1939)
- Alessandro, sei grande!, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1940)
- Kean, regia di Guido Brignone (1940)
- Miseria e nobiltà, regia di Corrado D'Errico (1940)
- I promessi sposi, regia di Mario Camerini (1941)
- Capitan Tempesta, regia di Corrado D'Errico (1942)
- Il leone di Damasco, regia di Corrado D'Errico ed Enrico Guazzoni (1942)
- Colpi di timone, regia di Gennaro Righelli (1942)
- Perdizione, regia di Carlo Campogalliani (1942)
- La morte civile, regia di Ferdinando Maria Poggioli (1942)
- Don Giovanni, regia di Dino Falconi (1942)
- Nessuno torna indietro, regia di Alessandro Blasetti (1943)
- Canto, ma sottovoce..., regia di Guido Brignone (1945)
- Due lettere anonime, regia di Mario Camerini (1946)
- Felicità perduta, regia di Filippo Walter Ratti (1946)
- Pian delle stelle, regia di Giorgio Ferroni (1946)
- Un giorno nella vita, regia di Alessandro Blasetti (1946)
- Umanità, regia di Jack Salvatori (1946) (NO, Dina Sassoli non c'è) (◊)
- Il cavaliere del sogno, regia di Camillo Mastrocinque (1946)
- La mascotte dei diavoli blu, regia di Carlo Baltieri (1948)
- Il mulino del Po, regia di Alberto Lattuada (1948)
- Rondini in volo, regia di Luigi Capuano (1949)
- Signorinella, regia di Mario Mattoli (1949)
- La roccia incantata, regia di Giulio Morelli (1949)
- Cameriera bella presenza offresi..., regia di Giorgio Pàstina (1951)
- L'ultima sentenza , regia di Mario Bonnard (1951)
- La prigioniera di Amalfi, regia di Giorgio Cristallini (1952)
- I figli non si vendono, regia di Mario Bonnard (1952)
- La morte è discesa molto presto, Edmond Greville (1953) (in francese: L'Envers du paradis)
- Tormento di anime, regia di Cesare Barlacchi (1953)
- Scaramouche, regia di Daniele D'Anza (1965) (miniserie tv in 5 episodi)
- Rosina Fumo viene in città... per farsi il corredo, regia di Claudio Gora (1972)
- Fratello ladro, regia di Pino Tosini (1972)
- aggiunto: Mercoledì delle Ceneri (Larry Peerce, 1973)
- L'Agnese va a morire, regia di Giuliano Montaldo (1976)
- Circuito chiuso, regia di Giuliano Montaldo (1978)
- aggiunto: Vecchi e giovani (Marco Leto, 1979) (miniserie tv in 5 episodi)
- Oggetti smarriti, regia di Giuseppe Bertolucci (1980)
- Voltati Eugenio, regia di Luigi Comencini (1980)
- La storia, regia di Luigi Comencini (1986
- (◊) Vedi YT per credere! (anche IMDb sbaglia)
Riconoscimenti a Dina Sassoli (1920/2008):
Non i premi canonici, però...
In occasione del centenario della sua nascita (5 agosto dello scorso anno) il Comune di Rimini le ha dedicato una via nel quartiere del Villaggio Primo Maggio.
cherubino, 8 marzo 2021
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