Executive Koala, Minoru Kawasaki, 2005
Se pensiamo al tokusatsu moderno, al kaiju-eiga o a b-movie assai ingegnosi ed altamente grotteschi impossibile non citare quel genio di Minoru Kawasaki, il cui estro visionario è davvero difficile da tenere a freno e lo si vede benissimo nel folle Executive Koala.
Kawasaki ci mostra un Giappone contemporaneo dove gli umani convivono con strani animali antropomorfi, i quali a loro volta conducono una vita normalissima. Il protagonista a proposito è un Koala che lavora presso una ditta alimentare; il nostro strano soggetto è un lavoratore modello, il classico salaryman totalmente devoto all'azienda (fantastici i primi piani con lui intento ad asciugarsi il sudore poiché sotto pressione, sudore in realtà non visibile in quanto il vero attore sta indossando una buffissima maschera) e qui possiamo individuare una prima scoccata verso il sistema lavorativo giapponese.
Detto questo Kawasaki non punta il dito sulla critica sociale bensì vuole raccontarci una storia davvero stramba e minuto dopo minuto il film si tinge da thriller psicologico e onirico (troviamo anche un segmento di meta-cinema assai ingegnoso) con frangenti da slasher movie tinti da omaggi ad un certo Mario Bava (Koala trainato da un carrello che lo sposta improvvisamente da destra a sinistra e viceversa alimentando, e di molto, la tensione) fino ad innesti di memoria alla Blade Runner per finire poi in una sorta di picchiaduro a scorrimento laterale.
Interessante la regia, prevalentemente quadrata e senza troppi fronzoli arricchita però da echi allucinati. Le ricostruzioni degli omicidi sono ad esempio caratterizzati da situazioni dove il sangue della vittima schizza di getto su un enorme telo bianco oppure pensiamo alla lunga sequenza canora laddove attraverso una rappresentazione teatrale -comica e demenziale- viene rievocata l'infanzia ribelle del Koala; sequenza che omaggia il kaiju-eiga Daigoro VS Goliath di Toshihiro Iijima del 1972 o ancora cito l'esposizione dei titoli di testa, messi in scena a mo' di sigla anime per bambini (dove se no sbaglio troviamo un omaggio ad Ultraman).
Termino con una scritta in sovrimpressione, esposta durante i titoli di coda: «Buon natale, qualsiasi cosa significa»...
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