L'edizione numero 77 del Festival di Venezia (qui il nostro speciale) scalda i motori e si appresta a partire domani con la cerimonia di apertura fissata per il 2 settembre alle 19. Intanto, come da tradizione, stasera i veneziani e gli accreditati potranno visionare la pellicola scelta per aprire le danze fuori concorso. Si tratta del documentario Molecole di Andrea Segre, che mostra la fragilità della vita nel cuore di una Venezia che lentamente si svuota, meravigliosa e impaurita.
A dettare l'atmosfera quasi surreale del documentario è l'emergenza COVID-19, che inevitabilmente si ripercuote anche sull'intero festival con regole e accessi in sala più rigidi che mai.
Ecco le misure previste, che cambieranno il modo di fruire della rassegna:
- Controllo della temperatura corporea, igienizzazioni e sanificazioni
All'area della Mostra del Cinema si accederà attraverso 9 varchi stradali/lagunari che saranno attrezzati con sistemi di rilevazione della temperatura dei partecipanti, che a vario titolo accederanno all'area di Mostra. Non sarà consentito l'accesso in caso di temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi. Ulteriori sistemi di controllo della temperatura saranno inoltre collocati all'ingresso delle sale cinematografiche del Lido non incluse nell'area della Mostra quali: Palabiennale, Astra e nuove Arene all'aperto. Igienizzanti e sanificanti liquidi e gel saranno disponibili per il pubblico in tutte le aree (sale cinematografiche, ingressi e hall, meeting points, ecc.). - Mascherine obbligatorie Le mascherine dovranno essere indossate in tutte le sale cinematografiche, sia in fila e mentre si accede al proprio posto, sia seduti durante le proiezioni. La mascherine dovranno essere altresì indossate in tutte le aree esterne.
- Distanziamento sociale nelle sale
Sarà effettuata la riduzione dei posti disponibili applicando in tutte le sale l’alternanza del posto a sedere. - Prenotazione obbligatoria del posto a sedere nelle sale – Biglietteria online Per tutto il pubblico e per tutti gli accreditati alla Mostra, sarà obbligatoria la prenotazione preventiva online del proprio posto in sala alle proiezioni, tramite il sito web della Biennale di Venezia. La biglietteria per il pubblico sarà esclusivamente online, in modo da evitare code.
- Distanziamento sociale sul Red Carpet, per il pubblico e per tutte le attività
Un protocollo di salvaguardia del distanziamento sociale sarà messo in atto sul Red Carpet per le delegazioni che accedono alla Sala Grande, sulle tribune e al photocall per i fotografi e in generale per tutte le altre attività, gli incontri e i convegni, con sedie numerate e accesso ridotto alle aree interne. Non ci sarà la possibilità per il pubblico di assistere all’accesso delle delegazioni alla Sala Grande, al fine di evitare occasioni di assembramento.
- Presenza nell'area delle autorità sanitarie
L'area della Mostra avrà, come sempre, un servizio di pronto soccorso organizzato dalle locali autorità sanitarie a disposizione del pubblico, come per le passate edizioni, per tutte le azioni ritenute necessarie.
- Riduzione dei materiali stampati
La maggior parte delle informazioni concernenti la Mostra sarà data al pubblico in formato elettronico, riducendo la distribuzione dei materiali stampati.
- No pc fissi in Sala stampa
Nella Sala stampa al Casinò (3° piano) non saranno disponibili pc fissi, ma solo postazioni per proprie strumentazioni.
- Assistenza speciale alle delegazioni e agli attori
Le delegazioni dei film saranno assistite per le loro necessità, i trasporti saranno organizzati ad hoc per evitare assembramenti, sarà garantita assistenza per accesso ai servizi sanitari qualora necessaria.
- Monitoraggio della provenienza
È in atto un capillare monitoraggio della provenienza degli ospiti, delle delegazioni e degli accreditati alla Mostra al fine di poter guidarli e sostenerli nell'applicazione dei protocolli. Sono stati richiesti tamponi, da effettuarsi prima della partenza, a tutti gli ospiti e accreditati provenienti da Paesi extra Schengen, per i quali tale misura è necessaria. Un secondo tampone sarà effettuato a Venezia a cura della Biennale, sempre per coloro i quali tale misura si rende necessaria, in accordo con le autorità competenti.
- Tracciamento di tutti i partecipanti
Tutti i partecipanti – accreditati, possessori di pass, biglietti e abbonamenti – saranno tracciati mentre accedono alle sale o alle altre aree funzionali all’interno degli edifici.
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FUORI CONCORSO
MOLECOLE
Sinossi:
Ci sono cose che è molto difficile per un padre condividere con suo figlio e che un figlio può iniziare a capire solo diventando padre. Tra febbraio e aprile di quest'anno Andrea Segre, che da anni vive a Roma, è rimasto bloccato dal lockdown a Venezia, la città di suo padre e solo in parte anche sua. Lì stava lavorando a due progetti di teatro e cinema sulle grandi ferite della città: il turismo e l’acqua alta. Mentre girava il virus ha congelato e svuotato la città davanti ai suoi occhi, riconsegnandola alla sua natura e alla sua storia, e in qualche modo anche a lui. Ha raccolto appunti visivi e storie e ha trascorso quei giorni nella casa di famiglia, dove ha avuto modo di scavare nei ricordi di ragazzo e di figlio, che lo hanno trascinato più a fondo di quanto pensasse. Archivi personali in super8 di Ulderico, il padre del regista e vero protagonista del film, si alternano a incontri con cittadini veneziani, che raccontano il rapporto tra la città e le acque e nello stesso tempo vivono l’arrivo inatteso del grande vuoto che ha invaso Venezia e gran parte del mondo. A tenere assieme le immagini sono la voce fuoricampo del regista, le musiche di Teho Teardo e un'atmosfera di attesa e stupore, che pervade tutto il materiale visivo ed esistenziale di questo strano viaggio, irreale (nel senso di fantastico) e irrealizzabile (nel senso di non programmabile, non organizzabile), ma nel cuore di un evento molto reale e storico, che ha segnato e segnerà il mondo per sempre.
Note di regia.
«Per fare un film bisogna pensarlo, scriverlo, organizzarlo, girarlo. Per Molecole non c'è stato nulla di tutto ciò. Non mi sono nemmeno accorto di girarlo. L'ho vissuto ed è uscito da solo, in un tempo e una dimensione che non potevo prevedere e che non ho saputo contenere. Molecole è sgorgato. Come l'acqua. In un vortice di vuoti e scomparse, di silenzi e paure, ma anche di epifanie e sorrisi. Parole, volti, foto, incontri e memorie: non ho potuto controllare nulla di tutto ciò, ho solo avuto la sensazione che non potevo andarmene e lì sono rimasto. In un tempo che si è annullato, in uno spazio che si è sospeso. Come un miracolo contemporaneamente reale e surreale. Un incontro con ciò che non potevo non incontrare, ma che non sapevo di star incontrando. Come le molecole, la materia di cui tutti siamo fatti, ma che non possiamo vedere. Io non sono veneziano. Mio padre era veneziano, ed era un fisico-chimico. Studiava i movimenti delle molecole, i piccoli elementi della materia che non vediamo ma che determinano l'evoluzione delle nostre vite. Spesso in modo imprevedibile. Come il virus che ha bloccato il mondo nell'inverno 2020 e che d'improvviso, mentre stavo girando per un altro progetto, mi ha consegnato a una Venezia solitaria e magica, dove senza accorgermene ho potuto rincontrare mio padre e capire cosa questa sua città fragile e potente può insegnare».
Dal 3 settembre in sala per ZaLab in collaborazione con LuckyRed.
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