Cannes, bloccata nel suo regolare svolgimento dal covid19, propone comunque una sua selezione di 56 titoli ai quali concede la sua benedizione e il diritto di usufruire del logo del Festival.
In sostanza , non potendo portare le sue vacche al mercato, le marchia, così che altri allevatori non le facciano entrare clandestinamente nei propri recinti.
E per essere sicuri di non perdersi nessun cavallo autoctono, per non sbagliare tra questi selezionano la bellezza di 21 film francesi.
"Becati cuesto, Venesia!"
Cannes quindi rivendica la propria identità di marchio, vetrina commerciale e di prestigio anche in absentia della vetrina stessa.
A questo punto però è lecito chiedersi non tanto il perché di questa scelta, quanto l'opportunità di ritornare a un'edizione fisica i prossimi anni. Ora che il salto è stato fatto, tanto vale convertirsi del tutto e diventare epigono cinematografico della guida Michelin (con magari Venezia nelle vesti più sfigate di un patriottico Gambero Rosso) e diventare un bollino di certificazione qualità (una sorta di ISO della pellicola).
La mia è una provocazione? Ovviamente, ma anche e soprattutto una manifestazione di perplessità.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta