
Buon lavoro (2018): locandina
Mi stupisco di non aver trovato alcun film che rievochi quel che accadde il 1° maggio del 1886 negli USA, a Chicago, eventi tragici legati alle lotte dei lavoratori per ottenere "le otto ore giornaliere".
Nel nostro Paese - così come in gran parte del mondo - il 1° maggio è la Festa del Lavoro dalla bellezza di 130 anni, cioè dal 1890?
No, per 22 anni - dal 1923 al 1944 - in Italia non fu così, Mussolini la abolì accorpandola al c.d. "natale di Roma" (21 aprile, festa ufficiale del fascismo).
Sono passati quindi, ininterrotti, 75 anni, così come per il 25 aprile.
Ambedue sono "feste di tutti": vorrei che nessuno la pensasse diversamente, mi sembra l'ora! Nessuno può essere escluso, comunque la pensi politicamente, questo è il mio parere.
Salvo che... lui stesso (o lei) rivendichi, esplicitamente, il "diritto individuale" di essere chiamato tanto "fascista" da voler far prevalere questo su ogni altro motivo di appartenenza al genere umano.
Sì, mi sembra l'ora in particolare quest'anno in cui ci troviamo tutti accomunati - sinistra e destra, lavoratori e disoccupati, datori di lavoro e ogni altro, ricco o povero che sia - in una comune lotta "per la salute".
Buon primo maggio a tutti da parte mia.
Lo auguro ricordando anche che sono passati 50 anni da quando Adriano Celentano ci informò pure - in tre minuti e mezzo - che "Chi non lavora non fa l'amore":
https://www.youtube.com/watch?v=wHmt7pDq_Uo ♦
cherubino,
1° maggio 2020
"... Una pioggia di polemiche investì il cantautore e il brano venne ribattezzato la 'canzone antisciopero' o 'canzone crumira', accusato di insultare i lavoratori italiani e la loro causa. ... Anni dopo, sarà il cantautore in persona a eliminare ogni dubbio sull'interpretazione del testo. 'Il mio intento – ha sottolineato Celentano – era lanciare una provocazione ai datori di lavoro facendo un parallelo con gli operai che, senza lavoro, perdevano anche la serenità. Come potrei io, con la mia storia familiare, essere contro gli scioperi, l’unica arma democratica per fare rispettare i diritti delle persone più deboli e dare loro voci? Sono figlio di emigranti, poveri, onesti e allegri '. "
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