
se fosse tutto un sogno. il Covid-19 una distorsione della mente un Requiem for a Dream (2000) frutto di una serata con Aronofsky. se tutta questa immensa palude in cui siamo sprofondati non fosse altro che un incubo ? già l'interrobang tra domanda e stupore. capita a proposito Interrabang (1969) di Biagetti con Pani cinico ammazza senza motivo proprio come un virus impazzito. nelle rapide della mente di Boorman in Deliverance (1972) senza mascherine e la certezza che la morte ci può cogliere all'improvviso e senza motivo. ambulanze sirene e corsie di ospedale ove risuona il passo marziale di Elle Driver con l'iniezione fatale per The Bride. tutto sembra un incubo come le zone rosse e intere regioni interdette alla vita. tutti in isolamento. intervistano Jena Plissken ma non accetta l'incarico questa volta dobbiamo cavarcela da soli. professori sociologi virologi tutti intorno al virus come una Danza Macabra (1964) nella quale E.A. Poe sembra raccontare del fantasma che abbiamo creato con le nostre mani. professoroni e tuttologi onnipresenti in televisione. noi Tutti a Casa (1960) nel centenario di Sordi per un otto settembre che nessuno come allora aveva previsto di lacrime e sangue. già la Televisione la vera vincitrice con lei conviviamo dialoghiamo e ci informiamo sui contagiati e i morti. il piccolo schermo e il dramma umano sembrano autoalimentarsi come in Videodrome (1983) e se la "nuova carne" di Cronemberg e il Covid-19 avessero lo stesso DNA? ancora lui il punto esclamativo fuso con il punto interrogativo per un enigma senza soluzione. il 2020 sembrava l'Anno del Dragone (1985) della definitiva affermazione dello strapotere Cinese ed una escrezione di pipistrello ha bloccato l'economia mondiale mietendo migliaia di morti niente e nessuno ha mai fatto peggio. nell'era dell'informatizzazione globale nemmeno Kubrick avrebbe potuto sceneggiare un' Apocalisse di questo tenore e se a Sellers ha fatto cavalcare la Bomba cosa avrebbe proposto a Trump ? carestie fallimenti borse in picchiata eurobond febbri polmoniti epidemie pandemie tutto sembra cospirare contro l'Umanità soprattutto contro gli strati sociali più bassi. a nulla vale il sacrificio di Bergoglio solitario sotto la pioggia di San Pietro un'immagine che fa impallidire qualsiasi pianosequenza della storia del Cinema. il virus non si ferma neanche con i canti sui terrazzi le serrate dei negozi e dei Cinematografi. se tutto questo fosse un sogno saremmo sul bagnasciuga a fare castelli di sabbia non a svelare gli orrori delle RSA dei nostri vecchi che muoiono come mosche degli operatori sanitari come eroi. lockdown unità di gregge selezione naturale fanatismo più ci sentiamo persi singolarmente più ci sentiamo massa. forse ci serve un finale alla Nuovo Cinema Paradiso (1988) con tutti quei tagli riappiccicati per un grande messaggio d'Amore o alla Truffaut con il mare madre che ci salva. ma the end sembra lontano come in un film di Lav Diaz così oscuro il senso di questo incubo che in molti sembrano dominare con le parole ma le cui immagini tradiscono l'ansia di una Civiltà fragile nelle fondamenta. la pellicola ora scorre veloce 24 fotogrammi al secondo non bastano più si sovrappongono molte scene famose così Hank Quinlan fa pace con Edward Manidiforbice e Norman Bates trova conforto tra le braccia di Holly Goligthly tutto il peggio sembra svanire all'improvviso. senza il Cinema non potremmo vivere questo tempo senza questi e molti altri film non avrei potuto sognare l'Ultimo Imperatore di Whuan con il guanto di lattice mentre tende la mano a Charlot che si si inchina toglie la mascherina e si allontana saltellando.
Lu Abusivo
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