♦Classe: 1971.
♦Nazionalità: Israeliana.
♦Film d'esordio: $9.99 (2008).
♦Genere: Animazione.
Un'esordiente nel vero senso della parola, con il curriculum vitae pubblicato sulla sua pagina web. Alla voce "Abilità" leggiamo: capacità manageriali, tecniche di animazione e composizione, esperienze di regia e post-produzione, montaggio.
Il suo primo lungometraggio, presentato al Festival di Toronto e al Festival di Roma, è un'opera sperimentale, realizzata in stop motion, e che ha richiesto ben nove anni di preparazione. La si può considerare il felice punto di arrivo di un progetto iniziato alla fine degli anni novanta, in collaborazione con lo scrittore Etgar Keret, autore del soggetto di $9.99 e di altri due racconti da cui Tatia ha tratto ispirazione per i suoi primi due cortometraggi.
Crazy Glue (1998) è la storia di una coppia di coniugi in crisi, che riesce a rimettere insieme i pezzi del matrimonio grazie a un prodigioso tipo di colla.
A Buck's Worth (2005) è, invece, composto di un'unica scena: il dialogo tra un uomo ed un vagabondo che, per strada, gli chiede una sigaretta e un dollaro per un caffè.
Le stessa sequenza ricomparirà, opportunamente rimaneggiata, ma con lo stesso identico copione, all'inizio di $9.99.
Tatia Rosenthal avrebbe dovuto diventare un medico. Un giorno, però, mentre guardava Il mondo secondo Garp (1982), la sua immaginazione fu colpita da questa scena:
Allora si ricordò della Tisch School of the Arts di New York, che, da studentessa del liceo, aveva visitato durante un viaggio organizzato dal ministero degli esteri israeliano. E decise che quella sarebbe stata la sua prossima destinazione.
Dei tanti anni dedicati alla realizzazione del suo primo film e sottratti ai suoi studi di medicina, Tatia ricorda: "Ero talmente innamorata di quella storia. Sto aspettando di innamorarmi di qualcos'altro e provare di nuovo quella passione."
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