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Festa del Cinema di Roma 2019 - Dati e premi, pellicole e star, aneddoti e ringraziamenti
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70 film in cartellone per 258 proiezioni complessive e 25 paesi rappresentati. Questi numeri sono la base di partenza da cui Antonio Monda, il direttore artistico della manifestazione, è partito per diffondere in conferenza stampa i dati consuntivi della quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, ancora una volta, per il quinto anno consecutivo, in forte crescita. I biglietti venduti hanno registrato un incremento del 10%, gli incassi della biglietteria del 18%, gli accrediti sono aumentati del 13%. Consequenzialmente, la copertura dei media ha registrato altrettanti valori positivi, capitalizzati dal +86% ottenuto dal sito ufficiale. Nell'occasione, Antonio Monda, affiancato da Laura Delli Colli, presidente della Fondazione Cinema per Roma, ha ricordato la notevole varietà dell'offerta, la qualità degli ospiti e il valore aggiunto dall'entusiasmante condivisione del pubblico, ad esempio riscontrabile dalla sincera sorpresa di artisti esperti e celebrati come Olivier Assayas e Bertrand Tavernier di fronte al travolgente affetto ricevuto. A sottolineare, con orgoglio, che non siamo in un festival, bensì in una vera e propria festa che, per undici giorni, ha guardato al prossimo futuro (negli anni scorsi sono stati pescati alcuni Oscar a venire) così come al passato (le retrospettive su Max Ophüls e Hirokazu Kore-eda, più capolavori della screwball comedy), ai temi sensibili di oggi così come alle battaglie di lungo corso. In questo modo, il premio del pubblico, l'unico contemplato e assegnato al volonteroso Santa subito di Alessandro Piva (recensione di Pazuzu), ha un'incidenza minima (e dopo quello a Il vizio della speranza di un anno fa, sgorga naturale il sospetto sull'imparzialità del sistema di voto).

locandina

Santa subito (2019): locandina

Insomma, conta di più regalare esperienze, quelle legate al prototipo del film evento, come per The Irishman (recensione di Supadany), per il quale i presenti hanno notato un istantaneo assedio, con molti professionisti giunti sul posto per l'occasione. Oppure per delle opere che nei prossimi mesi potrebbero andare incontro a un'improvvisa notorietà, come Antigone (scelto dal Canada per la rincorsa all'Oscar per il miglior film straniero - recensione di Pazuzu) e Waves (recensione di Port cross), già acclamato in svariati festival internazionali.

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The Irishman (2019): locandina

Come anticipato, nel programma c'è stato spazio per tutti, nessuno ha dovuto spingere per intercettare il pubblico. Ad esempio, possiamo fin da ora scommettere sul successo di The farewell - Una buona bugia (in sala per Bim dal primo gennaio - recensione Supadany), ancora più facile e imminente ipotizzarlo per Le ragazze di Wall Street (recensione di Supadany) e Judy (recensione di Steno79). Inoltre, sono transitate opere che hanno raccontato mondi lontani, guerre senza fine, la spensieratezza dei bambini (1982 - recensione di Supadany), l'abnegazione di un genitore (Tantas almas - recensione di Alan Smithee), l'amore omosessuale nella terza età (Duex - recensione di Alan Smithee), attori ribelli che si mettono a nudo (Honey boy - recensione di Supadany), visioni personali contraddistinte da un'inviolabile integrità, punti di vista di cui c'è sempre un gran bisogno.

 

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The Farewell - Una bugia buona (2019): locandina


Capitolo star. Quest'anno ne sono arrivate più del solito. In conferenza stampa, Antonio Monda ha risposto alle critiche avanzate per il comportamento tenuto da Bill Murray durante il suo incontro ravvicinato (schernire una parte del pubblico è, e rimane, deplorevole), ricordando la sua anima da cavallo pazzo, da prendere o lasciare (e infatti, il buon Bill non è certo invitato a destra e a manca). A tal proposito, è stato sfoderato un aneddoto esplicativo. Fino a due giorni dalla premiazione, Bill Murray era completamente scomparso dai radar, insieme a Wes Anderson, non rispondeva nemmeno al telefono. Improvvisamente, è stato scoperto che stava arrivando da Parigi a bordo di un sleeping bus, con Roman Coppola, amici e parenti. Ad attenderlo a Roma c'era anche Frances Mcdormand, star non attesa, arrivata nella città eterna per non mancare alla festa da vivere con i suoi amici di sempre: della cricca, c'era anche Edward Norton, al seguito di Motherless Brooklyn - I segreti di una città (recensione di Alan Smithee), ed Ethan Coen, invitato per l'incontro ravvicinato del giorno prima.

 

 

Invece, è stato decisamente più tonificante e conciliante l'incontro con John Travolta. Quando si vede da vicino una star per la prima volta, non sai mai cosa aspettarti. John ha trasmesso energia e allegria fin dalla lunga passerella, dispensando sorrisi e passi di danza, facendo capire di essere a suo agio, di apprezzare l'occasione, di volersi divertire e offrire al pubblico il massimo possibile. Come in un film.

 

    
Ritornando in area aneddoti, un altro riguarda Martin Scorsese che, una volta arrivato a Roma, ha espresso il desiderio di visitare il Vaticano, insieme alla sua famiglia. Una tappa non preventivata, una visita organizzata in fretta e furia e quindi affrontata in abiti informali. Durante gli incontri di rito, la delegazione al seguito è stata avvisata che il Papa avrebbe avuto il piacere di incontrare il regista newyorchese. Una grande e inaspettata emozione per lui, che di sera ha poi conosciuto anche Sergio Mattarella.

 

 

Infine, è indispensabile spendere alcune righe per Alice nella città, sezione autonoma e parallela, arrivata alla diciassettesima edizione, in pratica la sorella maggiore della Festa. Anche grazie all'aumento di schermi e posti a sedere - dalla sala singola da 199 posti, siamo passati a due, rispettivamente da 380 e 126 - è stata registrata una crescita esponenziale, pari al 26% di spettatori in più su anno. D'altro canto, la programmazione ha scandagliato, come da consolidato manifesto d'intenti, adolescenza e infanzia, premiando The dazzled come miglior film (recensione di Supadany), una pellicola coraggiosa per come affronta il tema della religione (prima di tutto scegliendo di rivolgersi alla fede cattolica), attraverso cui una narrazione cruda e coinvolgente coglie le sfumature della vita. Tra gli altri premiati, troviamo La famosa invasione degli orsi in Sicilia (in sala dal 7 novembre - miglior regia a Lorenzo Mattotti) e il meraviglioso Son-mother (premio speciale della giuria), un altro esempio - l'ennesimo - della dissidenza sociale applicata alla creatività che infiamma l'Iran da alcuni anni a questa parte.

 

locandina

Son-Mother (2019): locandina


Per congedarmi da quest'altra cavalcata cinefila, non mi rimane che ringraziare la Festa del Cinema di Roma e tutti coloro che rendono possibile questo evento, lavorando per mesi nell'ombra e poi alacremente sul posto (ovviamente, una dedica va anche allo staff di Filmtv.it che rende tutto più facile tramite l'accredito stampa). L'augurio è che possa continuare a crescere, possibilmente cercando di migliorare la gestione delle proiezioni e degli eventi che, nella loro generosa abbondanza e affluenza, presentano dei disservizi. Per quanto l'organizzazione di un evento del genere presenti una ragguardevole quantità di tessere da sistemare, stando attenti a non pestare i piedi sbagliati, e ricordando che ogni singola miglioria ha un costo, è indispensabile apporre dei correttivi (ad esempio, sulle anticipate stampa) per sfruttare al massimo un'offerta che, ne siamo certi, saprà negli anni a venire proseguire su una rotta già costellata di successi.
Elenco film visti in ordine di valutazione.
01 - The Irishman - - - > 10/10
02 - Son-mother - - - > 8,5/10
03 - La belle époque - - - 8,5/10
04 - Adolescentes - - - > 8/10
05 - Tantas almas - - - > 8/10
06 - The farewell - - - > 7,5/10
07 - Trois jours et une vie - - - > 7,5/10
08 - Motherless Brooklyn - - - > 7,5/10
09 - Nomad: In the footsteps of Bryce Chatwin - - - > 7,5/10
10 - 1982 - - - > 7/10
11 - Waves - - - > 7/10
12 - Deux - - - > 7/10
13 - Light of my life - - - > 7/10
14 - Beyond the horizon - - - >7/10
15 - Lane 4 - - - > 7/10
16 - Willow - - - > 7/10
17 - Antigone - - - > 6,5/10
18 - Honey boy - - - > 6,5/10
19 - Sunburned - - - > 6,5/10
20 - Rocks - - - > 6,5/10
21 - Le meilleur rest a venir - - - > 6,5/10
22 - Judy - - - > 6/10
23 - The report - - - > 6/10
24 - Scary stories to tell in the dark - - - > 6/10
25 - 438 days - - - > 6/10
26 - The vast of the night - - - > 6/10
27 - Your honor - - - > 6/10
28 - Adoration - - - > 6/10
29 - The dazzled - - - 5,5/10
30 - Perfect 10 - - - > 5,5/10
31 - Where's my Roy Cohn? - - - > 5,5/10
32 - Le ragazze di Wall Street - - - > 5/10
33 - Aga's house - - - > 5/10
34 - The aeronauts - - - > 5/10
35 - Take somewhere nice - - - > 5/10
36 - Share - - - > 4,5/10
37 - Fête de famille - - - > 4,5/10
38 - Safe spaces - - - > 4,5/10
39 - Military wives - - - > 4,5/10
40 - On air - - - > 4/10
41 - Run with the hunted - - - > 4/10
42 - Tornare - - - > 4/10
43 - Il ladro di giorni - - - > 3/10
44 - Can you keep a secret? - - -> 3/10
45 - Stay still - - - > 2/10
46 - Drowning - - - > 2/10

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