Festa del cinema di Roma: 17-27 Ottobre 2019

Partendo da una formula collaudatasi nel corso degli anni, la Festa del Cinema di Roma torna ad animare l’area dell’Auditorium Parco della Musica da giovedì 17 a domenica 27 ottobre 2019, con un programma fitto di appuntamenti da non mancare. Come consuetudine, la proposta è eterogenea. Prima di tutto, ci sono i film, selezionati dai principali festival svoltisi nelle scorse settimane, spaziando dai successi commerciali fino a opere dall’elevato contenuto artistico, con i prodotti di finzione accompagnati da un sostanzioso drappello di documentari, senza trascurare le retrospettive, gli omaggi e i restauri. Contestualmente, saranno presenti svariati ospiti d’indiscussa caratura, protagonisti dei classici incontri ravvicinati, mentre faranno il loro esordio due nuovi format: Duel e Fedeltà/Tradimenti (elenco). Gli incontri denominati Duel vedranno di volta in volta confrontarsi due personalità provenienti dal panorama artistico, culturale e dello spettacolo su tematiche strettamente correlate al cinema. Invece, i dibattiti di Fedeltà/Tradimenti avranno come protagonisti scrittori italiani e internazionali, con il compito di discettare sulle trasposizioni cinematografiche di celeberrime opere letterarie.

Per quanto concerne la materia prima, ossia i film, la selezione ufficiale è composta da trentatré titoli (elenco completo), ai quali si affiancano undici eventi speciali, due retrospettive e dodici tra omaggi e restauri. All’interno della selezione ufficiale, un titolo emerge su tutti gli altri. La punta di diamante è, ovviamente,The irishman, una delle opere più attese e chiacchierate degli ultimi anni, recentemente ricoperta di lodi alla presentazione newyorchese che, nell’occasione, sarà accompagnata da Martin Scorsese in persona, di ritorno nella città eterna dopo l’incontro ravvicinato avvenuto un anno fa.

Proseguendo, la vasta pattuglia anglofona contempla molteplici nomi da tenere sotto stretta osservazione. Si passa da Honey boy, forte di una prova già ricoperta di elogi di Shia LaBeouf, a Le ragazze di Wall Street, già conclamato successo al botteghino statunitense, dal biopic Judy, con Renée Zellweger chiamata a incarnare Judy Garland, a Motherless Brooklyn - I segreti di una città, film di apertura diretto e interpretato da Edward Norton, da Pavarotti, documentario diretto da Ron Howard, a Scary stories to tell in the dark, horror di gran successo prodotto da Guillermo Del Toro, da The aeronauts, che ricompone la coppia composta da Eddie Redmayne e Felicity Jones dopo La Teoria del tutto, a Downton Abbey – Il film, che porta al cinema la celeberrima serie televisiva.

Dal vecchio continente arrivano i francesi Fete de famille, che vanta Catherine Deneuve come protagonista, e Le meilleur reste à venir, diretto dalla premiata ditta costituita da Matthieu Delaporte e Alexandre de la Patellière con l’immancabile Fabrice Luchini in scena, la coproduzione Willow, film a episodi diretto da Milcho Mancevski, e il russo Your honor. Infine, l’Italia è rappresentata da Il ladro di giorni, un road movie interpretato da Riccardo Scamarcio, che ricostruisce un rapporto tra padre e figlio, interrotto bruscamente anni prima.

Gli eventi speciali offrono un quadro trasversale. I documentari coprono figure cinematografiche, come Vittorio Cecchi Gori in Cecchi Gori – Una famiglia italiana, la musica con Nick Drake –Songs in a conversation e Negramaro. L’anima vista da qui, per sfociare nel mondo della moda, segnatamente ripercorrendo il percorso artistico di Ralph Lauren in Very Ralph e la storia, tra la sfera privata e la professione, di Laura Biagiotti in Illuminate – Laura Biagiotti. Dal canto loro, i lungometraggi di finzione prevedono uno spazio dedicato ai più piccoli con l’animazione di Pupazzi alla riscossa – Uglydolls e omaggiano John Travolta con The fanatic. La chiusura è affidata a Tornare di Cristina Comencini, mentre l’evento speciale è nelle mani di Andrei Konchalovsky e il suo Il peccato, con cui il regista russo piomba nell’Italia del 1512 per seguire le gesta di Michelangelo, coinvolto nel conflitto tra le più potenti famiglie del periodo e costretto a dei veri e propri salti mortali per portare a compimento i suoi preziosi incarichi.

Le due retrospettive allestite da Mario Sesti sono dedicate rispettivamente a un autore che ha fatto la storia del cinema e a uno che la sta facendo da più di vent’anni a questa parte. In entrambi i casi, e per motivi diversi, sono recuperi fondamentali di patrimoni artistici. Andando a ritroso nel tempo, saranno proposte quattordici opere del regista tedesco Max Ophuls, da Amanti folli del 1933 fino a Lola Mòntes del 1955. Rimanendo più vicini ai nostri tempi, in collaborazione con l’Ambasciata del Giappone e l’Istituto giapponese della cultura di Roma, saranno proiettate nove pellicole di Hirokazu Kore-eda, un’occasione per ammirare su grande schermo alcuni dei suoi lavori che non hanno avuto una distribuzione ufficiale in Italia (sette di questi sono inediti, fatta eccezione per passaggi festivalieri o rassegne).

Anche con gli omaggi e i restauri (vedi elenco), la Festa del cinema di Roma recupera pellicole del passato, accompagnandole con documentari dedicati a personaggi che hanno lasciato il segno, per la loro rilevanza popolare e per il contributo artistico. Così, verrà celebrato il costumista Piero Tosi, recentemente scomparso, con la proiezione di Ludwig, opzionato direttamente da Olivier Assayas, e di Metello di Mauro Bolognini, mentre per ricordare i cento anni trascorsi dalla nascita di Gillo Pontecorvo sarà presentata la versione restaurata di Kapò. Inoltre, saranno proiettati Uma pulga na balanca, l’esordio brasiliano di Luciano Salce, e il documentario Ugo & Andrea, che intende ricordare Andrea Camilleri e Ugo Gregoretti, tra battute, aneddoti e note biografiche, frutto di un’amicizia germogliata negli studi della Rai, dove i due si conobbero da giovani. Infine, tra i restauri figurano Gruppo di famiglia in un interno di Luchino Visconti e Fellini Satyricon, proposto in occasione del cinquantenario dalla sua realizzazione.

Gli incontri ravvicinati sono un marchio di fabbrica della manifestazione, un momento che mette a contatto star e artisti con il caloroso abbraccio del pubblico. Nell’occasione, Bill Murray e Viola Davis riceveranno un premio alla carriera. Al primo verrà consegnato direttamente da Wes Anderson, il regista che più di ogni altro l’ha voluto con sé, dai tempi di Rushmore fino al più recente L’isola dei cani. Invece, Viola Davis, l’unica attrice afroamericana ad aver vinto la Triple crown of acting (il triplete degli interpreti, composto da un Emmy, un Tony Awards e un Oscar), ripercorrerà i passaggi salienti della sua carriera, menzionando l’impegno riversato nelle battaglie per i diritti civili. Tra gli altri incontri (lista completa), compaiono anche quelli con Ethan Coen, Ron Howard, John Travolta, Benicio Del Toro e lo scrittore Bret Easton Ellis che, oltre a ripercorrere la sua carriera, racconterà del suo amore per il cinema degli anni settanta.

Un programma quindi sostanzioso, per non dire esoso, poliedrico nell’offerta, che garantisce un’immersione cinematografica lunga undici giorni, rinvigorita dalle proposte di Alice nella città (vedi sito ufficiale). Per ulteriori e più dettagliate informazioni, comprensive della programmazione puntuale, v’invitiamo a visitare il link sottostante.

Festa del cinema di Roma