Home video (dvd e blu ray) – Principali uscite Ottobre 2019

In attesa dell’uscita dei due prodotti di maggior richiamo da qui a Natale - Spider-man: Far from home (05.11.2019) e Il Re Leone (11.12.2019) -, in questo mese di ottobre tre grosse produzioni tentano di recuperare il terreno perduto - in due casi solo in Italia – nella loro esperienza in sala. Contemporaneamente, lo scomparto autoriale annovera alcuni artisti fedeli a se stessi fino al midollo oltre alla segnalazione del mese, dedicata a un’imperdibile opera prima battente bandiera russa, mentre le prime visioni offrono la consueta panoramica a 360 gradi.

A guidare la lista delle pellicole dal più alto gradiente commerciale, troviamo Toy story 4 che in Italia, al contrario del resto del mondo (ha incassato più di un miliardo di dollari, ndr), non ha ottenuto l’auspicato riscontro di pubblico (la flessione rispetto al terzo capitolo, anch’esso uscito in piena estate, è evidente). Ciò nonostante, i giudizi sono rimasti orientati sul fronte positivo (recensione positiva di Supadany, insufficiente di Barabbovich), confermando la validità della saga, la sua capacità di rinnovarsi anche dopo ventitré anni dalla nascita. A ruota, segue un altro seguito di un successo animato, ossia Pets 2 – Vita da animali. In questo caso, la diminuzione degli incassi è stato ancora più marcato, mentre il giudizio medio su queste pagine è rimasto sorprendentemente lusinghiero (recensione positiva di Marco Poggi, sufficiente di Cinemagic23). Per chiudere lo spazio dedicato ai film più commerciali, abbiamo una conferma e una debacle. Annabelle 3 consolida il successo ottenuto dai suoi predecessori, così come le recensioni mediamente insoddisfatte (recensione quasi sufficiente di Alan Smithee, insufficiente di Cinerubik), mentre X-men: Dark Phoenix segna la pietra tombale – almeno per qualche anno - sulle gesta dei mutanti, nel frattempo passate sotto la custodia della Disney. Di fatto, si è trattato di un bagno di sangue, con una perdita produttiva di svariate decine di milioni di dollari e pure dal punto di vista qualitativo siamo tra i punti più bassi dell’intera saga, diramazioni incluse (recensione positiva di Lussemburgo, quasi sufficiente di Alan Smithee).

Il cinema impegnato risponde con alcuni nomi di spessore, seppure alle prese con opere generalmente poco apprezzate rispetto ai loro standard. Nello specifico, questa considerazione vale per I morti non muoiono di Jim Jarmusch, scelto per aprire l’edizione 2019 del Festival di Cannes (recensione positiva di Leman, sufficiente di Supadany, insufficiente di M Valdemar), e per La mia vita con John F. Donovan, battuta di arresto all’interno della fitta a premiata attività del regista Xavier Dolan (recensione sufficiente di Laulilla, insufficiente di Alan Smithee). Invece, Louis Garrel con Due amici ha conquistato apprezzamenti più compatti (recensione positiva di Laulilla, sufficiente di Gangs 87), del tutto similari a quelli riservati a Il ritratto negato di Andrzej Wajda (recensione positiva di Laulilla, quasi sufficiente di Alan Smithee).

Tra le prime visioni, spicca Sempre amici, remake statunitense del francese Quasi amici, che tra le mura amiche ha incassato oltre cento milioni di dollari per arrivare in Italia senza passare dal cinema (è comunque disponibile da mesi su Amazon Prime) nonostante il voluminoso cast, composto dai protagonisti Bryan Cranston e Kevin Hart, oltre che da un parterre femminile d’eccezione (Nicole Kidman, Julianna Margulies e Golshifteh Farahani). Tra le altre uscite, Indian horse, prodotto da Clint Eastwood, racconta un percorso di affermazione individuale all’interno di un ambiente razzista, Detour – Fuori controllo (recensione sufficiente di Alan Smithee) è un thriller interpretato da Tye Sheridan, Emory Cohen e Bel Powley, mentre Chained for life occupa l’immancabile casella horror della lista mensile. Infine, Burn – Una notte d’inferno, tra una rapina e una personalità disturbata, si affida a un cast ruspante (Tilda Cobham-Hervey, Suki Waterhouse, Shiloh Fernandez e Josh Hutcherson).

La segnalazione extra del mese incorona Tesnota (recensione positiva di Supadany, quasi sufficiente di Gangs 87), l’opera prima – ricoperta di premi - del russo Kantemir Balagov, nel frattempo confermatosi all’ultimo festival di Cannes con Beanpole. All’esordio, il pupillo di Aleksandr Sokurov tratteggia un dramma intenso e struggente, ambientato in una realtà – una piccola comunità del Caucaso nel 1998 – irrimediabilmente ancorata a valori arcaici, con una molteplicità di rapporti in movimento, sviluppati con rara integrità, anche quando il più cinico degli spettatori non disdegnerebbe una frattura luminosa nel cielo di un destino segnato.