Home video (dvd e blu ray) – Principali uscite Settembre 2019

Il rientro nei ranghi dopo l’afoso periodo estivo vede il banchetto del mercato home video occupato da un’abbuffata di novità. Aumentano vertiginosamente le uscite, comprensive di due pellicole finite sul podio delle più viste della stagione cinematografica 2018/2019, numerose pellicole d’autore e prime visioni per tutti i gusti. In più, la punta di diamante è costituita dal film italiano che ha conquistato lo scettro di più amato in assoluto dalla community negli ultimi dodici mesi di cinema (vedi le classifiche di FilmTv.it).

A settembre giunge il momento di Avengers: Endgame, dominatore in sala in Italia e nel resto del mondo, superando per incassi - considerati al netto dell’inflazione – Avatar nella classifica di tutti i tempi. Sul capitolo conclusivo della terza fase del Marvel Cinematic Universe sono state spese pagine d’inchiostro, passando dalle lodi sperticate a recensioni sferzanti e respingenti (recensione positiva di AndrewTelevision01, sufficiente di Emil, insufficiente di Antisistema). Una situazione del tutto analoga ha riguardato la versione live action di Aladdin, con Will Smith nei panni del genio della lampada. È stato uno dei maggiori successi Disney in questo campo, ma gli entusiasmi non si sono per niente accesi (recensione positiva di Leo Maltin, sufficiente di Marco Poggi). Due colossi che hanno sospinto il botteghino in aprile e maggio, creando un abisso rispetto alle altre uscite che, tuttavia, hanno portato a casa cifre rispettabili. In pochi avrebbero scommesso su Pokemon detective Pikachu, difesosi degnamente sia alla prova del pubblico sia dinnanzi al giudizio critico (recensione positiva di Malpaso, sufficiente di Noodless94), mentre Ma cosa ci dice il cervello è stato per lo più affossato (recensione positiva di Starbook, quasi sufficiente di Barabbovich, gravemente insufficiente di Alan Smithee) ma può festeggiare la conquista di un primato: è il maggior incasso di sempre di un film italiano uscito nel periodo pasquale.

Il cinema d’autore è rappresentato da due - tre se consideriamo il protagonista della sezione extra - cineasti attivi, amati e premiati da tanti anni a questa parte e da alcune opere minori e sorprendenti. Dopo qualche anno di appannamento, con Dolor y gloria Pedro Almodovar riconquista in un colpo solo critica (recensione estremamente positiva di Steno79, quasi sufficiente di Leo Pitier) e pubblico, rigenerando anche Antonio Banderas, incoronato a Cannes come miglior attore e già considerato tra i papabili per i prossimi Oscar. Una buona accoglienza è stata riservata anche a Santiago, Italia (recensione positiva di Yume, quasi sufficiente di Mm40), un documentario quanto mai esplicito con cui Nanni Moretti riapre senza indugi una pagina di Storia, aprendo un costante dialogo con il presente. Proprio sullo scenario sociale odierno, specificatamente in Francia, sono sviluppati Le nostre battaglie (recensione positiva di Laulilla, sufficiente di Supadany) e Le invisibili (recensione positiva di Gaiart). Il primo mette insieme il mondo del lavoro con le dinamiche di una famiglia sul punto di esplodere, il secondo affronta il tema dell’assistenza sociale virando sul femminile, con un gruppo di donne senza fissa dimora da reintrodurre in tempi rapidi nel tessuto cittadino. Infine, arriva da Cipro una delle rivelazioni dell’anno. Torna a casa, Jimi! (recensione positiva di Gaiart) parla di barriere, con un cane che rovina i piani del suo padrone, sul punto di migrare all’estero in cerca di miglior fortuna, oltrepassando il confine tra la zona greca e quella turca.

Il capitolo riservato alle prime visioni annovera principalmente horror e fantascienza, svariando attraverso le contaminazioni. Così A.I.Rising - Il futuro è adesso - film serbo dominatore della quarantaseiesima edizione del Belgrado Film Festival (miglior film, regia, attore e attrice) - raffigura un futuro distopico raccontando il viaggio nello spazio di un astronauta e un androide, Replicas (recensione quasi sufficiente di Alan Smithee, insufficiente di Alfatocoferolo) coagula fantascienza e thriller, nell’ennesimo passo falso per Keanu Reeves che, fuori dalle soddisfazioni della serie John Wick, non ne sta azzeccando mezza (in attesa di imbarcarsi nuovamente nell’universo di Matrix), mentre Beyond skyline (recensione insufficiente di Alan Smithee) è il sequel di Skyline, con un nuovo (imprevisto?) ritorno degli alieni, un’occasione per rivedere in azione Iko Uwais. L’horror risponde in veste fantastica con The heretics (recensione negativa di Undying), abitato da sette sataniche e da una metamorfosi diabolica che colpisce una ragazza, e orientato sul crinale thriller in Among the shadows – Tra le ombre, nel quale una cospirazione politica vede protagonista una discendente di una dinastia di licantropi, interpretata da Lindsay Lohan. Tra queste uscite, fanno eccezione alla premessa iniziale L’uomo che uccise Hitler e poi il Bigfoot (recensione negativa di Mulligan71), che vede Sam Elliot nei panni di Calvin Barr, un veterano della Seconda Guerra mondiale che uccise Adolf Hitler, richiamato in causa per dare la caccia a un Bigfoot, e Viaggio con papà: Istruzioni per l’uso, una commedia che punta tutto sul carisma e il fascino di Jeremy Irons.

Lo spazio extra del mese finisce nelle mani di Marco Bellocchio e del suo Il traditore, accolto a braccia aperte sotto ogni punto di vista, come non capitava da troppo tempo al regista di Bobbio. Dopo gli applausi scroscianti ricevuti a Cannes, dove possiamo immaginare che Pierfrancesco Favino si sia giocato fino in fondo le sue carte (lo stesso direttore del Festival, in fase di presentazione, ne aveva tessuto le lodi), ha richiamato in sala un folto pubblico, ottenendo un notevole risultato per il cinema d’autore made in Italy, superato solo da Paolo Sorrentino negli ultimi anni (va detto, avaro di soddisfazioni). Un successo cementificato dal giudizio della critica: su FilmTv.it si fregia della miglior media voto tra tutti i film usciti in sala nella scorsa stagione, con una maggioranza schiacciante di recensioni positive (promosso da Steno79, quasi sufficiente per Enrique).