Dario Argento mi piace...ma fino ad un certo punto.
Da cinefila riesco sempre ad essere obiettiva, certo i gusti sono gusti, ed è sacrosanto apprezzare un regista.
Ovviamente le annate migliori di Argento per me, vanno dagli anni settanta fino ad Opera, gli altri film non mi hanno convinta del tutto, altri sono dimenticabili, ma si tratta di un parere il mio sogettivo.
Certo so che alcuni fans agognano un film come ai vecchi tempi, ma ho paura che questo non succederà più, certo anche io sarei contenta di questo, daltronde ho amato moltissimo profondo rosso che reputo il suo film migliore, e ho ancora diverse pellicole da vedere, quindi aspettiamo di vederle per farmi un idea precisa su di lui.
No non sono una fan di Argento, il suo operato mi piace fino a un certo punto, potrei dire la stessa cosa di Tim Burton, ma è un discorso a parte questo, che approfondirò al momento opportuno.
Per me, da horrorofila, è importante conoscere tutti quei maestri che hanno fatto grande il genere, a differenza, amo moltissimo Mario Bava, che lui è e resta il maestro indiscusso dell'horror italico insuperato.
Non si può certo sottovalutare il suo lavoro passato, perchè ha certamente fatto la storia del cinema italiano di genere, quindi è giusto conoscerlo aldilà dei gusti personali.
Certo gli ultimi film sono deludenti, è inutile nasconderlo.
La cosa che mi piacerebbe di Argento, e il mio potrebbe essere un consiglio, è che dovrebbe rinnovarsi, cosa che lui non fa, è rimasto intrappolato in un genere senza mettersi mai in discussione, ed è un peccato questo, perchè da quelle pellicole, - parlo degli anni '70/'80 - poteva nascere qualcosa di grandioso, di unico...e invece...pazienza.
Tutti hanno dei momenti di crisi creativa, ma quella di Argento dura ormai da più di vent'anni.
David Lynch si è messo in discussione, dirigendo un film lontano anni luce come una storia vera, Tarantino ha diretto Jackie Brown, un opera assolutamente priva di violenza, John Carpenter ha diretto Grosso Guaio a Chinatown e Avventure di un uomo invisibile, non sono andati bene al botteghino, ma ora sono riconosciuti come cult movies.
Argento invece no...ed è un peccato, un vero peccato.
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Ciao Arwen. Criticare oggi Dario Argento è facile, non mette a segno un buon colpo da decenni e quindi viene da sè fargli tutte le critiche che elencavi. Il problema è che a Dario Argento le aspre critiche e le stroncature gli venivano fatte anche ai tempi di massima creatività. Dario Argento è stato un grande maestro, nella sua carriera ha fatto almeno un paio di capolavori che hanno fatto da insegnamento per le generazioni di cineasti a venire. Non solo: nomi come Romero e Carpenter devono moltissimo ad Argento. Con George Romero ha fatto Zombi, e L'uccello dalle piume di cristallo è stato Il film guida per Carpenter. Nonostante tutto questo, nonostante il grande amore da parte del pubblico per il regista romano, Argento è stato sempre denigrato dalla critica blasonata che ha sempre sottovalutato il genere. Solo quest'anno Argento ha ricevuto un nastro d'argento alla carriera. Ma poi mai nessun riconoscimento per il grande contributo che ha portato al cinema mondiale. Oggi Argento è uno dei pochissimi registi italiani viventi osannato in tutto il mondo. Quando presenzia a qualche manifestazione o a dei festival, le sale sono colme di persone di almeno 3 generazioni. Non è poco...gli si può perdonare se ha fatto dei sonori flop negli ultimi anni, spesso la creatività raggiunge picchi altissimi e difficilmente si torna a quei livelli. Avrai capito quanto ami e rispetti Dario Argento, capisco le tue osservazioni, ma ti invito (magari rivedendo la sua opera migliore con occhi differenti) a passare oltre al semplice gusto su un film e cercare di trovare la mano del maestro anche nei film peggiori. Ne "Il cartaio" è praticamente impossibile, ma ci sono dei frammenti anche in quello in cui dici: sì un po' di Argento esiste :D. Perdona la mia lungaggine, amo il genere horror e ovviamente i maestri che lo hanno reso grande. Argento è sicuramente uno di loro. Un saluto.
ma figurati se non lo so, infatti ho specificato che è un parere soggettivo, poi un opera cinematografica con il tempo acquista valore, ho amato moltissimo phenomena, suspiria, inferno, tenebre e opera, che restano i miei preferiti, poi certo per alcuni titoli non sono a certi livelli, può anche darsi che un giorno si riscopriranno, quindi mai sputtanare un regista, anche perché non era mia intenzione faro sottolineo :)
Argento non fa un film decente da almeno 30 anni, in una spirale (quella sì, orrorifica) di produzioni sempre più penose, imbarazzanti, improponibili. È stato (al passato) un regista eccezionale, con una grande influenza nel cinema di genere a venire: nessuno lo nega (più), la sua importanza è riconosciuta tra gli addetti ai lavori e in tutta la comunità cinefila. Impossibile ritorni ai vecchi fasti (l'ultimo progetto, Sandman, con Iggy Pop, è naufragato in un dolce nulla). Ma d'altronde - per motivi diversi - nemmeno Carpenter gira più. Purtroppo.
Mi sembrava di ricordare che Jenifer (per me un 7 pieno) ti fosse piaciuto (ma forse non eri tu, era Bob, gotta light). A me non è dispiaciuto neppure Pelts (6.5). La sufficienza parziale la darei a Dracula. Il resto dell'ultimo quarto di secolo, invece, un po' al gatto un po' al sorcio.
Diciamo non dispiaciuto, ma in quel caso direi che Argento era (opportunamente) ben confinato entro i limiti della produzione. Dracula non lo imporrei come cura Ludovico nemmeno al mio peggior nemico. Vabbè, si fa per dire.
Ma infatti come "puro" mettitore in scena qualcosa da dire ce l'ha ancora.
Dracula, epurato delle parti zozze (ovvero ciò che ai miei occhi lo fa passare dal 5 al 6---) è una aversion therapy mica male (su larga scala, diluito nell'acqua, chissà).
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