Home video (dvd e blu ray) – Principali uscite Giugno 2019

Tra le novità in arrivo a giugno sul mercato home video, non sono numerose quelle da appuntare sulla lista delle irrinunciabili. Comunque sia, nonostante le prime visioni offrano al più qualche elemento di curiosità, i grandi autori siano diradati e i titoli reduci da un rimarchevole riscontro in sala non arrivino nemmeno a tre, gli headliner rimangono di primario interesse. Così, mentre Avengers: Endgame va esaurendo il suo incredibile percorso in sala, approda in dvd/blu-ray il penultimo film targato Marvel, accompagnato da uno dei rarissimi film italiani ad aver ottenuto un eco internazionale negli scorsi mesi e dall’ultimo saggio di uno degli autori/attori americani più amati in assoluto. Infine, la ciliegina sulla torta è rappresentata dal cineasta più discusso, con un’opera che ha allargato nuovamente la forbice in atto tra accaniti sostenitori e detrattori disgustati.

Con oltre dieci milioni di euro incassati solo in Italia e oltre 1,1 miliardi di dollari nel mondo, Captain Marvel è stato uno dei principali protagonisti al box-office nei primi mesi del 2019. Il primo esemplare con protagonista femminile del Marvel Cinematic Universe batte di slancio per incassi il corrispettivo avversario espresso dal Dc extended universe (Wonder woman), sopravanzandolo anche da un punto di vista puramente qualitativo, per quanto con un divario più ristretto (recensione positiva di Lino99, sufficiente di Supadany, insufficiente di M Valdemar). A mettere (quasi) tutti d’accordo, ci pensa Clint Eastwood con Il corriere – The mule, pellicola che vede l’autore californiano tornare a rivestire il doppio incarico di regista/attore dopo dieci anni (Gran Torino). Il risultato in sala è stato rimarchevole e i giudizi convergono con decisione sul versante positivo (recensione positiva di Supadany, sufficiente di Nickoftime, insufficiente di Karugnin). Inoltre, la media voto è inequivocabile, tanto da fa dimenticare i mugugni suscitati dal precedente Ore 15:17 – Attacco al treno.

Scorporando il nome più illustre, cui spetta lo spazio extra del mese, il titolo in cima alla lista della sezione dedicata agli autori è La paranza dei bambini (recensione positiva di Peppe Comune, quasi sufficiente di Mm40), già lodato in più sedi, a cominciare dalla presentazione al Festival di Berlino, dov’è stato insignito con l’Orso d’argento per la miglior sceneggiatura. Una consacrazione internazionale per il regista Claudio Giovannesi, che già con i precedenti Fiore e Alì ha gli occhi azzurri aveva dimostrato di saper impaginare descrizioni di adolescenti cresciuti in condizioni problematiche. A ruota, troviamo il danese Il colpevole (recensione positiva di Laulilla, sufficiente di Alan Smithee), film che ha raccolto premi ovunque nel suo lungo pellegrinaggio tra festival internazionali (compresa una doppietta di riconoscimenti al Torino Film Festival), il bianco e nero del russo Summer (recensione positiva di Port cros, sufficiente di Alan Smithee), Gloria Bell (recensione positiva di Yume), il remake fatto in casa dal cileno Sebastian Leilo di Gloria, e Parlami di te (recensione positiva di Obyone), delizioso film francese con un timbro zigzagante tra note dolci e amare, cucito addosso all’impeccabile Fabrice Luchini, coadiuvato dalla rigenerante presenza della splendida Leila Bekhti.

Tra le prime visioni, il titolo più intrigante è The Voices (recensione positiva di Alan smithee, sufficiente di Dareiusee8vtec), pellicola fuori dagli schemi diretta da Marjane Satrapi (Persepolis) e interpretata da Ryan Reynolds. Il popolare attore canadese è impegnato in un’interlocuzione con un cane e un gatto, dispensatori di note contrapposte, tra il bene e il male, dando il là a un thriller con folate pulp e tre attrici di rango (Gemma Arterton, Anna Kendrick e Jacki Weaver). Tra le altre novità inedite in Italia, Josie si basa su un legame sinistro gestito da una ragazza nebulosa interpretata da Sophie Turner (Il trono di spade, X-men: Dark Phoenix), mentre Let her out è un horror distribuito dalla Midnight Factory che, da un evento traumatico, sviluppa allucinazioni direttamente riconducibili a una variante psicologica del classico doppelgänger.

Lo spazio extra di giugno è ad appannaggio di un cineasta che non passa mai inosservato, atteso al varco e seguito con dedizione dai cinefili rimanendo contestualmente pressoché ignorato dal pubblico. Con La casa di Jack, il danese Lars Von Trier ha raccolto le briciole ai botteghini di tutto il mondo, aggiudicandosi le etichette più disparate, tra lodi sperticate e critiche aspre. Al momento, su queste pagine vincono con sostanzioso margine i sostenitori (recensione positiva di Undying), ma non sono mancate voci contrarie (recensione negativa di Mike.wazowski) e non c’è dubbio che, con questa seconda vita in home video, entrambi gli schieramenti andranno ulteriormente rimpolpandosi.