Il Festival di Cannes (qui il nostro speciale) affida la sua apertura a Jim Jarmusch che, presente per la decima volta sulla Croisette, porta in concorso con la sua parata di star I morti non muoiono, commedia satirica a tinte horror che riflette in maniera allegorica sul presente degli Stati Uniti e sull’umanità contemporanea.
La storia, ambientata nel piccolo centro di Centerville (località che appariva anche nel documentario musicale 200 Motels di Frank Zappa), è un chiaro omaggio a un cult dell’horror come La notte dei morti viventi di George Romero, come lo stesso regista ha tenuto a sottolineare: «L'idea di un film sugli zombie mi perseguita da tempo. mi è tornata prepotentemente in mente quando nel 2016 mentre realizzavo il documentario Gimme Danger su Iggy Pop ho notato gli zombie che con i loro smartphone giravano per le vie di Miami. Non erano veri zombie, chiaramente, ma persone che camminavano come assenti o sonnambuli, incollati ai loro telefoni cellulari. Mi sono allora chiesto: cosa accadrebbe se i non morti tornassero nuovamente in vita bramando le stesse cose che li preoccupavano nel regno dei vivi? Siamo tutti attaccati a qualcosa di materiale e, in un modo o nell'altro, siamo tutti zombie. Diversi sono stati i modelli a cui mi sono ispirato: dal classico L'isola degli zombies con Bela Lugosi a Ho camminato con uno zombie, splendido b-movie di Jacques Tourneur. Ma è La notte dei morti viventi di George Romero che mi ha fatto quasi da spirito guida. Numerosi sono in I morti non muoiono i riferimenti e i cenni a quello che è il classico dell'horror americano low budget, usato come allegoria sociale per la guerra in Vietnam o le lotte per i diritti civili o come metafora del tardo capitalismo e del consumismo. Il sottotesto sociopolitico permea del resto anche il mio film».
«Praticamente qui appaiono tutti gli aspetti zombie dell'umanità», dice Tilda Swinton, che torna per la quarta volta a lavorare con Jarmusch, interpretando il ruolo di Zelda Winston, la proprietaria di un’agenzia di onoranze funebri dal delizioso accento scozzese. «Abbiamo zombie ai cellulari, moda zombie, ogni tipo di zombie immaginabile. Ci sono tanti modi diversi di non essere svegli nella nostra situazione attuale - per Jim è stato come pescare in un acquario. Tutti i film sugli zombie riguardano gli esseri umani, ed è per questo che li amiamo - riguardano la catastrofe, dove tutti hanno la sensazione di essere sull'orlo del baratro e sembrerebbe una circostanza che non può peggiorare, mentre invece poi degenera. I film dell'orrore sono così, e coloro che amano i film sugli zombie li apprezzano per questo motivo: è bello immaginare i non morti - e poi svegliarsi la mattina e rendersi conto che era solo un film, o un brutto sogno».
Larry Fessenden, regista e connazionale di Jarmusch che appare in I morti non muoiono nel ruolo del proprietario del motel Danny Perkins, aggiunge: «I film di Jim hanno sempre questa qualità episodica, con persone che durante la vita cercano di negoziare la peculiarità del mondo. Aggiungendo degli zombie al tutto, si ottiene qualcosa di deliziosamente bizzarro, e piuttosto terribile. C'è una violenza quasi fino alla follia, un'altra cosa che Jim ha da dire sull'umanità in questo momento. Ma c'è anche una velata malinconia, che è saltata fuori nei suoi ultimi due film: non so se aiuterà la specie, ma sembra voglia dire ‘non so come possiamo rimediare’».
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TRAMA
Centerville, un luogo generico non meglio identificato in cui su una strada principale si trovano la maggior parte delle attività, vive una situazione insolita di cui non conosce le vere origini. A cercare di garantire l'ordine sono tre differenti agenti di polizia: il capo Cliff Robertson, il vice Ronnie Peterson e l'agente Mindy Morrison. All'insaputa di tutti gli abitanti del posto, un evento cosmico causato dall'uomo (che per cercare il petrolio ha trivellato il Polo Nord) ha portato la Terra fuori asse, interrompendone la rotazione. Con il sole che si rifiuta di sorgere come previsto, Cliff e Ronnie si recano nei boschi fuori la cittadina per chiedere al coraggioso eremita Bob informazioni inerenti alla scomparsa di alcuni animali della fattoria del razzista Miller.
Mentre il mondo si avvicina verso la fine, a Centerville tutto sembra procedere come sempre per il ferramenta Hank Thompson, la ristoratrice Fern o per il fattorino Dean, ma anche per Zelda Winston, che con il suo delizioso accento scozzese gioca con le sue spade da samurai nella sua tana simil-buddhista quando non si occupa delle sue onoranze funebri.La giovane Zoe arriva invece nella cittadina poco prima di quella che sarà un’apocalisse zombie, in compagnia dei ventenni Jack e Zach. Bravi ragazzi con la passione per la musica, i tre fanno da contraltare a tre minorenni incarcerati nel centro di detenzione del posto, che da lontano assistono a ciò che accadrà.
Con l'arrivo della notte, gli zombie prendono il sopravvento su Centerville. Alla ricerca di carne umana, scatenano il caos tra i residenti, impreparati a gestire l'invasione di non morti.
ULTERIORI INFORMAZIONI: ---> I morti non muoiono
RECENSIONE: ---> In arrivo
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