La Qualità, questa sconosciuta.
Negli anni 80 è iniziato il declino delle sale cinematografiche, molti operatori non avevano saputo interpretare l’arrivo delle nuove tecnologie e si erano lasciati travolgere dagli eventi.
Le prime a subire la crisi furono le sale a luci rosse, le videocassette e le TV “Pirata”, consentivano una visione più intima e più privata dei contenuti porno: tra l’altro a prezzi più vantaggiosi.
Poi fu la volta dei cineclub e delle arene all’aperto delle località balneari strozzate dalla cattiva distribuzione che riproponeva, nel periodo estivo, film passati durante l’anno e, tal volta, anche ritrasmessi i TV.
Alla fine il digitale sostituì la pellicola ed i flussi Streaming arrivarono a casa degli utenti e persino nelle sale.
Oggi il colpo di grazia arriva dalla scarsa professionalità dei circuiti che gestiscono le multisala, tralasciando la questione della pellicola, ormai abbandonata da tutti, si è fatta infatti strada una nuova categoria di operatori che non hanno la ben che minima percezione del concetto di qualità.
Con l’idea di massimizzare i guadagni questi circuiti hanno sostituito l’operatore con i moderni sistemi TMS (Theatre Management System), software in grado di pilotare direttamente i videoproiettori per la gestione simultanea di più sale.
Il vantaggio evidente è di risparmiare sul personale introducendo una programmazione elettronica: Il sistema provvede ad avviare la riproduzione agli orari e nelle sale prestabilite.
Lo svantaggio deriva dall’assenza di personale in grado di tarare gli apparati per garantire una visione ottimale del prodotto cinematografico.
Così succede che nelle sale di UCI Cinema (Ad esempio quella di Marcianise), i film non vengono proiettati nel formato originale e spesso occupano solo la parte centrale dello schermo lasciando ampi spazi bianchi ai lati della proiezione (A volte anche di 40 Cm per lato). Questo crea un fenomeno di rifrazione della luce che disturba la visione influendo sulla percezione visiva del contrasto dell’immagine.
Per farvi un paragone con circuiti presenti all’estero, posso dirvi che in Messico il circuito Cinepolia, ad esempio, per evitare la rifrazione della luce sulle parti bianche dello schermo, ha installato nelle sale dei pannelli neri motorizzati che prima della proiezione si spostano per coprire le aree fuori del formato cinematografico.
A peggiorare le cose, in modo del tutto arbitrario, nelle sale UCI cinema è stata inserita la pausa tra un momento e l’altro della proiezione (Non è il caso di parlare di primo e secondo tempo, non previsto nel montaggio e nella narrazione del regista), per vendere patatine e popcorn.
L’interruzione a volte arriva nel mezzo di una azione o di una scena romantica, a violentare lo spettatore inconsapevole, immerso nella magia del racconto.
Purtroppo molti utenti sono così abituati alla bassa qualità dei prodotti in streaming, da non notare il disservizio che stanno ricevendo quando, pagando un biglietto da 7 euro, assistono ad uno scempio del genere.
D’altra parte i gestori delle multisale si chiedono perché investire in qualità per un pubblico che non sa apprezzarla.
Il sistema potrebbe anche funzionare e reggersi ancora per molto tempo se non fosse per il fatto che, tra i frequentatori del cinema, ci sono tantissimi appassionati come il sottoscritto che sono stufi di pagare per una serata con la famiglia una media di 50 euro per un prodotto di bassissima qualità.
Queste persone lentamente si stanno allontanando scegliendo soluzioni qualitativamente più valide (UHD, LCD OLED da 65”, Video proiettori laser ecc…), lasciando nelle multisale il pubblico meno esperto e dall’occhio più accondiscendente, un pubblico però molto incline a spostarsi verso altri prodotti streaming dalla pirateria ai canali ufficiali, lasciando le sale sempre più vuote.
A noi appassionati non resta che sperare che alla fine della crisi, magari questi circuiti vengano rilevati da gruppi imprenditoriali più inclini al rispetto dei clienti. Nel frattempo ho ampliato la mia lista di blu-ray e mi sono attrezzato con una sala Home theater con schermo da 7 Metri.
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