“Non mi piacciono i film dove la gente semplicemente esce dagli armadi e strangola altre persone e il cui unico proposito è quello di spargere più sangue possibile. A me diverte di più raccontare una storia, una morale, un problema sociale.”
In queste parole è racchiuso il genio di un regista indipendente che, “aldilà” del genere, voleva raccontare storie sociali dalla parte dei più deboli, degli emarginati.
Il giorno 24 Marzo 2019 se ne è andato il Maestro di un horror (ma non solo!) sociale e politico che criticava la responsabilità dei potenti negli orrori del Mondo e dove, spesso, il mostro è la vittima.
Ne è un esempio la sua opera più famosa, BABY KILLER.
Il protagonista del film è un neonato nato deforme che uccide perché si sente un animaletto braccato (quindi il suo è un istinto di autodifesa) da una società che ha paura di prendersi le proprie responsabilità (la pellicola evidenzia una forte critica all’uso di sostanze pericolose per le gestanti da parte delle industrie farmaceutiche americane).
STUFF, IL GELATO CHE UCCIDE invece offre un fantasioso esempio di metafora del controllo psicologico del cittadino, succube del potere, ed insieme inquietante satira su certo cinema da Guerra Fredda.
E poi ancora Q- IL SERPENTE ALATO, simpatica creatura figlia dell’archeologia precolombiana (e quindi degli albori di alcuni nativi americani) che fa il nido su un grattacielo (e anche qui la metafora politica c'è eccome!!!).
Ci sarebbe ancora molto da dire sul cinema geniale ed inventivo di Larry e non solo… questo è un esempio di cinema anni ’70 e ’80 che, forse, non tornerà mai più. Ne restano testimoni le simpatiche creature nate dalla sua mente fervida ed inventiva! R.i.p grande Maestro!!!
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