Home video (dvd e blu ray) – Principali uscite Gennaio 2019

Terminate le festività natalizie, il mercato home video torna a proporre novità con la consueta continuità, all’insegna di un’offerta eterogenea. La parte del leone toccherà alla Disney/Pixar, in uscita con uno dei suoi titoli più iconici degli anni duemila, mentre un film horror proverà a ripetere l’exploit ottenuto in sala e il cinema d’autore fa affidamento su tre nomi autorevoli, riconducibili ad altrettante forme di pensiero. Contemporaneamente, le prime visioni garantiscono l’abituale offerta variegata e fa la sua comparsa un titolo che alla Mostra del cinema di Venezia ha scaldato gli animi, tra accesi sostenitori e detrattori implacabili, per poi scomparire dalle sale senza lasciare traccia.

Tra le tante uscite del mese, solo due possono fregiarsi del titolo di campione d’incasso, una in senso assoluto, l’altra relativamente al genere di appartenenza. Con circa dodici milioni di euro incassati, Gli incredibili 2 è stato uno dei pochi grandi successi dello scorso autunno, per quanto da noi abbia performato meno bene che altrove (ad esempio, in Spagna ha portato a casa quasi il doppio e parliamo di un mercato tradizionalmente inferiore al nostro), con un totale worldwide assolutamente ragguardevole, superiore agli 1,2 miliardi di dollari. Inoltre, rimane un esempio di animazione non circoscritta ai più piccoli, una via alternativa per rappresentare quei supereroi tanto in voga, come dimostra la buona accoglienza critica ricevuta (recensione positiva di Champagne1). Nel caso di The nun - La vocazione del male, ci troviamo di fronte a un caso virale, un prodotto horror costato solo 22 milioni di dollari e capace di raggranellarne quasi 400 in tutto il mondo. Anche in Italia ha ottenuto risultati notevoli, molto meglio di quel The conjuring – Il caso Enfield da cui scaturisce, nonostante gli indici di apprezzamento siano stati mediamente negativi (recensione quasi sufficiente di Undying, insufficiente di Alan Smithee).

Il cinema d’autore si presenta al via del nuovo anno con un tris di portate di sapore differente, tutte con motivi validi per richiamare l’attenzione. Con BlacKkKlansman, Spike Lee torna sulla bocca di tutti dopo tanto tempo per la sua attività da regista e non per le polemiche che negli ultimi anni l’hanno visto stoicamente protagonista. Premiato a Cannes con il Gran premio speciale della giuria, ha ottenuto ottimi incassi, soprattutto nei territori del Nord America, e le candidature ai Golden Globe fanno presupporre che avrà modo di far sentire la sua voce anche ai prossimi Oscar (recensione positiva di Steno79, sufficiente di Supadany, insufficiente di Alan Smithee). Dopo aver covato il progetto per lungo tempo ed essere stato perseguitato da una quantità inusitata di avversità, finalmente Terry Gilliam è riuscito a portare a termine il suo L’uomo che uccise Don Chisciotte. Presentato a Cannes, è passato nei nostri cinema alla velocità della luce, per cui l’edizione home video è l’occasione ideale per effettuare un recupero senza assilli (recensione positiva di Antisistema, quasi sufficiente di Alan Smithee). Sempre da Cannes arriva L’albero dei frutti selvatici, l’ultima fatica del turco Nuri Bilge Ceylan, per una volta uscito a mani vuote dal festival più conosciuto del mondo, che già lo aveva incoronato con la Palma d’oro nel 2014 per Il regno d’inverno. Nessun timore, nonostante la sua assenza dal palmares, l’opera ha ricevuto critiche tra le più positive degli ultimi mesi (recensione da nove di Laulilla).

Capitolo prime visioni. All’orizzonte, non s’intravedono opportunità irrinunciabili, ma la rappresentanza è pur sempre nutrita. Dagli Stati Uniti arrivano il dramma Wakefield – Nascosto nell’ombra, che offre un’intensa interpretazione di Bryan Cranston, All the devil’s men – Squadra speciale, un action movie in cui Milo Gibson tenta di seguire le orme del padre (Mel Gibson), ed Encounter, che fa scattare l’ora della fantascienza, con un gruppo di amici trovatisi al cospetto di una creatura aliena, le cui intenzioni sono tutte da valutare. Infine, dal Brasile, ecco il thriller Motorrad, mentre non può mancare all’appello il cinema francese, presente con la commedia Madame (recensione positiva di Furetto60), che snocciola un interessante cast internazionale (la spagnola Rossy De Palma accompagna Toni Collette e Harvey Keitel).

Lo spazio extra del mese è dedicato a una pellicola presentata in concorso al Festival di Venezia del 2018, dove ha diviso la critica, ottenendo al contempo scroscianti applausi dal pubblico. Proprio per questa ragione, l’insuccesso totale di Opera senza autore – selezionato nella short list dei nove film che si contenderanno l’accesso alla cinquina per l’Oscar per il miglior film straniero – è stridente, testimoniando una volta di più quanto sia complicato farsi largo nella schizofrenica distribuzione italiana e arrivare a un pubblico che premia sempre più raramente i prodotti meno reclamizzati. Così, questa sua second life potrebbe essere l’occasione per recuperare visibilità, magari giovandosi di buone notizie provenienti da Los Angeles (recensione positiva di Yume, quasi sufficiente di Alan Smithee).