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Cura di bellezza: Metodo "Sorelle Hudson".
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Era arrivata posta. Una lettera affrancata e scritta a mano, mittenti: le sorelle Hudson.

Le due sorelle le avevo conosciute anni indietro, in un vecchio cinema di periferia, eravamo le sole in sala a guardare vecchi film in bianco e nero. Jane vestiva in maniera bizzarra e masticava chewing gum; Blanche stava su una sedia a rotelle e parlava in modo ricercato. Entrambe avevano un odore di naftalina e cipria, ma tutto sommato mi erano rimaste simpatiche e spesso dopo il cinema mi invitavano a prendere una tazza di thè a casa loro.

Ma ora era passato molto tempo dall'ultima volta che le avevo viste (il cinema che frequentavamo aveva chiuso i battenti), e questa lettera mi incuriosiva e impensieriva allo stesso tempo.

Bette Davis, Joan Crawford

Che fine ha fatto Baby Jane? (1962): Bette Davis, Joan Crawford

Gentilissima signora Maghella”, cominciava così questa lettera che capì presto essere un invito, “siamo qui a chiederle di partecipare ad un incontro tra amiche che si terrà presso la nostra dimora il 28 luglio di questo mese, alle 18.00 di sera. L'incontro prevede un piccolo rinfresco, una presentazione di un corso di danza e una vendita di prodotti per la bellezza. Non si faccia vincere dai pregiudizi riguardo le vendite casalinghe, l'invito è ristretto alle nostre più intime conoscenze e lei rimarrà stupita di quanto questo incontro risulterà interessante e stimolante in questo particolare periodo della sua vita.

L'aspettiamo con ansia e fiducia, Jane e Blanche Hudson.”

La frase che mi esortava a non farmi prendere dai miei pregiudizi mi lasciò perplessa e mi impedì di buttare la lettera nel cestino (come faccio solitamente con certe pubblicità).

Ma guarda queste due vecchie che si sono messe a vendere le creme per la bellezza”-mi dicevo mentre guardavo sul calendario che il 28  luglio era solo tra qualche giorno- “ma poi che ne sanno loro di me e dei miei pregiudizi? Abbiamo scambiato solo qualche parola di cortesia dopo un paio di film”. Non dimenticavo però gli occhi penetranti di Jane e quelli malinconici di Blanche, e il loro odore di naftalina misto a quello di cipria...e improvvisamente mi venne voglia di rivederle.

Bette Davis, Joan Crawford

Che fine ha fatto Baby Jane? (1962): Bette Davis, Joan Crawford

Passai i giorni invasa da uno strano torpore, come un dormiveglia, che mi permettesse di arrivare alle 18.00 del 28 luglio priva di pensieri. Il giorno arrivò. Passai tutta la mattina a cercare qualcosa di carino da mettermi, trovare una nuova pettinatura, ma non mi riuscivo a vedere nello specchio, che mi riproduceva sfuocata e scontenta. Preparai dei biscotti da portare per il rinfresco (mia madre mi ha insegnato a non presentarmi mai a mani vuote quando si va a casa di qualcuno) e mi avviai verso casa Hudson come una sonnambula.

Bette Davis

Che fine ha fatto Baby Jane? (1962): Bette Davis

Mi venne ad aprire Jane, con un vestito di tulle e pizzi. Una cintura troppo stretta e chiusa con un fiocco mostrava un giro vita ormai perso molti anni fa. Boccoli biondi erano raccolti da un fiocco simile a quello della cintura che rendeva la testa grande di Jane ancora più grande, simile ad una di quelle bambole che una volta venivano messe sopra i letti matrimoniali.

Jane mi accolse con cordialità e mi fece accomodare nel salotto dove altre volte avevamo preso il thè. Nella stanza, oltre la sorella Blanche, c'erano altre tre signore che non conoscevo: Miss Tanner, insegnante della prestigiosa accademia di danza di Friburgo; Ann e Norma Desmond (che ho scoperto essere una famosa diva del cinema muto), amiche entrambe di vecchia data di Jane e Blanche.

Barbara Steele

The Butterfly Room - La stanza delle farfalle (2012): Barbara Steele

Gloria Swanson

Viale del tramonto (1950): Gloria Swanson

 

Tutte e cinque le donne si fecero avanti per salutarmi in maniera molto (troppo) calorosa e mi apparvero tanto più vecchie con i loro visi truccati in maniera eccessiva. Jane mi sussurrò alle spalle che ci avrebbe raggiunte più tardi una sesta signora.

Mi sedetti un poco in disparte e a disagio: perché ero lì? Perché mi avevano invitata? Io non ero come loro, non c'entravo niente con loro. Miss Tanner cominciò ad illustrare il corso di danza al quale nessuno di noi (ovviamente) avrebbe mai partecipato. Eppure le signore parevano molto interessate a conoscere ogni aspetto delle iniziative che Miss Tanner proponeva. Chiedevano degli orari, dei costi, di cosa sarebbe stato necessario portare. Blanche, sulla sua sedia a rotelle, appariva la più entusiasta a cominciare, mentre Jane faceva già piccoli passi di danza mentre apparecchiava la tavola per il rinfresco e si informava se c'era la possibilità di inserire numeri di tip tap.

Io non riuscivo a spiccicare parole, ero quasi ipnotizzata dalle parole di Miss Tanner e dagli occhi di Ann, che mi sembravano enormi su un viso nascosto da lunghissimi capelli neri. Norma Desmond aveva acceso una sigaretta appoggiata ad un lungo bocchino nero, e il fumo aveva reso l'aria irrespirabile.

Jane cominciò a passare con un vassoio, invitandoci a prendere dei dolcetti preparati da lei. I miei biscotti erano rimasti nell'anticamera, ancora incartati, ma non riuscivo a muovermi per andarli a prendere; gli occhi mi bruciavano. Le donne mangiavano in maniera rumorosa, mugolando di piacere ad ogni boccone.

Io masticavo invece con fatica, ingoiare il pastone che si formava in bocca risultava quasi impossibile senza un sorso di acqua, che ovviamente era del tutto assente, sostituita da una limonata troppo zuccherata (sempre preparata da Jane Hudson in persona).

Jane era ansiosa che finissi tutto quello che mi era stato servito, per qualche istante mi venne il terrore che mi avessero avvelenata, che tutto fosse stato organizzato per rapinarmi o uccidermi o chissà cos'altro. Chiusi gli occhi per un istante. Li riaprì e vidi le cinque donne che mi osservavano silenziose. Accanto a loro c'era la sesta amica che si presentò come Margaret Morgan (ma quando era entrata? Chi le aveva aperto la porta?), prese una piccola campanella e disse: “la vendita abbia inizio!”

Ann cominciò a pettinarmi i capelli, mi diceva quanto fossero belli e forti.

Jane mi abbottonava la camicetta, mi diceva che bel personale avessi.

Norma mi mise un rossetto rosso fuoco sulle labbra mimando con la bocca dei baci muti.

Blanche mi sistemava le scarpe ai piedi, mi diceva che sembravano quelli di una ballerina.

Miss Tanner mi accarezzava le guance, mi diceva che avevo la pelle liscia come quella di una pesca.

Margaret Morgan intanto camminava intorno a noi, non distogliendo mai il suo sguardo magnetico.

Non avevo più paura, non mi sembravano più così vecchie, anzi...sembravano più luminose, più agili nei loro movimenti. Ero contenta di essere lì con loro, e mi piaceva quello che mi stavano vendendo. Appoggiai la schiena alla spalliera della poltrona e mi rilassai completamente. Mi ricordai improvvisamente chi fossero tutte quelle anziane donne che mi stavano vendendo le loro premure, i loro consigli per invecchiare senza rimpianti, le loro bizzarrie da vecchie di merda, le loro rughe, i loro ricordi. Mi ricordavo che un tempo erano state le più belle di tutte e che oggi avevano scelto di non ostinarsi a rimanere quello che erano state ma di ascoltare i loro corpi invecchiare. Bisogna essere delle streghe? Fare pozioni potentissime per poter vendere certa saggezza? Forse sì! Ero stata molto fortunata a partecipare a questa promozione per poche amiche intime.

Bette Davis

Che fine ha fatto Baby Jane? (1962): Bette Davis

Jane mi accompagnò con delicatezza davanti ad un grande specchio, “Guardati! Guarda se ti piace quello che hai comprato qui da noi!”, mi disse a bassa voce in un orecchio. Vidi la ruga sulla fronte, quella delle preoccupazioni. Le linee più profonde agli angoli della bocca, quelle delle risate con gli amici. I capelli bianchi, quelli delle paure e dei dolori. La pancia che non mi aveva dato figli. I miei polsi piccolissimi ma che sapevano reggere carichi pesanti. Le mani dalle dita magre che avevano fatto disegni bellissimi e colorati. Lo sguardo, il sorriso e il cuore, che solo io potevo riconoscere e che non erano invecchiati di un solo secondo. Mi voltai verso le mie amiche che erano diventate tutte bellissime e nuovamente giovani. “Finché comprerai da noi i nostri prodotti di bellezza, noi riusciremo a mantenerci in vita e tu ad avere la voglia di guardarti allo specchio per quella che sei.

Uscì con le mie amiche a prendere un gelato sulla spiaggia, era stata Jane ad insistere per andare, diceva che lo facevano sempre lei e sua sorella quando erano piccole. Ma questo è un altro finale, di un altro film bellissimo che mi continua a mantenere giovane, un prodotto consigliato e garantito dalle sorelle Hudson.

 

Starring:

Bette Davis is Jane

Bette Davis

Miss prima pagina (1935): Bette Davis

 

Joan Crawford is Blanche

Joan Crawford

Tormento (1934): Joan Crawford

 

Alida Valli is Miss Tanner

 

Barbara Steele is Ann.

 

Gloria Swanson is Norma Desmond.

Gloria Swanson

Tristana e la maschera (1928): Gloria Swanson

 

Meg Foster is Margaret Morgan

 

...e l'amichevole partecipazione di Maghella.

 

 

 

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