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Better Gall the Orange Stranger (and the Black-Green cumpà).

 

 

Chiudetev'in casa, sprangate le porte e mettete dei sacchi di sabbia alle finestre (aprite solo al corriere di Amazon dopo il Prime (aka Crime) Day). 

 

[©manig0ldo/EcceSatira]

[©Staino]

 

Il Nostro Tempo: lo spazio nero di pellicola tra un frame e l'altro.

 

(© Bucchi, 2018)
(© Biani, '18)

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Altri, invece, non arriveranno, mai, ovvero: 1+1=3.

Matteo Salvini batte Marco Minniti per quasi 600 a più di 1.000. Com'è possibile? Nell'epoca Minniti in 10 mesi vi sono stati un migliaio di morti e dispersi accertati durante la traversata del Mediterraneo centrale nel transetto fra le coste libiche e quelle italiane, nell'era Conte (Salvini-Toninelli) più della metà...ma in un solo mese.

Uno...

(Fonte: Ministero dell'Interno

...più uno...

(Fonte: OIM/IOM)

...uguale due. Per una volt'almeno...   

 

Addenda 24/07/'18.

Ed ora, un po' di raccolta differenziata (Annalisa Camilli, Francesca Mannocchi & C. si armano di santa pazienza, lance ad alta pressione e sacchi della monnezza per raccattare e dilavare lammerda) delle ultime due settimane:    
- https://twitter.com/mannocchia/status/1016843353684619264 (10 Luglio 2018)
- https://www.internazionale.it/bloc-notes/annalisa-camilli/2018/07/11/travaglio-ong-migranti (11 Luglio 2018)
- https://www.valigiablu.it/travaglio-ong-migranti/ (13 Luglio 2018)
- https://twitter.com/annalisacamilli/status/1021065000348155904 (22 Luglio 2018)
- https://www.valigiablu.it/smalto-unghie-josefa-bufala-razzista/ [23 Luglio 2018 (*)]

(*) Nel secondo resoconto di @ValigiaBlu gli account twitter della folta schiera di merde viventi non sono stati "oscurati" come spesso - in gener(al)e - accade in questi casi per far sì che non si diano clic e visibilità a tali merde: l'occasione è buona per renderli finalmente edotti su di chi son veramente figli. 

 

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Questo nel mondo della Finzione dell'UpSide Down. Mentre nella tremenda Realtà fatta di mafie al potere, sistema carcerario corrotto, incapace e irredentore, cowboy capitalisti e sfruttamento della prostituzione...

 

Better Call Saul, stag.4

Orange Is the New Black, stag. 6

Stranger Things, stag. 3

Live, Now, On Air: “YellowStone

Ed in fine, come ciliegina sulla torta, "the Deuce", stag. 2

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Ultimi commenti

  1. Carica precedenti
  2. Marcello del Campo
    di Marcello del Campo

    […] il popolo vuole una cosa sola: vendetta. E vendetta avrà. La vendetta non vuol sentir ragioni perciò è inutile spiegare, argomentare, cercar di convincere o dissuadere. Chi vuole vendetta è pronto a qualsiasi orrore, è anche ciecamente pronto a finire nell’abisso.
    Perciò mettiamoci l’anima in pace: in quale abisso finiremo esattamente non è chiaro, ma chi avrà la sventura di vivere nei prossimi dieci anni l’abisso non lo eviterà.
    Chi ha predisposto le condizioni per l’abisso? La smorfia ringhiante di Matteo Salvini, o il malinconico sorridente Mario Draghi?
    Il pilota automatico è la ragione sottomessa all’algoritmo. Ora il popolo si è arrabbiato e non intende più ascoltar la ragione. La ragione è spenta, parla il popolo.
    Il popolo non esiste, naturalmente. È un’astrazione romantica che finge di essere molto concreta. Ha i muscoli tesi, la bava alla bocca, gli occhi fuor dalle orbite, ed è assetato di sangue.
    Il popolo è la società che ha perduto il ben dell’intelletto, la società privata della capacità di parola, di analisi e di sintesi, il popolo è la società quando la complessità dei conflitti e delle mediazioni è stata cancellata dall’automatismo della finanza, e la ricchezza delle forme di vita è ridotta all’identità.
    Come Hitler e come Mussolini, che strepitarono all’inizio contro la finanza per diventarne alfine i beniamini, anche Matteo Salvini sa bene che il pilota automatico è un nemico troppo forte per lui. Quindi inventa dei nemici deboli, anzi sceglie i più deboli di tutti, quelli che non hanno l’energia per difendersi né per reagire, quelli che il colonialismo bianco ha ridotto alla miseria e le guerre euro-americane hanno precipitato nel caos. Quelli che travolti dai flutti cercano un porto sicuro e trovano la guardia libica.
    Ma Salvini non è il primo assassino che abbia occupato il posto di Ministro degli Interni. Senza risalire a Mario Scelba, ricordo che quaranta anni fa un Ministro degli Interni uccise un mio amico che si chiamava Francesco Lorusso. E ricordo che negli ultimi tre anni un altro Ministro degli Interni ha decretato con grande approvazione di tutti i democratici che i migranti vanno bastonati mentre annegano, o vanno consegnati ai torturatori libici.
    L’incombente assassino degli Interni è soltanto più stupido, più fanatico, ma non per questo più pericoloso. Pericoloso infatti non è Salvini, ma l’assenza di un’alternativa alla sua demenza criminale.
    I liberal-democratici credono (o fingono di credere) che il nazional-socialismo sia una tempesta temporanea e alla fine la democrazia ragionevole tornerà. Si fanno delle illusioni: la democrazia è morta e non risorgerà né in Italia né negli Stati Uniti.
    Presto coloro che hanno votato per Trump o per Salvini capiranno che il loro salario non ha smesso di diminuire, e che la precarietà e la disoccupazione non sono destinate a recedere, ma non per questo torneranno a votare per i patetici politici della sinistra. I nazional-socialisti cercheranno piuttosto un capro espiatorio, anzi lo hanno già a portata di mano: le vittime di cinque secoli di colonialismo premono ai confini d’Europa e sono già rinchiusi in campi di concentramento tutt’intorno al mar Mediterraneo.
    La memoria dell’Olocausto novecentesco è destinata a impallidire di fronte all’Olocausto che si sta preparando. La differenza è che oggi dalla parte dei nazisti c’è uno stato che si definisce ebreo.
    Il processo che ha portato al trionfo del nazional-socialismo in larga parte dell’occidente assomiglia a quello che si svolse negli anni trenta del secolo passato, ma la conclusione sarà differente.
    Non sarà la resistenza a portarci fuori dall’abisso, ma solo l’emergere di una soggettività collettiva cosciente che sia capace di smantellare il pilota automatico, di sostituire l’automatismo finanziario capitalista con un programma al servizio dell’utile sociale.
    Ma una soggettività all’altezza della catastrofe non potrà emergere se non dallo sconvolgimento che la catastrofe sta preparando. Nel frattempo occorre anzitutto non smettere di capire, e occorre moltiplicare i giusti tra le nazioni: coloro che non si riconoscono in nessuna razza e in nessun popolo, coloro che non si piegano all’infamia e restano umani, silenziosamente o rumorosamente.
    [Franco Berardi Bifo - Alfabeta2. 29 luglio 2018]

    1. mck
      di mck

      Rumorosamente, e spero fastidiosamente, nel mio/nostro piccolo.

    2. mck
      di mck

      PS. Accelerando distruzione.

      Dopo l'età dell'escremento vi è l'età della pietra, vorrà dire che, dopo qualche cadavere di troppo, torneremo a praticare "l'esercitata memoria degli analfabeti" [cit.; un giorno ne parlerò, del più bel libro che abbia mai letto].

      Ché la storia non insegna, (s)colpisce.

  3. mck
    di mck

    Sono aperte le scommesse: cos'accadrà prima?
    - L'esca da clic / foglia di fico (no, Fico, tu non c'entri, si, lo so che pure tu sei un paravento, ma in questo caso non c'entri) lascerà ilFattoQ.
    - Il FattoQ cambierà - sindrome autoimmune - linea editoriale (ma non editore).

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/31/la-mia-italia-non-e-quella-di-salvini-e-dei-suoi-sottoposti-di-maio-e-conte/4528114/

    "L'Italia s'è mesta". Eh già.

    1. mck
      di mck

      Aggressione a Daisy Osakue.

      Beppe Grillo: "L’indignazione di un uovo in faccia, c’è quanto basta per restare paralizzati mediaticamente, l’unica cosa sensazionale è stata la mira del razzista di merda oppure il caso."

      Voglia gradire.

      https://ichef.bbci.co.uk/images/ic/640x360/p01h0qby.jpg

      (Sorry, David Attenborough)

    2. mck
      di mck

      Presi gli aggressori di Osakue. Uno di loro è un "Figlio di Dem".
      Questa storia di rincorrere le destre giocando sul loro terreno ripaga da ogni punto di vista.

    3. M Valdemar
      di M Valdemar

      Ovviamente ricoperto di insulti. Intendo l'articolo di Ferruccio Sansa (massì, gli serve gente così per potersi definire pluralista). Strano. Sul Fatto. Peggio de Il Giornale ai tempi di B.
      Ah, ancora un abbraccio a tutti quelli "di sinistra" che hanno abbracciato la criminosa causa destrorsa dei pentaleghisti.

    4. mck
      di mck

      Un sereno calcio nei coglioni a chi ha votato PD a suo tempo inseguendo 80 euro e smantellando lo statuto dei lavoratori.
      Da un'opposizione di Destra (Monti/Mr.Wolf + PD-B.) a un governo di Destra (Salvini e i suoi nanetti da giardino che recitano il mantra: "Non è nel programma!").

  4. M Valdemar
    di M Valdemar

    Comunque, qualsiasi analisi critica sull'avvento del fasciopopulismo pentaleghista non può prescindere dal considerare il ruolo - purtroppo fondamentale - di quello che si è rivelato essere il mezzo del Male. Internet (e la sua malevola estensione che tutti ci avvolge: i social).
    Copincollo qui una breve ma esaustiva riflessione (in toto condivisibile) postata da Roberto Recchioni su fb (toh, i social!):

    " Buona parte delle tecniche di comunicazione della destra italiana sono una riproposizione di quanto, negli ultimi vent'anni, è emerso da Internet, prima su bbs, newsgroup e forum, poi sui social. Tutto si basa su quattro concetti base:

    - il trolling

    - le fake news

    - i meme

    - i profili fake

    Il Trolling
    La tecnica del trolling è semplice: fai una qualche provocazione assurda, qualche dichiarazione insensata, e aspetti le reazioni scomposte delle persone "normali". Più il trolling è efficace e più reazioni scomposte ottieni da parte dei tuoi avversari e più ottieni consenso non tanto per quello che tu hai detto ma, piuttosto, per la maniera in cui hanno reagito quelli che ci sono cascati.
    La soluzione di quell'Internet 1.0 che, assieme alla netiquette, ormai non esiste più, era la formula "don't feed the troll", non alimentare il troll, non andargli dietro, ignorarlo. Che è facile a farsi quando il troll è NanoBaghonghi89, più complicato quando a trollare c'e il Ministro dell'Interno e il suo consapevole (e giovanissimo) staff social.

    Le Fake News
    Se sui social ripeti abbastanza volte una cosa falsa, sembrerà vera, se ripeti troppe volte una cosa vera, sembrerà falsa.
    Internet doveva essere il luogo dell'hyper testo dove chiunque avrebbe avuto accesso a informazioni corrette con un solo click.
    Il realtà, l'eccesso di contentuti ha portato al paradosso che le informazioni corrette (la "verità", se vogliamo) oggi siano distinguibili dalle informazioni scorrette (le bugie o le fake news) solo attraverso un consapevole lavoro (sottolineo: lavoro) di controllo dei fatti che non può essere ricondotto mai a una sola fonte. È uno sbattito che a pochi va di fare, molto più semplice credere ai titoli (nemmeno agli articoli) che sostengono la nostra opinione già predefinita (il bias di conferma, che è un meccanismo molto piu pericoloso dell'abusato analfabetismo funzionale e che colpisce a destra come a sinistra) piuttosto che approfondire e, magari, accollarsi l'ulteriore fatica di rivedere le proprie idee. Fabbricare fake news è facile ed economico e garantisce risultati eccellenti.

    i Meme
    Fanno ridere.
    Non ridi? Non capisci che è uno scherzo, non hai ironia.
    Profilo virale altissimo, comunicazione visiva immediata.
    Ci puoi far passare i concetti peggiori, le bufale peggiori, le mostruosità totali.
    Se non ridi sei un buonista o uno snow flake. Se non ridi, perché difendevi Charlie Hebdo? E' solo umorismo nero.
    L'alt-right americano li ha usati come primo strumento di propaganda. Una condivisione un amen, fratello.

    I Profili Fake.
    “Quello che conta è la percezione che hanno i cittadini.”
    - Davide Casaleggio -

    Stabilito che su Internet la realtà dei fatti non conta ma conta il percepito, basta anche una singola persona, ben motivata e con parecchio tempo libero, per creare un certo numero di profili fake che ripetano la stessa fake news, o la stessa provocazione, o la stessa critica, o la stessa polemica, capaci di cambiare la percezione complessiva di un fatto, o di un prodotto, o di una persona.
    Vi fanno ridere tutti quei profili fake che vi chiedono l'amicizia? Ecco, non ridete, perché servono a qualcuno e quando saranno "cotti", ovvero avranno il giusto numero di amici e interazioni per sembrare reali, verranno "svegliati" e messi all'opera.

    Come ci si tutela da tutto questo?
    Non lo so.
    Questi meccanismi, in ambiti circoscritti come i forum, erano controllati da una moderazione assolutamente non democratica che, nel mondo reale di oggi (che comprende anche i social) non può essere applicata se non ledendo parecchi diritti dell'uomo.

    L'unica via è la responsabilità e la consapevolezza.
    Che, grossomodo, significa che siamo fottuti. "


    Io non vedo via d'uscita. Altro che popoli che si risvegliano e detronizzano il Re e la sua Corte. Questi li avremo per trent'anni.

    1. mck
      di mck

      La deriva è evidente. Non concordo però sui catalizzatori, gli aggregatori, gl'inneschi e i facilitatori.
      Nel 1922 nel mio paese, proporzione percentuale comune a quasi tutti, c'erano tre osterie principali, ognuna vergata da un diverso vessillo: una con lo Scudo Crociato del Partito Popolare ('18) di Don Sturzo, una con la falce e il martello del Partito Comunista ('21) di Gramsci e una con i fasci littori del Partito Fascista ('21) di merda.
      Come "compito sociale", al netto delle sostanziali differenze materiali, erano i facebook, twitter, instagram di oggi.
      La televisione ha sempre fatto e fa di uguale e di ben peggio (e meglio).
      La rete, sin dal suo primo espandersi mainstream, è stata popolata da pseudopodi di cascami da bar e da estroflessioni di cervelli rachitici da parrucchiere (così come le cabine elettorali: se i "test di cittadinanza" - con una forte implementazione basilare riguardo la semplice "comprensione del testo" - venissero estesi a tutta la popolazione votante...).
      Il Fatto Quotidiano ospita sia Sansa - del perché, del per come e del perché cazzo s'è già detto sopra - sia i commenti dei fuoriusciti-da-sé (del perché etc...).
      Su questa -- copia archiviata per non donare accessi: http://archive.is/pD54p -- notiziona da clickbait, ad esempio, i commenti si dividono tra fascio-leghisti contro grullini, mentre i piddini ovviamente esplodono contro tutti gli altri e verso sé stessi (impagabile il Renzi in fregola da twittatore precox del "selvaggiamente picchiata" in riferimento a Osakue).
      Al PD - vorrei scrivere al Buon Senso, ma l'inconciliabilità dei termini è evidente - non va meglio sulle pagine del Corriere e di Repubblica.
      [Purtroppo Gori in Lombardia e Potere al Popolo al Senato non ce l'hanno fatta (sarcasmo on - avevano circa le stesse speranze - sarcasmo off).
      Il M5* ha scelto una maggioranza forte e sbagliata contro una maggioranza più debole e più giusta; e gl'insulti di Renzi conta(va)no nulla, sia chiaro.]
      I social non hanno aumentato le rigaglie testicolari, le hanno radunate. Catene di Sant'Antonio, truffe alla nigeriana, vieni sul retro che ti passo un cellulare nuovo a 50 mila lire, ovvero: mattone forever, etc..., son cose da sempre esistite.
      E, al contrario, i social radunano anche il meglio, a volte, anzi non poi così raramente.
      Ed eccoci alla reductio ad nazium. Hitler è stato eletto con la propaganda (gli errori di Versailles, il brodo di coltura di Weimar), ma senza social, Matteotti è scomparso senza colpo ferire e senza spam da parte di changeorghisti e avaaziani.
      La deriva è evidente. Ma era nell'aria, non nella rete.
      Contro il FUQ non abbiamo De Gasperi, ma Renzi e Casini.

    2. mck
      di mck

      PS. Confido in una grande Forza Naturale, tipo le maree: l'alternanza democratica.

  5. mck
    di mck

    Applausi scroscianti dalla folla di orfani, vedove e curiosi per Salvini - in posa selfica, per l'occasione senza pettorali penduli adornati da sparuti peli solitari in mostra (delle Atrocità) - e Di Maio ai funerali di Stato (tra l'altro, questo Stato, continuano a volerlo seppellire cerimoniosamente ma lui niente, imperterrito, sopravvive) per una parte delle vittime del crollo del ponte autostradale Morandi sul Polcevera e qualche palazzo popolare a Genova.
    La salma di Martina s'è tentato di rianimarla con qualche "Buu!" e qualche sputo, ma lui niente, nulla, imperterrito, in pieno rigor mortis, si lascia portare in spalla.
    Il Pòppolo sono Loro.
    Quasi tutta l'erba crassa ("borghese", "proletaria") è un Fascio.
    Qualcuno tace.
    Parola di Gramigna.

    1. mck
      di mck

      Il buon senso si nasconde dal senso comune.
      O è solo, al peggio, plaudente/fischiante claque organizzata da stadio, e al meglio, tifo.
      In tal caso: forza No-Vax.

    2. mck
      di mck

      Della Pontificante Odiozia (costernata, indignata, impegnata, da Palermo ad Aosta).

      La domenica delle salme
      non si udirono fucilate
      il gas esilarante
      presidiava le strade.

      La domenica delle salme
      si portò via tutti i pensieri
      e le regine del ‘'tua culpa''
      affollarono i parrucchieri.

      […]

      Il ministro dei temporali
      in un tripudio di tromboni
      auspicava democrazia
      con la tovaglia sulle mani e le mani sui coglioni

      “Voglio vivere in una città
      dove all'ora dell'aperitivo
      non ci siano spargimenti di sangue
      o di detersivo.”

      A tarda sera io e il mio illustre cugino De Andrade
      eravamo gli ultimi cittadini liberi
      di questa famosa città civile
      perché avevamo un cannone nel cortile
      (un cannone, nel cortile).

      […]

      La domenica delle salme
      nessuno si fece male
      tutti a seguire il feretro
      del defunto ideale...

    3. mck
      di mck

      In che modo risponde a chi vi attacca sui social?

      «Citando l’esempio di Salvatore Todaro, il nostro comandante sommergibilista che durante l’ultima guerra mondiale salvava gli equipaggi delle navi nemiche che aveva appena affondato. Perchè diceva di sentirsi 2 mila anni di civiltà sulle spalle che una cosa ci hanno insegnato: l’essere umano in mare va salvato sempre e comunque. Nel novembre 1940 una donna portoghese scrisse così al nostro Ministro per la Marina: “Vorrei che queste righe siano fatte recapitare al comandante del sottomarino italiano che ha affondato la nave Kabalo: felice il Paese che ha dei figli come i vostri”...»
      .

      Mi sarebbe andato bene anche un: "Li cannoniamo".

    4. mck
      di mck

      Aiudo! Sono già guì! Ber forduna ghe g'è il https://www.redditodicittadinanza2018.it/

  6. mck
    di mck

    Datosi che nel mondo della fantasia (selfini, giggini, geni pontieri, taserini, diciottini...) succedo le peggio cose, rifugiamoci nella Realtà: mi sono fatto un regalo: ho recuperato il 4° ep. della 4a stag. di "Better Call Saul", e di seguito ho assistito al 5°.
    Fate(ve)lo pure voi.

    1. mck
      di mck

      Tre modi di/per affrontare la Merda dei Tempi:

      -- Tom Nichols – “la Conoscenza e i Suoi Nemici (l'Era dell'Incompetenza e i Rischi per la Democrazia)” – LUISS – 2017

      “Internet è un'arena in cui le persone possono reagire senza pensare, e quindi a loro volta si infervorano nel difendere le loro reazioni di pancia anziché accettare nuove informazioni o ammettere un errore, soprattutto se è un errore evidenziato da persone che hanno un'erudizione o un'esperienza maggiori.”

      -- Edoardo Albinati – "Cronistoria di un Pensiero Infame" – Baldini+Castoldi – 2018

      A proposito del Capitano Salvatore Todaro.
      Salite-a-bordo-cazzo.

      -- Ricky Gervais – "Humanity" – NetFlix – 2018

      Il bis. Not one word, only love.

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