Oggi faremo una bella chiacchierata con Giovanni Bufalini, film-maker del quale ultimamente abbiamo visionato, apprezzato e molto parlato del suo lavoro d'esordio MARASMA MILANO.
- Ciao Giovanni e ben trovato!
Parliamo del tuo lavoro d'esordio, MARASMA MILANO. Come ti è venuta l'idea di realizzare un documentario sulle curiosità del capoluogo lombardo?
- Ciao Dave. Piacere di rispondere alle tue domande. Il film è del 2001, avevo venticinque anni quando l'ho realizzato e già da diversi mesi mi ero trasferito a vivere in città dalla mia piccola Orvieto. Per quello ho voluto dedicare il film agli "emigranti" di tutti i tempi. Milano è una città che ho amato molto, anche e soprattutto per le sue molteplici contraddizioni. Mi sembrava che la forma del Mondo Movie (soprattutto quella dell'ultima fase cinematografica, più grottesca ed ironica alla MONDO CANE 2000 di Crisanti e Massi) fosse la più adatta a rappresentare il crogiuolo che rappresenta quella città. MARASMA MILANO è il mio esordio alla regia da professionista, dato che fu realizzato con il contributo proprio della regione Lombardia. Spero dunque di essere riuscito nell'intento, al netto delle tante ingenuità che il film contiene.
- Su molte fonti lo danno come "ultimo (o uno degli ultimi) mondo movie realizzati in Italia". Ti piace questo tipo di pellicole? La tua intenzione era proprio di fare un lavoro del genere o il risultato finale è puramente casuale?
- Assolutamente intenzionale. Ho studiato a fondo i Mondo Movies prima di realizzarlo. Proprio per quello credo è ritenuto da molti l'ultimo Mondo Movie (al mondo) vero e proprio. Per la sua struttura a blocchi, concatenati tra di loro dalla voce narrante, con i suoi coloriti voli pindarici. Questa analisi fu fatta per prima dagli organizzatori della VI edizione di Roma Doc Fest nel 2007. Dopo che li contattai per avvisarli che avevo realizzato un film del genere nei primi anni del nuovo millennio (mentre la rassegna chiudeva con quelli tardivi degli anni '80) volevo fortemente inserirlo come proiezione evento speciale. La rassegna si era aperta con la versione restaurata di MONDO CANE alla presenza di Jacopetti in persona. Gli stessi organizzatori mi fecero sapere poi che il mio film aveva fatto cacare al Maestro. Il che mi sembrò allora assolutamente coerente col genere Mondo Movie. Avevamo chiuso il cerchio!
- Ti ha ispirato un autore in particolare?
- MONDO CANE appunto e, in particolare, AFRICA ADDIO di Jacopetti & Prosperi sono tra i miei preferiti. Cinema puro, in grande stile. MARASMA MILANO però, girato in digitale da una troupe di tutti ventenni alle prime armi, è ispirato maggiormente a quel modo più cazzarone e ironico al quale mi riferivo prima, proprio anche del web e della tv che sono arrivate dopo. In questo senso mi piace pensare che sono stato un precursore nel mio piccolo, da indipendente. Gli autori di "Lucignolo" magari se lo sono visto.
- Negli anni successivi di quali generi ti sei occupato principalmente?
- "Tutti e due i generi: country e western" direbbe la moglie di Bob nel suo bel localino in THE BLUES BROTHERS. Io ho fatto anche altro, invece. Un centinaio di prodotti di tutti i tipi, in questi quasi vent'anni di carriera fin qui.
- Vuoi parlarci in particolare di qualche tuo (o al quale hai collaborato) film che ricordi più con piacere?
- Ricordo tante produzioni con piacere, ognuna è parte del mio percorso. DOMANI il cortometraggio con Beppe Fiorello col quale ho vinto il premio speciale ai Nastri D'Argento nel 2011, lo spot ufficiale del 35mo Fantafestival e il mio film musicale PERGOLESI STABAT MATER se devo nominarne alcune.
- Autori preferiti?
- Tanti, tra quelli del passato, ma uno sopra a tutti: Sir Alfred Joseph Hitchcock, Maestro tra i maestri.
- Che tipo sei? Cosa ami in particolar modo? Cosa ti piace?
- Un tipo all'antica, sostanzialmente. Con la mia famiglia che amo e ancora tante storie da raccontare.
- Che ne pensi della situazione cinematografica italiana attuale?
- Che è una guerra per potersi esprimere, ma che vale la pena combatterla per riuscire a farlo. Mi piacciono Garrone e Sollima. Ma il mio preferito rimane Michele Soavi.
- E dell'Italia in generale?
- Nonostante tutto, l'unico paese dove mi piacerebbe vivere al Mondo.
- Cosa consiglieresti ad un ragazzo che vuole intraprendere la strada di film-maker?
- Tra un paio d'anni saranno venti che insegno regia e sceneggiatura in varie scuole ed università d'Italia. Studiare è importante, lo ripeto spesso ai miei allievi. Ma quello che davvero conta è Fare.
- Grazie mille Giovanni!
- Grazie a te e un saluto agli amici di Film Tv e del Dizionario del Turismo Cinematografico!!!
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