Home video (dvd e blu ray) – Principali uscite Maggio 2018

Non fosse stato per il terzo – e ultimo – atto di un titolo di successo, il mese di maggio del 2018 sarebbe stato ricordato prima di tutto per avere in seno tutti i film italiani più visti della stagione (non solo, nessuno ha fatto altrettanto bene da gennaio 2017). Il cinema italiano batte un colpo anche tra le uscite d’autore, mentre per una volta scarseggiano le prime visioni ma tra le stesse spicca un recupero fondamentale per i cinefili più attenti. Infine, cominciano a essere sfornate le prime pellicole in zona Oscar 2018, che vedranno un’ulteriore integrazione nel mese di giugno.

Con l’uscita in dvd e blu-ray di Cinquanta sfumature di rosso, si chiude il percorso di una trilogia osteggiata dalla critica e invisa anche – almeno a parole – da buona parte del pubblico (recensione negativa di Nickoftime e media voto che parla da sola), ma capace di portare tanto fieno in cascina anche al terzo capitolo, che in Italia ha conseguito una delle sue performance migliori a livello mondiale, con circa 14,5 milioni di euro a fine corsa. Insomma, ne parlano tutti male, non solo i cinefili, ma poi le sale festeggiano incassi di rara consistenza. Alle spalle, e con un discreto margine di distacco, di questo grande successo, approdano in videoteca i tre film italiani di maggior richiamo della stagione in corso (attenzione, ci sarebbe pure il quarto: Napoli velata). Nel caso del più visto, è lecito parlare di sorpresa inattesa. Infatti, Come un gatto in tangenziale è arrivato in sala in coda ai cinepanettoni, per poi sfruttare i loro pessimi risultati, esercitando un richiamo sul pubblico nettamente superiore a quanto i pur apprezzati e riconosciuti Paola Cortellesi e Antonio Albanese riescano a ottenere (recensione positiva di Gangs 87, sufficiente di Alan Smithee, insufficiente di Lampur). Buono il risultato economico anche di A casa tutti bene, che segnava il ritorno di Gabriele Muccino al racconto corale e urlato ai quattro venti made in Italy, a otto anni di distanza da Baciami ancora. Il voto su queste pagine rimane modesto, ma il successo di pubblico non ammette attenuanti (recensione negativa di M Valdemar, quasi sufficiente di Claudio1959, positiva di Guidobaldo Maria Riccardelli). Al contrario, è stato tutt’altro che eclatante il risultato ottenuto da Benedetta follia, distante dalle migliori performance al botteghino di Carlo Verdone, nonostante la cifra raccolta rimanga di tutto rispetto, con giudizi di ogni colore, prevalentemente rivolti su una valutazione sufficiente (recensione negativa di M Valdemar, sufficiente di Halloran, positiva di Gangs 87).

Tra i film d’autore in uscita, emergono quattro titoli, che si distinguono tra loro per origine, premi raccolti, tipologia e riconoscibilità del loro creatore. Da Cannes 2017 approdano Loveless e Happy end, due opere di autori conclamati. Con Loveless, Andrey Zvyagintsev ha conquistato il premio della giuria, descrivendo i cambiamenti - tutt’altro che positivi - in atto nella sua Russia, in un racconto rivedibile in chiave universale (recensione positiva di Laulilla). Con Happy end, Michael Haneke è rimasto – per una volta – a bocca asciutta, dividendo più del solito la critica, mentre su FilmTv.it la considerazione è rimasta compatta sul versante positivo (recensione estremamente positiva di Laulilla, sufficiente di Kurtisonic). Per Omicidio al Cairo e Nico, 1988 si parla invece di due opere piacevolmente sorprendenti, purtroppo passate completamente inosservate dal pubblico italiano. Lo svedese Omicidio al Cairo utilizza un dispositivo crime per descrivere le nefandezze perpetrate nell’Egitto di oggi. Il film diretto da Tarik Saleh ha raccolto svariati riconoscimenti, riuscendo a surclassare anche il più rinomato The square ai premi riguardanti il cinema svedese prodotto nel 2017. Anche la media voto su queste pagine lo premia senza riserve (recensione positiva di Corinzio). Nico, 1988 è un’atipica operazione biografica, un film italiano che si smarca con orgoglio e perizia dalla classica produzione nostrana, arrivando a conquistare il premio per il miglior film della sezione Orizzonti di Venezia74 (recensione positiva di Yume, sufficiente di EightAndHalf).

Uscendo dalle consuetudini degli ultimi anni, le prime visioni in arrivo non offrono l’usuale ricchezza di contenuti, anche se tra i pochi titoli da segnalare, ne compare uno che potrebbe rappresentare un’autentica primizia per i cinefili. Infatti, esce L’impero delle ombre, dramma storico diretto da Kim ji-woon, autore sudcoreano molto quotato, ma scarsamente distribuito da noi (per questo, basta ricordare che I saw the devil è inopinatamente inedito). Motivo in più per premiare l’impegno distributivo della Movies Inspired, cui si somma un’accoglienza di tutto rispetto riservatagli al Festival di Venezia del 2017 (recensioni positive di Supadany, Alan Smithee e Tetsuo35). L’unica altra uscita di un certo rilievo è Welcome to the Rileys, un intenso dramma familiare e relazionale, con protagonisti Kristen Stewart, Melissa Leo e il (mai sufficientemente) compianto James Gandolfini (recensioni estremamente positive di AlexPortman80 e Manuel88).

La sezione extra del mese entra in zona Oscar, con tre titoli di punta, premiati e generalmente assai stimati, cui faranno seguito nel prossimo mese di giugno gli altri pezzi da novanta in materia. Andando per ordine di uscita, il 9 maggio è prevista la release di L’ora più buia, il dramma storico biografico incentrato sulla carismatica figura politica di Winston Churchill, che ha consentito al suo protagonista Gary Oldman di fare incetta di premi, fino ad arrivare al premio Oscar quale miglior attore protagonista, cui va sommata la statuetta per il miglior trucco e acconciatura (recensione positiva di Bufera, sufficiente di Lampur, insufficiente di GoonieAle). Il 16 maggio è invece il momento di Tre manifesti a Ebbing, Missouri, pellicola pluripremiata fin dalla sua premiere internazionale, avvenuta allo scorso Festival di Venezia, nel quale Martin McDonagh conquistò il premio per la miglior sceneggiatura. Nei mesi a seguire, il film ha raggranellato premi in ogni dove, mentre nella serata degli Oscar si è dovuto accontentare dei trionfi di Frances McDormand (miglior attrice protagonista) e Sam Rockwell (miglior attore non protagonista). La media voto su FilmTv.it è tra le più alte degli ultimi anni, con conseguente presenza schiacciante di giudizi positivi (recensione positiva di Supadany, sufficiente di Karugnin, insufficiente di Mm40). Infine, il 17 maggio arriva The post di Steven Spielberg, opera che rivitalizza l’impegno del giornalismo d’inchiesta negli anni delle fake news, agganciandosi narrativamente a Tutti gli uomini del presidente di Alan J. Pakula, senza scordare il peso specifico della figura femminile protagonista, interpretata da Meryl Streep che, in coppia con Tom Hanks, costituisce una prelibatezza dell’arte recitativa. L’opera è stata accolta con grande enfasi dalla critica professionistica, mentre su queste pagine ha ottenuto un giudizio lusinghiero, pur con alcuni distinguo (recensione positiva di Supadany, sufficiente di Lampur, insufficiente di Elisabetta2018).