Il fuoco è una creaturina che nasce da un embrione delicatissimo, si sviluppa e cresce. Soffro quando devo abbandonare un crepuscolo a sè, quando devo addirittura soffocarlo o ucciderlo. Mi commuovo, quando posso addormentarmi con lui, cullato da onde luminose e tenere; mentre la notte fuori grida tempesta.

Il fuoco è la mia anima, si nutre di vita e ricopre di coltri fertili ciò che metabolizza. Il fuoco è devastante e silenziosa verità, le sue braccia avvinghiano ogni cosa, le sue dita sfiorano l'aria come aneliti verso l'infinito senza mai piegarsi alla gravità terrena.

Il fuoco... il fuoco... mi avete provocato, avete distrutto i miei totem, la mia dignità. Avete giocato con le mie scintille, spegnendole tutte dopo averle nutrite e cresciute, avete violato la mia carne, la mia anima, i miei desideri, le mie aspirazioni, i miei sogni. Lo avete fatto con cinismo e cattiveria, con l'ipocrisia di chi sorride mentre tortura, di chi prova piacere nella sofferenza altrui, di chi invidia la semplicità dei buoni e la bellezza dei puri.

Il fuoco... Ora che le fiamme avvolgono i vostri figli, piangete sperando forse che le lacrime possano spegnere la mia ira, ora che le vostre case ardono ed implodono, ora che le vostre colpe emergono come benzina dai vostri corpi, bruciandoli dall'interno, ora che le vostre speranze, i vostri sogni, le vostre anime ardono e questa vostra terra è divenuta il centro dell'inferno, popolato da diavoli urlanti come i vostri mariti, i vostri figli, i vostri vicini, ora, adesso, in questo momento ammirate la mia ira ed il suo fulgido splendore. Implorate la mia pietà con la preghiera, essa ravviverà la mia fiamma; accantonate l'orrore e piegatevi in silenzio... che questo romantico crepitìo, sussurri in silenzio la mia vendetta.

Il fuoco... è vita. E' la promessa rubata agli dei di riavere ciò che era dovuto.

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