Da venerdì 20 fino a sabato 28 aprile, il cuore del cinema asiatico torna a pulsare a Udine, per l’edizione numero venti del Far East Film Festival, il più rinomato festival occidentale dedicato esclusivamente alle filmografie provenienti dall’estremo oriente. Un’edizione da cifra tonda che rispetta un know-how consolidatosi negli anni, ma anche quanto mai intenzionata a guardare avanti, caratteristica esplicitata dalla line-up dell’offerta, come sempre ricchissima ed eterogenea, sotto svariati punti di vista. Infatti, i titoli presenti in cartellone sono 81, di cui 55 vanno a comporre il concorso ufficiale, ma il tratto saliente è riservato alle opere prime o seconde, che sono addirittura 21. Un dato cristallino che certifica la volontà di proporre materia prima di nuova estrazione, rispecchiandosi con audacia in uno scenario dell’industria cinematografica in continua fibrillazione, che richiede voci di primo pelo, in grado di comunicare strettamente al pubblico che verrà, da conquistare già oggi, anticipando i tempi e la concorrenza.
Oltretutto, si parla di record per ciò che riguarda i nuovi autori in cartellone per il FEFF, scelta cui ne fa seguito un’altra. Oltre a essere vagliati dal pubblico – da anni giudice supremo, con la possibilità di attribuire singolarmente una valutazione da uno a cinque per ogni film visionato - per la conquista dell’ambito Gelso d’oro, questi ventuno titoli saranno sottoposti all’esame di una giuria internazionale composta dal produttore hongkonghese Albert Lee (già 58 pellicole prodotte, tra cui Kung fu jungle e Connected), il produttore americano Peter Loehr (The great wall) e lo sceneggiatore italiano Massimo Gaudioso (Gomorra, Dogman, L’imbalsamatore), che decreterà quale sarà il film meritevole di aggiudicarsi il Gelso Bianco, un nuovo riconoscimento ufficiale, destinato alla migliore opera prima o seconda.
Detto della principale novità, veniamo alle conferme, perché se per un festival è vitale scovare novità e rinnovarsi, lo è altrettanto mantenere le radici che gli hanno consentito di ricavarsi uno spazio di alta considerazione all’interno del panorama internazionale (per fare un esempio, vedasi la presentazione di Variety), instaurando un sincero e raro rapporto di fedeltà con il pubblico. Così, sono undici le cinematografie nazionali rappresentate - con Cina, Corea del Sud, Giappone e Hong Kong in prima fila - annoverando sei anteprime mondiali, dodici internazionali, ventidue europee e tre mondiali di opere restaurate. Entrando nel dettaglio, sia la serata inaugurale, sia la closing night, ancora una volta sono state assemblate volgendo lo sguardo su molteplici prospettive. Dopo il simbolico taglio del nastro, che toccherà all’ospite d’onore Brigitte Lin Ching Hsia, venerdì 20 si apriranno le danze con l’anteprima assoluta di Steel rain, un roboante action movie sudcoreano, tanto più preziosa in quanto sarà l’unica occasione per poterlo vedere in sala, essendo un film targato Netflix (canale che consente anche il recupero di alcuni film transitati dal FEFF nelle scorse edizioni). A seguire, in seconda serata si vira completamente altrove, andando nella Malesia e nella trama drammatica di Crossroads: One two Jaga, diretto da Nam Ron. Invece, la serata finale conglomererà il passato e il futuro: in prima serata verrà proiettato il thriller indonesiano Night bus, opera seconda di Emil Heradi, mentre il sipario della ventesima edizione del FEFF si aprirà per l’ultima volta con Throw down di Johnnie To (presente in sala), la seconda operazione di restauro curata dal festival in compartecipazione con L’immagine ritrovata di Bologna.
In mezzo a queste due serate evento, il FEFF srotola un programma densissimo e articolato, dislocato tra il Teatro Nuovo e il Visionario. Nella sede principale del Teatro Nuovo, sono in programma 7/8 film al giorno, proposti a ritmo incessante, contemplando qualsiasi opzione di genere. Pertanto, è offerta la possibilità unica di passare da blockbuster come Wolf warrior 2 (855 milioni di dollari incassati in Cina) e Operation Red sea (575 milioni di dollari incassati in Cina) di Dante Lam, a drammi d’autore come Side Job. di Hiroki Ryuichi, Our time will come di Ann Hui (A simple life ebbe ottimi riscontri a Venezia nel 2011) e Youth di Feng Xiaogang, che un anno fa ritirava il Gelso d’oro alla carriera, conquistando il pubblico con la proiezione di I am not Madame Bovary (recensione di Alan Smithee). Inoltre, abbondano anche le pellicole destinate ad avere un forte impatto sul pubblico, fin dal titolo nel caso di Satan’s slaves dell’indonesiano Joko Anwar (A copy of my mind passò a Venezia nel 2015, vedi recensione di EightAndHalf), con tre proiezioni di mezzanotte che non favoriranno sonni tranquilli: sabato 21 scatterà il momento del Pov sudcoreano Gonjiam: Haunted Asylum di Jung Bum-shik, martedì 24 sarà proiettato l’anticonformista zombie movie giapponese One cut of the dead di Ueda Shinichiro, mentre venerdì 27 il brutale action thriller Diamond dogs di Gavin Lim chiuderà lo spazio riservato agli eventi notturni.
Un’offerta cinematografica ricchissima, che potete scansionare ai raggi X nei link riportati in fondo all’articolo, cui fanno seguito una serie di attività stimolanti per l’intera collettività, anche per chi non vive sempre e solo di cinema. Tra le tante, merita indubbiamente una sottolineatura speciale, la nona edizione del Cosplay contest, un evento attesissimo che avrà luogo mercoledì 25 aprile dalle ore 16.00, animando la città, con il vincitore che si assicurerà un posto alla finale nazionale del campionato di cosplay, la partecipazione in giuria al prossimo Lucca Comics & Games e un buono per un viaggio in Giappone, ma anche gli altri partecipanti saranno ricompensati con gadget e altre sorprese tutte da scoprire in loco.
Per chiudere, oltre a elencare i principali link per prendere visione di ogni evento organizzato dal FEFF, invitiamo chiunque ne abbia la possibilità a fare una tappa nel capoluogo friulano, per vivere in prima persona un’esperienza unica, differente da quanto riscontrabile negli altri festival dello stivale. Nel caso, non siate timidi e fatevi sentire: la community di FilmTv.it avrà una corposa pattuglia di rappresentanza sul posto.
Far East Film Festival – Sito ufficiale
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