Ieri è scamparso uno dei giganti dell'animazione mondiale e uno dei punti di riferimento della mia passione verso l'arte del cinema.
Non ho intenzione di scrivere una sorta di minibiografia su Isao Takahata e celebrare le imprese che il regista ha compiuto durante la sua lunga e prolifica carriera. Voglio invece condividere con gli utenti di filmtv un mio breve pensiero di ringraziameto in riferimento alla sua morte, fatto che in queste ore mi ha dato parecchio da pensare (e parecchio materiale da revisionare).
Da bambino adoravo Heidi per due motivi:
1. avevo la fortuna di poter disporre di una casa in montagna e perciò guardando quel cartone animato provavo le stesse emozioni dei personaggi quando uscivo a giocare nell'immenso giardino che si arrampicava lungo le pendici del Monte San Primo.
2. trovavo e trovo tutt'ora straordinarie il realismo delle animazioni e la caratteristica sublime di alcune sequenze di sapere come rompere la barrirera cinematografica e provocare i sensi di chi osserva il televisore: il profumo dell'erba quando i personaggi si sdraiavano sul prato e del cibo quando il nonno di Heidi e la nipotina cenavano o facevano colazione, il calore del fuoco acceso con la legna nel camino.
Marco dagli Appennini alle Ande e Anna dai capelli rossi, sinceramente, non li ho mai visti se non da bambino in maniera casuale. Non ne ho un ricordo molto definito.
I film che ho preferito, ordine di visione:
Una Tomba Per Le Lucciole, ora La Tomba Delle Lucciole, è stato uno dei film emotivamente più devastanti della mia vita. Uno dei più potenti pugni allo stomaco che abbia mai ricevuto. Una delle opere d'arte più d'impatto che abbia mai visto. Panda Go Panda è stato capace di divertirmi nel modo più sincero possibile, senza né farmi ridere né stupirmi, semplicemente facendomi stare bene. Pom Poko mi ha colpito, mi ha fatto prendere coscienza su alcuni argomenti importanti tutti riconducibili ai temi de "il legame tra uomo e Terra" e de "il legame tra Giappone e giapponesi". Pioggia di ricordi è uno dei film preferiti e probabilmente il mio lungometraggio preferito in assoluto di Takahata. È delicato, posato, riflessivo, educato e ha una morale davvero affascinante. La Stora Della Principessa Splendente è semplicemente un capolavoro. L'ultima sua immersione in quel folklore giapponese che ha saputo dipingere sempre in maniera encomiabile, con una eleganza unica.
Grazie di tutto, Maestro Takahata!
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