Vi è mai capitato di guardare un film e rimanere particolarmente colpiti dalla colonna sonora e in special modo da una canzone ben precisa? È quello che mi è successo un paio di giorni fa dopo aver finito di guardare Boogie Nights - L'Altra Hollywood, seconda pellicola diretta dal grande Paul Thomas Anderson. Quello che è successo non è niente di nuovo o sensazionale, rimanere incantanti da una canzone contenuta in un film è un avvenimento pressoché normale e ordinario, la cosa straordinaria è invece la forte ondata di emozioni che sono scaturite a seguire e il continuo ripensare a determinate scene - o proprio alla scena in questione - e continuare a canticchiare il motivo musicale che accompagna tale sequenza non potendo fare a meno di immaginarsi tutto quello che avviene al suo interno.
Partiamo dal presupposto che Boogie Nights è un film bellissimo, girato ottimamente da un Andersona ancora giovane e nel pieno della sua grinta - la mdp regala sequenze magnifiche in ogni momento, lunghissimi piani sequenza, steadycam a zoomate a go go e virtuosismi di ogni genere - e del suo completo attaccamento ai personaggi. Siamo nel periodo iniziale della sua carriera, quello costellato da film corali e storie apparentemente senza senso che rimandano al miglior Robert Altman. È l'Anderson che preferisco, quello capace di creare migliaia di personaggi memorabili affibiandoli le migliori/peggiori battute e facendoli recitare in storielle inimmaginabili dove regnano assurdità e imprecisione. Un direttore d'attore formidabile che può far recitare anche il muro di casa propria dandogli spessore ed espressività. Ci tengo a precisare che sono un grande estimatore di Anderson, adoro tutta la sua filmografia (eccezione fatta per The Master) ma il film in questione e Magnolia rappresentano a mio avviso i momenti migliori e più memorabili della sua egregia carriera.
Tornando alla musica, c'è una scena precisa in Boogie Nights che mi ha colpito e che avrò rivisto decine di volte su YouTube. Per chi ha visto il film, sto parlando della bellissima sequenza in cui Mark Wahlberg, John C. Riley e Thomas Jane fanno visita alla villa dello spacciatore interpretato da Alfred Molina, personaggio che compare in scena 10 minuti scarsi ma che scalfisce l'animo dello spettatore. Durante la scena si possono ascoltare due canzoni che il personaggio di Molina canticchia in maniera istrionica: Sister Christiane dei Night Ranger e Jessie's Girl di Rick Springfield. Quest'ultima è la canzone che mi ha folgorato. La scena è bellissima, girata splendidamente, e la canzone, che ora adoro alla follia, rende tutto ancora più bello. Dopo aver ascoltato per intero la colonna sonora del film (consigliata a chiunque in quanto stupenda) mi sono fiondato sulla canzone di Springfield e l'avrò ascoltata innumerevoli volte ormai. Versioni live, in studio oltre alla scena in questione. Il film mi è piaciuto molto ma non in maniera eccessiva. Dopo un paio di giorni, e dopo aver scoperto questa canzone associandola inevitabilmente alle scene dell'opera di Anderson, il film ha cominciato a piacermi molto di più. Merito del brano in questione?
La musica ha davvero questa forza? Non che sia una cosa nuova per me. Suono la chitarra da anni e ho avuto vari gruppi, la musica è stata la mia prima grande passione, ancor più del cinema, e sarei un bugiardo se dicessi che amo più la settima arte della musica. La conosco molto bene e so di cosa stiamo parlando ma tutte le volte che rimango investito da queste forti sensazioni mi sorprendo sempre di più perché mi rendo conto della potenza che dei semplici "suoni" possono avere sull'animo umano. Questa canzone - ma direi la musica in generale - ha avuto la forza di farmi vedere tutto più giocoso e migliore di quello che fosse facendomi apprezzare maggiormente un film. Ora ne sono assuefatto, continuo a pensarci senza sosta e ne ho bisogno, proprio come una droga. Che forza, che potenza inspiegabile. Tutto ciò è bellissimo. Vi è mai capitato? E con quale film?
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta