La 90ª edizione degli Academy Awards è finalmente arrivata. La lunga notte in diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles coincide per uno strano scherzo del destino con lo spoglio elettorale, che nel bene o nel male, segnerà il destino dell'Italia dei prossimi anni. Tra l'altro, per gli amanti dei dati curiosi, gli Oscar sono stati consegnati il 4 marzo anche nel 1943, anno in cui come miglior film ebbe la meglio La signora Miniver.
La cerimonia di quest'anno non ha però potuto fare a meno di essere attenta a questioni che esulano dal cinema in senso stretto: il caso Weinstein e i vari movimenti nati sulla sua scia hanno inevitabilmente segnato le nomination e l'assegnazione delle statuette. Chiamami col tuo nome, diretto dal palermitano Luca Guadagnino, ha vinto solo uno degli Oscar a cui era candidato: miglior sceneggiatura non originale a James Ivory.
Nessun titolo ha fatto incetta di statuette, assegnate in maniera molto equilibrata. Due film presentati al Festival di Venezia 2017 hanno portato a casa premi pesanti: La forma dell'acqua e Tre manifesti a Ebbing, Missouri. Sono stati invece giustamente ridimensionati Lady Bird (a mani vuote) e Scappa - Get Out.
Questo l'ordine dell'assegnazione dei premi (curiosamente, a premiare il miglior film sarà ancora una volta la premiata ditta Warren Beatty & Faye Dunaway, alla ricerca di riscatto dopo la storica papera dell'anno scorso):
- Attore non protagonista:
Sam Rockwell per Tre manifesti a Ebbing, Missouri
(Premiato per il ruolo del poliziotto Dixon, Rockwell era alla prima nomination e ha dedicato la statuetta al compianto amico Philip Seymour Hoffman).
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- Trucco e parrucco:
(Kazuhiro Tsuji, David Malinowski e Lucy Sibbick).
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- Costumi:
(Mark Bridges: alla terza nomination, aveva già vinto un Oscar per i costumi di The Artist).
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- Documentario:
(Bryan Fogel e Dan Cogan agguantano la prima statuetta per un documentario targato Netflix).
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- Montaggio sonoro:
(Richard King - con quattro Oscar già all'attivo - e Alex Gibson).
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- Mix sonoro:
(Mark Weingarten, Gregg Landaker e Gary A. Rizzo).
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- Scenografie:
(Paul Denham Austerberry, Shane Vieau e Jeff Melvin; niente da fare per la triestina Alessandra Querzola e i suoi arredi per Blade Runner 2049).
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- Film straniero:
(Primo Oscar per il Cile; alla sua seconda nomination, il paese sudamericano era stato candidato precedentemente nel 2012 con No - I giorni dell'arcobaleno).
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- Attrice non protagonista:
Allison Janney per Tonya
(Prima nomination andata a segno per l'attrice, nota soprattutto per le serie tv The West Wing e Masters of Sex).
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- Animazione:
(Lee Unkrich, premio Oscar in precedenza per Toy Story 3, e Darla K. Anderson).
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- Effetti visivi:
(John Nelson (già premio Oscar per Il gladiatore), Gerd Nefzer, Paul Lambert e Richard R. Hoover)
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- Montaggio:
(Lee Smith, in passato nominato per Il cavaliere oscuro e Master & Commander)
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- Sceneggiatura non originale:
(James Ivory conquista la sua prima statuetta adattando il romanzo di André Aciman. In passato era stato candidato tre volte come regista per Camera con vista, Casa Howard e Quel che resta del giorno)
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- Sceneggiatura originale:
(Jordan Peele esordisce con il botto: riceve la prima statuetta per il film con cui era candidato anche come miglior regista e miglior film; prima di lui solo altri due esordienti erano stati candidati in tutte e tre le categorie: James L. Brooks per Voglia di tenerezza e Warren Beatty per Il paradiso può attendere).
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- Fotografia:
(Roger A. Deakins, alla prima statuetta sebbene sia stato nominato 14 volte).
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- Colonna sonora:
(Alexandre Desplat: alla nona nomination, mette le mani su una seconda statuetta; aveva vinto la prima per Grand Budapest Hotel).
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- Canzone:
(Remember Me: musica e parole di Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez , già Oscar per Frozen - Il regno di ghiaccio)
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- Regia:
Guillermo del Toro per La forma dell'acqua
(prima nomination per il cineasta messicano nella categoria regia, quarta in generale: altre due quest'anno e una in passato per la miglior sceneggiatura di Il labirinto del fauno).
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- Attore protagonista:
Gary Oldman per L'ora più buia
(Già nominato nel 2011 per La talpa, l'attore è al primo Oscar).
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- Attrice protagonista:
Frances McDormand per Tre manifesti a Ebbing, Missouri
(Premiata per il ruolo della dura Mildred, alla ricerca di giustizia per la figlia massacrata, e già Oscar per Fargo, l'attrice era alla quinta nomination. Si è anche guadagnata una standing ovation per il suo discorso di ringraziamento in cui ha invitato virtualmente sul palco tutte le donne nominate e presenti in sala).
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- Film:
(Il film porta a casa 4 statuette: era candidato a 13).
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