Espandi menu
cerca
Quello che ha preso la signorina
di End User
post
creato il

L'autore

End User

End User

Iscritto dal 16 giugno 2008 Vai al suo profilo
  • Seguaci 204
  • Post 284
  • Recensioni 2
  • Playlist 8
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

Era un giorno qualsiasi del 2000. Sono entrato trafelato in un vagone della metropolitana milanese e mi sono seduto in uno dei pochi posti liberi. Non era l'ora di punta ma ciò non significa che ci fosse poca gente. Giusto il tempo di rilassarsi un attimo e di riprendere fiato dopo aver sceso le scale per arrivare alla banchina a tutta velocità (brutto quando senti che la metropolitana è arrivata e tu hai ancora da percorrere una intera rampa di scale eh?) e inizio il mio passatempo preferito: guardarmi intorno e immaginare cose sulla gente. Mi rendo conto che detto così sembra che io sia un po' un maniaco, ma no, per la maggior parte si tratta di cose normali; frammenti di vita ordinari, dialoghi immaginari, piccoli eventi straordinari, cosa starà pensando quello lì, con quella faccia - deve aver litigato con la moglie, no, non prima di uscire, ieri sera -  e quella si sta addormentando con le cuffie - avrà fatto tardi, sarà stata ad un rave party - cose così. Chi ha questa malattia sa di cosa sto parlando.

Beh, nel 2000, prima dell'avvento massiccio degli smartphone e degli ebook, la gente leggeva in metropolitana, ma soprattutto gli altri passeggeri erano liberi di guardare le copertine e i titoli dei libri e di metterli in relazione con le facce che la gente faceva durante la lettura. Quel giorno del 2000 - poco dopo esserci resi conto che eravamo incredibilmente sopravvissuti al Millennium Bug - ho scoperto Survivor di Chuck Palahniuk. L'ho scoperto grazie ad una tipa che era salita in metro alla fermata successiva rispetto alla mia e che si era seduta proprio davanti a me. Aveva corso anche lei, era vestita con una lunga serie di strati per combattere il freddo ma la corsa l'aveva chiaramente sfibrata e quindi, appena seduta, si era sfilata un paio di strati ammonticchiandoli sulle ginocchia. Pochi secondi dopo aveva già pescato da una borsa gigantesca una copia di Survivor e si era immersa nella lettura come se quella fosse la cosa più importante del mondo, una questione di pura sopravvivenza, infatti.

Dopo qualche minuto la tipa è esplosa in una risata meravigliosa e siccome la stavo fissando ho visto quella risata arrivare da lontano: prima ha preso le forme di una specie di incredulità - come a dire "Ehi, Chuck, ma hai davvero scritto questa roba?" - poi ha cercato di trattenerla per qualche secondo, deglutendo rapidamente e facendosi venire gli occhi lucidi e infine è letteralmente esplosa in un verso che assomigliava molto a un ruggito, poi ha dovuto chiudere il libro, asciugarsi gli occhi, chiuderli e aspettare un attimo. Quando ha riaperto il libro ha fatto quella cosa che succede ai lettori incalliti, che solo a rileggere le ultime parole della frase che li ha fatti ridere, solo a rileggere una parola chiave che ha fatto da detonatore, esplodono di nuovo.

Insomma, grazie a quella tipa ho scoperto Palahniuk, Survivor e tutto il resto. E non è certo stato un caso isolato, sono tanti i libri ai quali ho dato credito dopo averli visti in mano ai rispettivi lettori, in pubblico, per caso. Mi sono ricordato di questo aneddoto perché qualche giorno fa ero in treno e stavo facendo questo stesso gioco. Tutti erano occupati a leggere qualcosa sul proprio smartphone e alcuni sul proprio kindle e ad un certo punto un tipo, giovane, alto e dinoccolato che se ne stava appollaiato sulla sua poltroncina si è messo a ridere in una maniera simpatica ma stava leggendo un ebook e quindi niente. Non so niente, non ho scoperto niente, non ho potuto farmi la consueta padellina di cazzi suoi, avrei dovuto alzarmi, andarmi a sedere di fianco a lui e sbirciare sul suo kindle oppure semplicemente chiedergli "Ehi, amico, cosa stai leggendo, fai divertire anche noi". Ma no, c'è un limite a tutto.

Io sono un ficcanaso, va bene, ma sono convinto che la cultura abbia bisogno di essere consumata anche in pubblico. E ora che la maggior parte del consumo si è spostata su schermi privati, non abbiamo solo, semplicemente, perso una fondamentale parte di condivisione, stiamo proprio cambiando il modo in cui la cultura si trasmette, si amplifica, si moltiplica e si percepisce, anche eventualmente specchiandosi in sé stessa. Scegliendo di consumare prodotti culturali attraverso capienti e anonimi lettori o rimanendo inchiodati tra le nostre quattro mura a passare al setaccio il nostro account di Netflix (anche a causa della progressiva rarefazione e massificazione dell'offerta nelle tradizionali sale cinematografiche, sì) priviamo la cultura del nostro gesto pubblico, impedendole di espandersi e contaminare, di volare via, liberandosi. Liberandoci.

Arnaud Nourry, amministratore delegato di Hachette Livre, una delle più grandi case editrici del mondo, ha detto qualche giorno fa, nel corso di una illuminante intervista, che l'ebook è stupido, che ha fallito i suoi obiettivi, che con il digitale si poteva fare di più anche a livello di narrazione. Non so, non sento tanto la mancanza dell'introduzione di snodi narrativi più tipici del videogiochi, a me basterebbe sapere cosa diavolo stava leggendo quel ragazzo sul treno. Come dice la cliente del Katz's Deli in "Harry ti presento Sally", voglio quello che ha preso la signorina.

Se anche a voi sta a cuore questo problema (o se volete sapere cosa ha preso la signorina) possiamo unire le forze e la fantasia e immaginare delle soluzioni. Qui sotto, nello spazio commenti.

Ti è stato utile questo post? Utile per Per te?

Ultimi commenti

  1. Carica precedenti
  2. Database
    di Database

    Ta Da! Ho un'idea. Un e-book che ha due schermi, quello dove normalmente si legge e uno, dietro, dove si visualizza la copertina! eh?! eh!?

    1. Utente rimosso (marcopolo30)
      di Utente rimosso (marcopolo30)

      Questa è grandiosa, Data, sono con te! Ci si potrebbe
      anche aggiungere, su tale B-Side, una sorta di doppia lampadina controllabile dal lettore: se la luce è verde vuol dire che è disposto/a ad essere abbordato/a da estranei curiosi, se è rosso va invece lasciato in pace :-)

    2. Database
      di Database

      brevettiamolo! conosco un editore...

    3. Utente rimosso (marcopolo30)
      di Utente rimosso (marcopolo30)

      Ci sto. Sul nome poi facciamo uno studio di mercato e vediamo se venderebbe meglio col nome Marcobase o Datapolo30...

    4. End User
      di End User

      Dunque. L'idea mi piace molto però avrei una miglioria proprio tecnica da proporre. Mettere in commercio un ebook con due schermi mi pare uno sforzo superiore alle nostre possibilità. Mentre invece potremmo salvare il concetto ma creando un case (che così ha anche una funzione) che appunto ha sul retro un display che mostra (a scelta) la cover del libro. Anche il segnale verde/rosso di disponibilità alla chiacchiera e magari anche il numero di pagina a cui il lettore è arrivato. Il case dovrebbe essere connesso al lettore naturalmente attraverso una delle porte disponibili. Se poi volessimo fare le cose davvero alla grande, una volta che abbiamo connesso il case con l'ebook attraverso la porta di alimentazione ad esempio, potremmo fare anche che il case è solar powered così serve anche per ricaricare l'ebook.
      Ci state?

    5. End User
      di End User

      Sostanzialmente questo: https://www.amazon.com/Solar-Lighted-Cover-Kindle-book/dp/B006E95V8M ma con l'aggiunta del fatto che la seconda di copertina, quella che aprendosi andrebbe proprio sul retro, è uno schermo led che mostra informazioni.
      Se uno usa poi il kindle anche come mp3 player, si potrebbero mostrare anche le info sulla musica ascoltata. Dio, il massimo per i ficcanaso come me. :)

    6. Utente rimosso (marcopolo30)
      di Utente rimosso (marcopolo30)

      Bè, non so se riusciremo e mettere in commercio tale gadget rivoluzionario, quel che è però evidente è che questo tuo Post ha dato vita a una discussione ben vivace. E questo è sempre un bene.

      PS: Non avevo idea che si potessero ascoltare mp3 sul Kindle!!!

  3. marinaghe
    di marinaghe

    Ma volete mettere a confronto la sensazione di leggere un bel libro cartaceo sprofondati in una comoda poltrona,assaporando pagina per pagina,con il fruscio della carta come unico sottofondo,in completo relax a quello di leggere un libro in mezzo alla confusione di un treno o di un autobus su un kindle,senza potersi concentrare,dimenticando il tempo e tutto cioò che ci circonda?Forse sarò un po'arretrata,ma pur amando la tecnologia,un libro cartaceo non ha paragoni.Per curiosità l'ho comperato anche io un kindle,ma dopo aver letto un libro l'ho riposto in fondo ad un cassetto....

    1. Formaggino
      di Formaggino

      Penso anche io la stessa cosa. Non c è paragone nel leggere con calma, magari dopo pranzo, seduti in poltrona sotto il fresco di un albero di fichi, chiamato -Paradiso -Un buon romanzo di avventura, oppure un giallo impegnato che ti tiene con il fiato sospeso, oppure un bel triller di stiven King che ti fa stare proprio in ansia, oltre ad aguzzare tutti i tuoi cinque sensi. L ' odore della carta e sfogliarlo lentamente ,appuntando delle note con la matita sui bordi di ogni pagina, come riferimento per poter farne un unico riassunto dopo averlo letto; questa esperienza irrinunciabile nella tua vita, ti lascia un segno indelebile nella tua mente, ma ti aiuta anche a studiare ed anche pensare. Mettere un puntino sulla pagina di lettura per poi riprendere il giorno dopo. Questo lavoro aiuta la mente a ricordare ed anche a ritenere a lunga scadenza. A differenza del libro elettronico o e- Book sul quale oltre alle pagine elettroniche che passano inesorabili dinanzi ai tuoi occhi, trovi anche una sintesi d ' autore che a volte la macchina ti dà. Che cosa voleva dire l ' autore dicendo quella frase; oppure quale sentimento manifesta l ' espressione funesta di tale personaggio, animato dalle parole scritte e da noi rilette? Pare semplice fare tutto questo, ma non è così. E quando un libro diventa un film, la storia diventa assai più complicata. Il regista televisivo o cinematografico, a volte da una interpretazione personale nelle varie scene che trasforma il significato interpretativo dell ' autore ed allora lo spettatore assiste all ' interpretazione di una storia diversa da quella letta. Comunque non si finisce mai d ' imparare in quanto il campo della comunicazione e 'vasto.

  4. Utente rimosso (panunzio) 172729
    di Utente rimosso (panunzio) 172729

    “Molto probabilmente morirò accanto a una pila di libri che intendevo leggere” (L. Snicket), una prospettiva assai favorevole perché vorrebbe dire morire nel mio letto e vicino a ciò che amo molto. L’ultimo libro letto Enrico IV, incuriosito dalla trasposizione di Bellocchio; sto leggendo Hurricane, il miracoloso viaggio di Rubin Carter, della cui vicenda appresi nel 2000: vidi la pellicola di Jewison sotto stelle quando ancora proiettavano i film sulla spiaggia. Nel settembre successivo mi sposai ed in preda ai fumi dell’alcool cominciai ad immedesimarmi in lui, almeno così mi riferirono…
    Sul mio comodino attualmente giacciono storia d’Italia in 15 film, i soldati delle parole, operazione Condor. Ogni minuto, ogni istante di attesa in qualunque contesto non può andar sprecato e dev’esser consumato leggendo ed è innegabile che ogni accanito lettore sia divorato dalla curiosità di conoscere il titolo del libro dello sconosciuto (meglio se sconosciuta) con cui a volte si può condividere tale attesa. Negli ultimi anni guardandomi attorno durante quest’intervalli in ambulatori medici o mentre aspetto i figli che esercitano le loro attività sportive, il tarlo della curiosità non si insinua più perché tutti sono alle prese con i propri schermi, non cosa facciano, se leggano o meno ebook. Non ho mai letto un ebook però penso sia un’altra cosa rispetto alla lettura di un libro “vero” forse una differenza paragonabile a quella fra guardare un film alla Tv o sul grande schermo di una sala cinematografica. Inoltre un ebook mi priverebbe dello scambio di battute con i miei librai di riferimento, del girovagare nei loro locali nella trepidante attesa che una copertina od un titolo ti colpiscano. Penso non vi sia nulla di parvenu in questo ma di romantico sì. Infine, al termine della lettura del libro mi aspetta un ingrato compito: in quale posizione della libreria domestica collocarlo? E come, in quale ordine? Può pure essere, in virtù dei pochi spazi ancora disponibili, che non sia meritato l’esposizione ed allora finirà nell’armadio ma ne sarà valsa comunque la pena, come la visione dell’ultimo film visto al cinema, Chiamami col tuo nome, al di sotto delle mie personali attese.

  5. puffis
    di puffis

    Sono personalmente affetto da una sorta di addiction per il libri -ovviamente cartacei... Non utilizzo e-books, ma probabilmente la mia età comporta abitudini inveterate alle quali non riesco (o non voglio?) rinunciare. Il libro, quello vero, ti consente fra l'altro la lettura veloce, puoi sfogliarlo, averne soprattutto una visione d'assieme, fondamentale non tanto per i romanzi bensì per la saggistica. Nella mia casa ne sono sepolto, con grande piacere, anche perché considero il libro il migliore oggetto d'arredamento possibile. Una stanza senza libri è come un corpo senz'anima, disse Cicerone... Tutto ciò detto, credo non ci si debba chiudere alle opportunità delle tecnologie; e non c'è dubbio che l'e-book permette di portare con sé una vasta e potenzialmente illimitata biblioteca! basterebbe questo per giustificarne, e apprezzarne, l'esistenza. Insomma, non vedo inconciliabilità tra i due strumenti, semmai complementarietà. Non dimentichiamo infine che l'e-book ha l'indiscutibile merito di avere avvicinato alla lettura generazioni giovani, spesso intimorite (sic!) dalla voluminosità di un libro e/o dai caratteri troppo piccoli... A tutti, dunque, buona lettura !

    1. marinaghe
      di marinaghe

      Per quanto concerne la seconda parte del tuo scritto ti do piena ragione,l'ho visto con i nipoti,che non avrebbero mai preso un libro cartaceo in mano,anche se programmato dalla scuola,..però non so se facendolo in quel modo apprezzeranno mai una lettura...

  6. Formaggino
    di Formaggino

    Penso anche io che comunque lo strumento elettronico costituisca un fatto innovativo per quanto concerne l ' apertura della tua finestra di casa sul tetto del mondo. Puoi farti conoscere veramente per quello che sei e mostrare la tua arte. Puoi anche essere subito criticato oppure apprezzato per il tuo talento nascosto da un gruppo di esperti ed invitato a continuare il tuo lavoro; non solo per te stesso ma anche per gli altri e non rimanere isolato nel tuo guscio ma alla fine far parte di un gruppo di eletti e raggiungere la tanto attesa e sospirata popolarità e successo. Tutto questo non sarebbe accaduto tanto presto e con tanta velocità se per anni, tu avessi continuato con la carta e la penna; oppure avessi continuato a mandare a mezzo posta raccomandata a manca e passa i tuoi lavori nella speranza di trovare qualcuno o qualche grossa ed importante struttura che si interessasse a te e ti facesse emergere, portandosi alla luce, come si fa con un raro reperto archeologico, che per anni è rimasto sepolto sotto metri di sabbia e soprattutto sotto gli occhi di tutti i comuni mortali. Quindi è giusta l ' affermazione che dice che la tradizione conta sempre ed anche l ' esperienza pratica in campo, ma l ' innovazione tecnologica, comunque aiuta tanto ad allargare i propri orizzonti anche oltre oceano.

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati