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Pareri a caldo: Tutti i soldi del mondo
di Isin89
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SPOILER

 

Appena uscito dalla visione di 'Tutti I Soldi Del Mondo' di RIdley Scott. Sarò breve. Questo film mi è proprio piaciuto, se pur con qualche pecca sparsa qua e là. L'imperatore di Hollywood, dopo numerose cocenti delusioni negli ultimi anni, torna alla ribalta con un film compatto, solido e convincente. Fantascienza a parte - per la quale Scott ha da sempre avuto un altro approccio e, quindi, considero un filone cinematografico a sé stante all'interno della sua filmografia - il regista di Alien gira una delle sue pellicole migliori degli ultimi anni. Torna la potenza di American Gangster e il cinismo di Hannibal unite alle migliori intenzioni de

Il Procuratore, film fallito ma che conserva un'idea di base interessante. Oltre a ciò, stupisce pensare che molte parti del film sono state completamente rigirate per sostituire il reo Kevin Spacey con il colossale Christopher Plummer. E stupisce pensare che un uomo dell'età di Ridley Scott (siamo quasi a 81) abbia così tanta forza da (ri) girare un film in sei mesi e consegnarlo fatto e finito, in tempo per le immminenti premiazioni. Un plauso va inoltre al quasi 90enne attore canadese (Plummer) che in 9 giorni di riprese aggiuntive è riuscito a regalare un'eccellente interpretazione, contribuendo a salvare il film dalla miriade di problemi produttivi a cui era soggetto.

 

Aspetti positivi: in primis direi Ridley Scott. Torna la regia ispirata dei suoi migliori film, la potenza visiva che dall'inizio alla fine ti cattura oltre che quei piccoli (ma a volte, in certi film, sono davvero grandi) tocchi di violenza che lo contraddistinguono e che personalmente adoro come la scena del taglio dell'orecchio, una delle migliori del film. 

Tutti gli attori offrono delle belle interpretazioni a partire dal veterano Plummer nei panni dello spregevole magnate John Paul Getty. La coppia Mark Wahlberg/Michelle Williams è eccellente, lui sempre nel ruolo di mezzo macho tutto d'un pezzo ma estremamente convincente e lei nei panni della sofferente ed esaurita madre del ragazzo rapito. Il migliore in campo è però il francese Romain Duris nei panni del rapitore di Paul Getty III. Sarebbe curioso vederlo in lingua originale per sentirlo recitare in italiano. Bravissimo.

Il film è ambientato per la maggior parte in esterni, specialmente a Roma e in alcune località della Calabria dai nomi ignoti. Scott regala scorci e panoramiche meravigliose sulla nostra capitale, forse un po' stilizzata e cartolinesca ma pur sempre di impatto. La storia è intrigante, gli svolgimenti narrativi anche e nel complesso è un film riuscitissimo.

 

Aspetti negativi: gli italiani purtroppo sono sempre rappresentati come macchiette, eterni giogioni, nullafacenti e bonaccioni oppure mafiosi criminali. Probabilmente questa visione esotica rispecchia la realtà vista la serietà che impera nel nostro paese ma purtroppo non si tratta di realismo bensì di una mera visione caricaturiale che l'estero ci ha sempre affibiato. Colpo bassissimo.

Un altro problema riguarda il personaggio di Cinquanta interpretato da Duris. Lui è bravissimo, già mi sono espresso, ma mi viene da pensare perché assumere un attore francese per interpretare un calabrese? A quale pro? Siamo pieni di attori bravissimi adatti al ruolo. 

Per il resto il film non soffre di particolari pecche o problemi, certamente non si tratta del migliore e né di uno dei migliori film di Scott ma resta sicuramente un gran bel lavoro.

 

Applausi a Ridley Scott!!

 

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