Pochi lo sanno ma nel 1971, in Turchia, fu prodotta una versione cinematografica non autorizzata delle avventure del personaggio bonelliano (creato dal trio di autori conosciuto come EsseGEsse, nome d’arte formato dalle iniziali dei cognomi degli artisti Pietro Sartoris, Dario Guzzon e Giovanni Sinchetto) del Comandante Mark (per chi non ha mai letto il fumetto si tratta delle immaginarie avventure di un ragazzo, il Mark del titolo, allevato dagli indiani nelle cui tribù ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza assieme al padre adottivo col quale si era salvato da un naufragio dove erano morti i suoi veri genitori, che comanda, durante la Guerra d’Indipendenza dell’America dall’Inghilterra, le cui truppe sono soprannominate Giubbe Rosse dal colore della divisa, un esercito paramilitare di trapper patrioti chiamati Lupi dell’Ontario, per la location del Lago Ontario attorno al quale sono dislocati il forte capoluogo, Forte Ontario, e gli avamposti distaccati. Il fumetto racconta le avventure di lui e dei suoi amici Mister Bluff, un ex corsaro amico del padre adottivo di Mark, Gufo Triste, un indiano che, dopo aver avuto la famiglia sterminata dagli inglesi, si unisce ai Lupi, El Gancho, altro ex corsaro comandante di nave e amico di vecchia data di Bluff col quale un tempo scorrazzava per il Mar dei Caraibi che ha un conto in sospeso, il massacro dei suoi marinai, con le Giubbe Rosse, Betty, fidanzata di Mark, il Dottor Strong, un medico patriota a capo della rete di spionaggio americana e Flok, il cane di Mister Bluff simpaticamente amico/nemico, col quale si fa molti scherzi e dispetti, di Gufo Triste) intitolata L’INTREPIDO COMANDANTE MARK e diretta da Tunc Basaran.
Il film riprende (almeno nell’idea di partenza) la trama dell’albo numero 8 dal titolo “Mister Bluff” (all’estero stampato come “Il fantasma di Mister Bluff”).
Un albo ristampa dei primi due episodi del fumetto "Il Comandante Mark".
Ma esaminiamo adesso qualche curiosità sulla pellicola.
Le musiche (non tutte come vedremo più avanti) non sono male e ricordano quelle coeve degli western spaghetti del periodo. Così come interessanti sono le location e la fotografia (soprattutto nelle scene dei tramonti, molto jacopettiani).
Cosa c’è che non va? Tutto il resto! E definirlo solo grottesco è usare un eufemismo.
I Lupi dell’Ontario del fumetto in testa hanno il copricapo da trapper (quello, tanto per intenderci, dei pionieri americani e delle Giovani Marmotte), qua nella versione cinema sostituito dai cappelli da combattente cosacco (per i lupi) mentre Mark ha un berretto stranissimo che non si era mai visto. Così come ancor più strani sono i copricapi delle Giubbe Rosse (falsissimi e che stonerebbero pure ad una recita scolastica di carnevale!) ma il peggio lo danno i personaggi (come gli ufficiali inglesi o Gufo Triste) che nel fumetto indossavano un elegante tricorno qua diventato un fantomatico cappello inventato per il film.
Gli unici personaggi al quale corrisponde l’esatto vestiario sono Mister Bluff e Betty anche se gli attori non corrispondono al loro ruolo sulla carta stampata. Bruttino e con l’aria ebete (nel fumetto non era particolarmente bello ma aveva comunque un’aria affascinante che conquistava le donne) il primo, molto caruccia la seconda anche se ricorda più certe fotomodelle dell’Est che la ragazza della prateria del fumetto (e quando balla attorno al fuoco, complice una musica totalmente sbagliata, sembra più una zingarella ad una festa gitana).
Pure il cane Flok è di tutt’altra razza da quello del fumetto.
A completare il trash…emh! il tutto l’apparizione del trisnonno stregone (in veste di fantasma) di Gufo Triste che nel fumetto viene nominato spesso ma mai fatto vedere.
E quest’ultimo sembra uno degli indigeni scemi (tipo il figlio della principessa di CHI TROVA UN AMICO TROVA UN TESORO o l’Amidou di OCCHIO ALLA PENNA) dei film con Bud & Terence.
Ah! C’è pure una scena di sesso tra Mark e Betty, non particolarmente ardita (anche se le splendide forme dell’attrice sono ben fotografate) ok ma che stona con l’idea casta del fumetto Edizioni Araldo (ex Redazione Audace, la casa editrice di Gianluigi (Giovanni Luigi) Bonelli e della ex moglie Tea Bertasi, poi unica proprietaria dopo la separazione dal marito, che in seguito è diventata la più celebre Sergio Bonelli Editore, dopo l’eredità del figlio Sergio, e ora sotto la direzione dell’erede Davide Bonelli, nipote di Gianluigi e figlio di Sergio Bonelli).
Un'edizione estera del dvd del film L'INTREPIDO COMANDANTE MARK (1971).
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