No, non sono impazzito e so che la matematica non è mai stata il mio forte ma non sto dando i numeri, bensì le coordinate di un nuovo evento cinematografico che spero vedrà nuovamente partecipi molti utenti di FilmTV in quel di Melzo, al cinema Arcadia, sala Energia, tra pochi giorni: domenica 8 ottobre 2017 per un film che si preannuncia davvero molto atteso, il sequel del mitico Blade Runner di Ridley Scott (anno di grazia 1982), stavolta ad opera di Denis Villeneuve, ossia Blade Runner 2049, film che però esce nel 2017 appunto, da cui la numerologia del titolo.
Il film capostipite di Ridley Scott, al di là di come la si pensi in merito e se lo si ritenga un capolavoro o un cult movie (per me lo è) oppure no, un buon film, un film sopravvalutato da molti o altrettanto sottovalutato e snobbato da altri è oggettivamente un caposaldo della fantascienza, un film che ha segnato un'epoca e che è stato certamente fondamentale e ispiratore per molto del cinema successivo e che va senz'altro visto almeno una volta, possibilmente sul grande schermo cinematografico per coglierne appieno la potenza emozionale che una visione domestica sicuramente attenua (rivisto al TFF 2015 con amici di FilmTV si è riconfermato una visione sempre affascinante).
Tanti fans del primo film (me compreso) provarono un bel po' di sano timore quando seppero che ci sarebbe stato un seguito a distanza di così tanti anni, chiedendosi se davvero era necessario o se fosse l'ennesima astuta mossa commerciale di una Hollywood sempre a corto di buone e nuove idee. Dubbi credo più che legittimi e in parte mitigati, parlo sempre per me, quando fu reso noto il nome del regista che si è preso la patata bollente di non deludere le aspettative degli spettatori, molto alte o molto basse, fate voi: Denis Villeneuve.
Il regista canadese che è passato dai piccoli film indipendenti degli inizi come il per me molto bello "Polytechnique", via via a film sempre più "importanti" (sia per budget che cast) come il drammatico "La donna che canta", il bel thriller psicodrammatico "Prisoners" con Hugh Jackman e Jake Gyllenhaal (poi quest'ultimo sarà anche il "doppio" protagonista del ritorno di Villeneuve a un "piccolo" film dal budget più contenuto come il convincente "Enemy") fino ad arrivare al dramma poliziesco di "Sicario" con un glaciale e spietato Benicio Del Toro e una tosta Emily Blunt e alle emotive atmosfere di fantascienza umanistica di "Arrival", personalmente il suo film che mi ha finora convinto meno, nonostante lo ritenga comunque interessante, ma che invece ha registrato in generale un largo consenso di pubblico e critica.
Non è certo l'ultimo arrivato Villeneuve, ma uno che di solito sa coniugare con intelligenza una bella storia umana di fondo a una messinscena altrettanto valida, mescolando abilmente dramma e suspense senza eccedere nei roboanti eccessi cui troppo (cattivo) cinema di intrattenimento ci ha ormai abituati, forse per mascherare il vuoto dei contenuti.
Già, perché diciamolo pure che la paura principale per ogni vero fan del film di Scott era proprio che venisse snaturata e banalizzata l'essenza del film originale, le sue romantiche atmosfere che la musica del grande Vangelis seppe esaltare, il senso profondo alla base del tutto e l'amore per la vita che il glaciale replicante Rutger Hauer improvvisò sul set per un monologo che ha fatto storia e che quindi, qualunque sarà il risultato del nuovo film di Villeneuve, credo resti insuperabile per varie ragioni che crearono un'alchimia replicante oggi non più replicabile, ben esplicate anche in questo post di Eric Draven.
Insomma credo che il timore principale per i più scettici circa il suo seguito fosse che potessero trasformarlo in un giocattolone per le masse. Io, in uno strano misto di speranzoso scetticismo mi voglio fidare di Villeneuve e spero non mi deluderà: lo ritengo troppo intelligente per fare una cosa simile e la produzione di Ridley Scott in parte mi rinfranca.
Le prime reazioni della stampa estera sembrerebbero far ben sperare, visto che sono quasi tutte molto positive, forse pure troppo e magari persino sospette secondo i più "maligni" che credono sia solo marketing, dato che in molti giornalisti han già gridato a un nuovo capolavoro, mentre la stampa nazionale è per ora rimasta in generale molto più cauta, quasi a controbilanciare i forse troppo facili entusiasmi iniziali. Staremo a vedere chi ha ragione, se si sta esagerando da ambo i lati o se la verità sta nel mezzo, e se Ryan Gosling e Harrison Ford sapranno rinverdire i fasti del film originale, che al contrario di questo non fu accolto con troppi onori prima della sua uscita e neppure a ridosso del suo tempo, ma entrò pian piano nell'immaginario collettivo e nel cuore di molti spettatori e critici che ne decretarono si il successo, ma sulla lunga distanza.
Ormai è solo questione di poche ore visto che da giovedì 5 ottobre (un giorno prima che in America) il film uscirà nei cinema italiani, poi ogni dubbio verrà fugato e ogni attesa speriamo verrà ripagata e non delusa e potremo dire la nostra senza far più supposizioni ma parlandone con cognizione di causa.
E torniamo quindi a bomba al motivo di questo post, ossia la sana voglia di condivisione di un film e di passare qualche ora tutti assieme, visto che più saremo e più ci divertiremo. Lo facemmo già due anni fa e fu un successone: l'idea di partenza di andare a Melzo con un amico per vedere il nuovo film di Tarantino, The Hateful Eight, poi si estese e allargò entusiasticamente a macchia d'olio, tanto che alla fine in quella sala fummo oltre 20 utenti di FilmTV (compreso qualche parente) che si divertirono un sacco, anche se il film ci divise parecchio e secondo me andrà così anche stavolta.
Il programma resta invariato come allora: arrivo a Melzo (subito dopo Milano) entro le 12,30/13 circa, poi ritrovo presso una qualche pizzeria nei pressi del cinema per stare qualche ora assieme e chiacchierare un po' di tutto quel che ci pare e alle 17,30 la visione condivisa del film nel magnifico schermo della sala Energia del cinema Arcadia, finito il quale ci si saluta per poi rientrare verso le rispettive destinazioni.
Due parole sulla sala Energia è bene spenderle, se già non la conoscete almeno di fama: quest'anno ha festeggiato i vent'anni di attività con vari eventi a tema ed è il cinema con lo schermo più grande d'Italia coi suoi 16 metri di altezza per 30 metri di larghezza e un impianto sonoro all'avanguardia, tant'è che ha vinto il premio New Screen of the Year 2017 come miglior sala cinematografica europea. Ci son stato a luglio con vari amici a rivedere Interstellar dì Nolan in versione 70 mm e non era certo la prima volta che lo vedevamo al cinema, ma vi assicuro che un'esperienza così immersiva non l'avevamo mai provata (tutti concordi nel dire che il film non l'abbiamo guardato, ma vissuto) complice oltre il mastodontico schermo anche il sonoro di grandissimo livello, con il più grande impianto Dolby Atmos installato da Meyer Sound nel mondo.
Questo cinema insomma offre una visione molto coinvolgente e davvero diversa da qualunque sala cinematografica pur buona cui siate abituati, ma le mie parole non rendono davvero l'idea, dovete provarlo da voi e spero il cinema Arcadia meriti l'arrivo in quel di Melzo da parte di molti utenti di FilmTV di Milano e dintorni, ma anche di chi come me risiede in altre città. Non fatevi spaventare dalla distanza insomma e se non avete già preso impegni per domenica organizzate una gita fuori porta e sarete i benvenuti unendovi a noi per vedere un film che speriamo bello e interessante. E se non lo sarà avremo comunque passato una piacevole giornata tutti insieme, tra gente semplice e simpatica e ci saremo comunque divertiti, col film ci andrà meglio la prossima volta. Allora che aspettate? Se vi va di aggregarvi fatemelo sapere in fretta nei commenti qui sotto e non ve ne pentirete: vedrete cose che voi umani non potreste neanche immaginare!
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