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(Spagna, León Klimovsky, 1973)
Un pullman conduce un gruppo di persone a Bojoni, località immersa nella Transilvania. I passeggeri sono là diretti perché nuovi assunti -con varie mansioni- nel castello di una nobile famiglia. Durante il viaggio l'autista muore a seguito di un malore ed il gruppo devia nella misconisciuta Tolnia, cittadina che, appena raggiunta, sembra essere disabitata ...
Pellicola diretta da un regista argentino molto attivo in campo cinematografico per produzioni spagnole tra le quali, in campo horror, un paio sono divenute di culto (Le messe nere della contessa Dracula e La vendetta dei morti viventi).
Purtroppo nel caso de L'orgia notturna dei vampiri il risultato non è altrettanto memorabile. Si ha come la sensazione che si sia sprecata una sceneggiatura tutto sommato interessante (in particolare per l'idea di una località eterea ed evanescente, rappresentata dalla inconsistente Tolnia).
Il regista realizza buone riprese e anche la fotografia dona un fascino sinistro alla pellicola. Ma gli aspetti positivi finiscono qua perché non sono presenti effetti speciali e i denti appicicaticci indossati dai vampiri smuovono sonore risate più che sensazioni d'orrore.
Risate anticipate dalla buffa esternazione di uno dei viaggiatori che, alla domanda: "Vuoi un po' d'acqua?", pronunciata da una ragazzina che si disseta ad una fonte, replica: "No, grazie. Non bevo mai acqua a quest'ora. Solo cognac!"
Al di là della scarsa qualità artistica, il film è comunque degno di essere visto dagli appassionati di horror (spagnolo in particolare) e in questo ha provveduto la Mosaico Media che lo ha distribuito in tiratura limitata (qui si è presa visione della copia 408 di 999) in una versione "vintage" di discreta qualità audio (italiano mono chiaro e pulito) e video (anamorfico 2.35:1 con graffi e spuntinature, che ne avvalorano l'effetto d'epoca).
Voto: **
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