Il manone del KING KONG, tra le attrazioni pensate per il parco.
Millenium, questo il nome del Parco di Divetimenti sugli effetti speciali che doveva sorgere in Emilia Romagna, è stato il sogno irrealizzato di Carlo Rambaldi, tra i tanti invece trasformati in realtà dal genio e dalla tenacia del mago degli effetti speciali. Era diventato il suo cruccio, non riuscire a costruire quel parco di divertimenti a Codigoro, basato proprio sui mostri resi famosi dai film di Hollywood, tanto che provò diverse volte a realizzarne altrove una copia in formato ridotto (si parlò anche di Ferrara, al centro Diamante). Un’occasione persa per l’intero territorio? «Senz’altro sì, se si considera che la costa romagnola, da Rimini a Ravenna, hanno costruito parte della loro fortuna su parchi di questo genere - ammette Davide Nardini, all’epoca sindaco di Codigoro - Gli enti locali il loro l’avevano fatto, conferendo ad architetti come Cervellati e Portoghesi l’incarico della variante al Prg, e portando l’assessore regionale Felicia Bottino, ricordo, in un teatro comunale strapieno, a dare l’assenso. C’erano già anche i 300 miliardi di lire necessari per costruire, il consorzio era importante. Poi, però, arrivò Tantentopoli e Mario Alberto Zamorani finì in carcere...». Zamorani era il presidente del Consorzio Delta Po, una maxi azienda pubblica, e lobbista di livello della Prima Repubblica: era lui l’anima operativa del progetto, che aveva comunque raccolto l’adesione del governo (con Nino Cristofori) e, appunto, gli enti locali. Dopo l’arresto, per vicende che nulla avevano a che fare con quelle ferraresi, Zamorani fu tra i primi a parlare con i magistrati del sistema delle aziende pubbliche.
«Con quelle vicende finì un’epoca nella quale si usavano le risorse pubbliche per investimenti importanti - è la riflessione di Nardini, oggi assessore provinciale ai Lavori pubblici - Rambaldi era un grande artista, mi parlava per ore delle sue grandi intuizioni: c’è però bisogno di concretizzare i progetti e Millenium è arrivato forse con un qualche anno di ritardo». Certe realtà sono troppo crude anche per i sogni dei grandi.
Negli anni seguenti si è parlato pure di una ubicazione in Piemonte (vicino al Lago di Viverone, dove erano iniziati i lavori poi interrotti, o Brandizzo, in provincia di Torino, nel luogo dove sorgeva la Cascina della Bissolata) dopo la scomparsa di Carlo Rambaldi il 10 Agosto del 2012.
Chissà se qualcuno porterà avanti il sogno del maestro???!!!!
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