Con le giornate della Mostra di Venezia è bene citare anche uno storico locale del Lido, per la precisione ubicato in Calle Vallaresso 1323, meta ormai obbligata di esponenti del Mondo dello Spettacolo. Stiamo parlando naturalmente del mitico Harry’s Bar fondato da Giuseppe Cipriani nel 1931 e tutt’ora di proprietà del figlio Arrigo.

Il nome deriva da quello dello studente statunitense Harry Pickering, al quale Giuseppe, che lavorava come barman nell’hotel dove il ragazzo risiedeva, aveva prestato 10000 lire. Qualche tempo dopo il giovane Harry restituì l’intera somma all’amico aggiungendovi 30000 lire perché questi potesse aprirsi una sua attività, cosa che fece chiamandola col nome suo in segno di gratitudine.

Immediato fu il successo del locale, che fungeva sia da bar che da ristorante nonostante la non particolare capienza, meta ambita di artisti ed intellettuali Se andiamo a recuperare il primo (rimasto anche l'unico) libro degli ospiti vedremo che contiene, tra le altre, le firme di personaggi come Rino Amato, Arturo Toscanini, Georges Braque, Truman Capote, Charlie Chaplin, Peggy Guggenheim, Barbara Hutton, Somerset Maugham, Grégoire Hetzel, Barbara Carlotti, Mauro Gioia, Orson Welles e molti altri.

Nel corso del tempo l’attività si è espansa tanto da creare una catena con filiali in tutto il Mondo, tra questi ricordiamo quello di New York (considerato il 2° per importanza dopo quello di Venezia), Roma, Londra, Firenze, Venaria (To), Milano e altri.

Nel 2001 il locale di Venezia è stato dichiarato Patrimonio Nazionale dal Ministero dei Beni Culturali e nel 2016 Arrigo Cipriani (presidente della Cipriani S.A., marchio che legalmente detiene i diritti sulla catena di attività ristoratore “Harry’s Bar” nel Mondo) ha ricevuto, nella Camera dei Deputati, il Premio America dalla Fondazione Italia Usa.

L'Harry Bar di Venezia come compare nel film ANIMA PERSA.

Nei locali del gruppo “Harry’s Bar” sono state girate varie pellicole, tra queste ricordiamo il capolavoro thriller ANIMA PERSA (1976/77) di Dino Risi (girato tutto a Venezia e tratto da un romanzo di Giovanni Arpino, che invece era ambientato a Torino) e HARRY’S BAR (2015) di Carlotta Cerquetti, vincitore del prestigioso Premio Open alle Giornate degli Autori della 72° Mostra del Cinema di Venezia (nelle foto seguenti una galleria di scene del film).

Arrigo Cipriani parla del locale nel film HARRY'S BAR (2015).