Attenzione - Spoiler
[Greco ginnasiale: per chi l'ha fatto, per chi non c'era, per chi inseguiva una sua chimera...]. Oida ("io so") è l'aoristo - categoria verbale che rappresenta l'azione pura e semplice (tempo perfetto: un eternato presente infinito), prescindendo dal momento e dalla durata - di Orào ("io vedo"). Da un canto, osservare è capire, è imparare a replicare, a fare, a evolvere, a migliorare, a inventare. D(all)'altro canto, vedere non equivale automaticamente a desumere, conoscere, comprendere, sapere, dominare. I controcampi in TP3 - così come avviene in altre opere lynchane, ma in questo "the Return" accade con maggiore frequenza e peculiare forza - sembrano (sono scritti, girati, interpretati e montati come se fossero), in parte, (s)vuot(at)i, appaiono portatori di presenza (im)materiale, probabile, possibile, assumono le sembianze di un'ipotesi mentale incarnata dall'atto stesso, creante, del vedere, pensare, immaginare, riconoscere, possiedono, abitano e performano uno stato di assenza, una lacuna tangibile: la quarta parete (ovvero ciò che osservano gli attori in campo inquadrati e che rimane a noi precluso in quel dato momento senza che vi sia una corrispondenza di causa-effetto e...
"Looks like a fucking...
Punti di Vista e/o...
...glitch sulle serrature delle porte d'albergo e sui finestrini degli aeroplani.
...circus parade!"
...e azione-reazione sul set, l'oggetto fuori campo del loro sguardo e interesse, le persone che interagiscono con loro, verso le quali dirigono la loro concentrazione imm-a/i-nente, l'interlocutore cui si rivolgono o l'oggetto inanimato verso il quale destinano le loro attenzioni) sembra non esistere: il vuoto, il nulla, l'assenza, il niente: le reazioni meccaniche, asettiche, impersonali, surreal-iperrealistiche, keatoniane dei personaggi in campo lo testimoniano (in specie nei tetraelli fra Gordon, Albert, Tammy e Diane, la tulpa-talpa-tape recorder-ultimo nastro registrato). Il loro controcampo sempre fuori campo, è il sogno, è il cinema, è lo sguardo e il sentire dell'autore, siamo noi. Oltre al sound e all'art design, Lynch controlla il montaggio (col fidato Duwayne Dunham: stessa simbiosi col direttore della fotografia Peter Deming e con, ça va sans dire, Angelo Badalamenti) come fosse una corda pizzicata o una pennellata sulla tela, vi nasconde l'inganno, e la (dis)soluzione. Le quinte loggesche sono al lavoro, continuamente. Poi, certo, le cose come sono, a volte, sono come sono...e basta, sin da subito: per es. Mr. Bushnell è una brava persona.
-------------------------- INIZIO INTERMEZZO--------------------------
The Absurd Mystery of the Strange Forces of Existence #5
Beyond/Behind the Curtain : René ↑↓ Magritte...
l'Assassino Minacciato -↓- 1927
Charlie (Clark Middleton) : George Grosz.
Giornata Grigia / il Giorno Grigio - 1921- ↑↑ --- ↓↓ Ritratti del poeta Max Herrmann-Neisse - 1927
Mother / the Experiment.
Alfred Kubin e Zdzislaw Beksinski ↓↓
--------------------------- FINE INTERMEZZO ---------------------------
L'ep. 16, che "doppia" il miliare 8°, inizia con un colpo di scena telefonato, lapalissiano, annunciato (l'elettro esecuzione sperimentale di Richard-figliolo), prosegue con un risveglio (il Buon Cooper) in totale, pervasivo e completo understatement, surplace e anti-climax (il "Twin Peaks Main Theme" irromperà quasi sottotono solo a scena inoltrata, con un magnifico controtempo consolidantesi col procedere delle sequenze ed esplodente sino ad un acme lisergico a spegnersi), e compie un altro ritorno alla consapevolezza, con un uso ascensoriale e corridoiesco della "American Woman (remixed)" già sentita ad inizio stagione da urlo e da brivido, giungendo infine al terzo (!) risveglio: con l'Audrey's Dance badalamentiana s'ingenera sulla faccia dello spettatore, che poi è la mia, un sorriso largo come quello del gatto del Cheshire, espressione che poi evolve e collassa in un'autentica esclamazione di panico disorientato: “What?!”: lo shock (parzialmente psicosomatico e ancora ben lontano dall'acquisire la portata teorica e pratica di un'epifania) non è tale per il “colpo di scena” - cliffhanger, che, se preso di per sé, non ha alcunché di sorprendente, ma per il compimento della suspense...
"Some-one manu-fac-tured you." - "I know. Fuck you."
...hitchcockiana (Lynch mette superbamente in pratica la lezione di Sir Alfred alla perfezione) infine manifestatasi, eccellentemente espressa, eseguita e compiuta allo stato dell'arte, e culminata nella "rivelazione" - dopo l'esasperante preparazione e fabbricazione protratta e reiterata per la durata di 4 settimane (tempo extra-diegetico alla serie trascorso dalla ri-comparsa del personaggio, avvenuta nell'ep./pt. n.12, ad oggi) e una manciata di minuti/giorni (tempo diegetico effettivo di permanenza sullo schermo: attimi o anni nel non-luogo del sonno-sogno) - con quei frame specchiantisi nell'imago di un riflesso bergmaniano ("Persona") immersi nel bianco clinico ed emancipantila (con un trauma) dal suo costrutto e manufatto (o traslato nell'onirico da un originale medico) controllore, l'homunculus guardiano artritico, artrosico, reumatico, sproporzionato che fino ad allora ne aveva guidato, protetto, indirizzato e condizionato la degenza (non-in-esistenza)...
PLAYLIST
[Spoiler] Eddie Vedder - "Out of Sand" - 2016 ('17)
Bonus Track (Bang Bang Bar / RoadHouse versione B...LetterMan) :
[Spoiler] Muddy Magnolias - "American Woman" (David Lynch Remix) :
"I'm not me." - Laura{≈♥∞}, Audrey(♣), Sarah(♠), Diane(♦)→, ←Naido (, Teresa, Ronette, Maddy (e Donna), Annie, Becky...), etc...
Voto ep. 16 (che, ovviamente, è molto alto anche grazie ai precedenti 15...) : * * * * ¾ - 9½, con un po' di “+” sparsi a spaglio (perché un 10 pieno, e pure Magna cum Laude, l'ho dato solo a “the Straight Story”).
"Dad sure is talking a lot!" / "Dad can drive...really good!"
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