IL NIPOTE PICCHIATELLO (1955).
E se ne è andato anche Picchiatello… già, proprio come in quel film (forse il suo più famoso tra quelli interpretati) dove si travestiva da ragazzino lui un po’ fanciullo lo è sempre rimasto… giocherellone fino all’ultimo e, soprattutto, dal grande cuore. Nel 1966 infatti fonda la manifestazione televisiva di solidarietà MDA Telethon dove coinvolge alcuni amici come Frank Sinatra per raccogliere fondi per la ricerca sulla cura della distrofia muscolare.
Durante il Telethon del 1976 ritrova, grazie a Sinatra che gli fa la sorpresa, l’amico Dean Martin con il quel ha fatto coppia fissa sullo schermo (e nei varietà) per anni e col quale si era distaccato.
Nel 1990 il Telethon arriva anche in Italia, i film di Jerry erano arrivati molto prima.
Nato nel New Jersey il 16 Marzo del 1926 da una coppia di immigrati russi di origine ebraica, un’infanzia tra l’appartenenza ad una corale e le simpatiche imitazioni dei suoi compagni di scuola. Forse la sua ispirazione artistica nasce appunto qua, lui è stato cantante (soprattutto jazz) e attore (soprattutto comico) trasformista un po’ folle (scatenato il suo personaggio de LE FOLLI NOTTI DEL DOTTOR JERRYLL) un po’ bambino (il celebre e già citato IL NIPOTE PICCHIATELLO) e molto altro.
Spesso però la sua comicità nascondeva un senso di malinconia, ne è un esempio l’ottimo IL PONTICELLO SUL FIUME DEI GUAI, qualcosa di più che una semplice parodia del noto film di guerra al quale il titolo potrebbe far pensare ma una riflessione sui rapporti tra gli americani e i giapponesi nel dopoguerra e in particolare una storia di amore e di amicizia dove risalta la voglia di affetto di personaggi ai limiti della solitudine. Sì, proprio un personaggio alla Jerry Lewis, quell’artista che la morte per distrofia di un bambino fa porre una riflessione di coscienza: siamo artisti, se siamo davvero così grandi dobbiamo dimostrare che la nostra arte serve a qualcosa di utile, allora comincia la raccolta fondi del Telethon.
E così aiuta molti bambini e non solo e a noi ci aiuta a star bene perché il suo cinema ci riesce a trasmettere molte (tutte?) emozioni differenti: ci fa ridere, ci commuove, ci fa riflettere…
Tutto volevano bene a Jerry. Martin Scorsese lo elogia e lo omaggia facendogli interpretare, accanto a Robert De Niro, il suo RE PER UNA NOTTE (1983) e Emir Kusturica in ARIZONA DREAM- IL VALZER DEL PESCE FRECCIA (1992/93) gli affida la parte malinconica dello zio d’America.
Comunque Jerry non è stato solo RE PER UNA NOTTE, per noi lo è sempre stato. E adesso il Re è morto… evviva il Re!!!
Jerry Lewis e Bob De Niro in RE PER UNA NOTTE (1983) di M. Scorsese.
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